[Golem] mini notizia sui saharawi
Andrea Mezzetti
mezzetti@dedalo.com
Mar 5 Nov 2002 13:37:19 CET
Chiedo perdono dall'inizio, speravo di avere 5 minuti di tempo questa mattina
al lavoro per scrivere qualcosa, ma proprio non c'e' stato tempo.
Per cui ... sono in partenza per altrove e sono riuscito a partorire solo
queste poche righe.
Sentitevi liberi di migliorare queste c---e e ci sentiamo presto.
Da dove saro' potro leggere costantemente la posta per cui se serve da domani
si potra' migliorare la cosa.
Un computer per non scrivere sulla sabbia
Telematica per la pace nei campi profughi saharawi
Il Golem e il comitato di solidarieta' con il popolo saharawi hanno iniziato un
progetto
di sostegno alla popolazione dei campi profughi nel deserto algerino attraverso
l'invio di alcuni computer.
Sono stati raccolti alcuni computer di grandi aziende del comprensorio
empolese, riassemblati e adattati per
essere inviati a Gennaio nel deserto algerino, vicino alla cittadina di
Tindouf, dove si trovano
i campi profughi saharawi della guerra con il Marocco. Dal 1975 il territorio
del sahara occidentale
(precedentemente occupato dal colonialismo spagnolo) e' stato invaso dal
Marcocco e la popolazione locale si e' rifugiata
nel deserto vicino, proprio in territorio algerino. Qui sono state installate
tendopoli che pian
piano sono state migliorateper permettere di sopravvivere in condizioni estreme
come quelle del deserto.
Sono stati costruiti semplici ospedali e scuole, uffici governativi e centri di
accoglienza.
Dal 1991 la guerra non e' piu' guerreggiata, un piano di pace dell'ONU impone
un referndum che pero' non si e'
ancora svolto. In questo quadro si inserisce l'invio di 5 computer da empoli
per arrivare alla
persona che gestisce una semplice agenzia di stampa saharawi. In questo modo
cerchiamo
anche con l'invio di questi computer di mantere la pace, o almeno lo stato di
non guerra.
Se i saharawi riusciranno a dar voce alla loro causa, a farsi sentire nel
mondo "che conta", a reclamare
l'ingiustizia palese che sono costretti a sopportare, allora non sceglieranno
la via della guerra
ma quella della diplomazia, del dialogo. Questo sara' possibile anche grazie
all'invio di questi computer
equipaggiati con software libero, linux ed altri, adattati per lavorare in
rete, ecc.
Ma il progetto non si fermera' qui, assieme ad altre associazioni, il progetto
proseguira nell'intentento
di mantere la pace e informare il mondo di quel che accade e magari poter anche
scivere parole di
solidarieta' con questo fiero popolo.
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