[Golem] [Fwd: Un saggio sul rapporto tra informatica e sviluppo nel Sud del Mondo]

Andrea Mezzetti mezzetti@dedalo.com
Sab 9 Ago 2003 13:43:16 CEST


Mi sembrava che capitasse a puntino per questo faccio il fwd.


-------- Original Message --------
Subject: Un saggio sul rapporto tra informatica e sviluppo nel Sud del 
Mondo
Resent-Date: Mon, 21 Jul 2003 14:42:01 +0200
Resent-From: news@peacelink.it
Date: Mon, 21 Jul 2003 15:08:08 +0200
From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>
Reply-To: news@peacelink.it
To: news@peacelink.it

Fonte: http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=2269&numero=999

La sindrome del computer arrugginito

Un saggio sul rapporto tra informatica e sviluppo nel Sud del Mondo.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - L'occhio di Zeus, 17-07-2003]

Quante volte si assiste alla contrapposizione fra "integrati" e
"apocalittici" rispetto al ruolo che le nuove tecnologie, informatica e
telematica, possono giocare o meno per lo sviluppo del Sud del Mondo.
Da una parte c'e' chi sostiene che l'informatica e la telematica potranno
determinare una grande crescita economica ma dimentica che, spesso, dietro
l'importazione delle nuove tecnologie nei Paesi sottosviluppati ci sono gli
interessi di grandi multinazionali e si rischia di accrescere la dipendenza
e lo sfruttamento di questi Paesi.

Dall'altra chi sostiene che prima deve venire la soddisfazione dei bisogni
fondamentali come il cibo, l'istruzione, la salute ma dimentica che la
crescita di questi Paesi puo' essere agevolata da una sempre maggiore e
migliore possibilita' di accedere all'informazione, risorsa strategica e
determinante del nostro tempo, aiutandoli a diventare sempre piu' autonomi
nell'accesso ai mercati internazionali.

Si tratta evidentemente di non dire un si o un no aprioristici
all'introduzione delle tecnologie informatiche nel Sud del mondo, di
contrapporre aspirine e pozzi a computer e Internet, ma capire perche' e
come si possono introdurre, evitando "la sindrome del computer
arrugginito", che come tanti trattori venduti e poi abbandonati nei campi
del Terzo Mondo, hanno potuto arricchire i loro prodotti ma non hanno
migliorato la qualita' della vita di quei popoli.

Un modello di "telematica sostenibile" e' quello che vuole descrivere un
giovane ingegnere, GianMarco Schiesaro, esperto di new media e di
cooperazione allo sviluppo, nel suo chiaro e brillante saggio, "La sindrome
del computer arrugginito. Nuove tecnologie nel Sud del mondo tra sviluppo
umano e globalizzazione".

Secondo Schiesaro la telematica sostenibile deve tradursi in un impegno
morale e politico per colmare il digital divide, il fossato digitale che
divide i Paesi ricchi dai Paesi poveri fatto da analfabetismo, carenza di
infrastrutture, politiche tariffarie ingiuste (c'e' un bel capitolo
dedicato alle tariffe di compensazione, cioe' a quanto care vengono fatte
pagare le telefonate da e verso i Paesi del Terzo Mondo soprattutto agli
immigrati), gli standard tecnologici inadeguati, la scarsa diversita'
linguistica, la regolamentazione della Rete in bilico tra democrazia e
censura... nella consapevolezza che i governi, le aziende private, gli
organismi internazionali e non governativi dovranno elaborare politiche
congiunte per frenare l'eccessiva commercializzazione della Rete ed
estendere anche ai piu' poveri i benefici della societa' dell'informazione.

Schiesaro da' una sua lettura del famoso slogan "date ad un uomo un pesce e
lo potrete nutrire per un giorno. Dategli una canna e insegnategli a
pescare e lo potrete nutrire per sempre." Dice: Insegnate a quell'uomo
oltre a pescare, anche a costruirsi una canna da pesca con i materiali
disponibili, nel caso si rompa, meglio ancora se sapremo organizzare la
comunita' alla quale quell'uomo appartiene perche' sappia gestire la pesca
a livelli sostenibili, meglio ancora dovremmo insegnare a quella comunita'
ad autorganizzarsi perche' sia ciascuno dei membri della comunita' a
decidere se guadagnarsi da vivere pescando o con altri mezzi.

Un esempio virtuoso citato dal libro e' quello della "telefonia dal volto
umano" del Bangladesh, finanziata con il credito per i poveri: il
microcredito della Grameen Bank dove alle donne dei villaggi sono stati
dati soldi in prestito (poi restituiti) per acquistarsi un telefono
cellulare che gli abitanti del villaggio utilizzavano a pagamento.

Il telefono veniva usato per contattare i parenti immigrati in Occidente
che inviano i loro soldi in Bangladesh ma anche per conoscere i prezzi dei
prodotti agricoli in citta' senza doversi affidare unicamente ai mediatori.
Oppure la Radio di Kothmale nello Sri Lanka che integra un potente mezzo di
acculturazione come la radio con Internet per programmi di educazione
sanitaria.

Un clamoroso esempio negativo e', per esempio, quello di Microsoft che nel
1992 volle introdurre in Cina popolare programmi software con una codifica
in lingua cinese. Questa codifica utilizzava caratteri poco diffusi anzi
risalenti alla Cina pre-rivoluzionaria. Cio' ha determinato il maggiore
orientamento verso l'open source del piu' grande mercato mondiale.

La maggiore positivita' dell'open source come esempio di tecnologia aperta
e' quello del Kerala, lo Stato dell'India che esporta sviluppatori software
in tutto il mondo. In questo Stato la diffusione dell'open source nasce dal
rifiuto di essere considerati programmatori di serie B, indegni di
conoscere il codice sorgente di software nati in altre zone del mondo.

Il libro si chiude con l'auspicio di una "societa' civile telematica"
internazionale che sappia autogovernare la Rete ed orientala verso i suoi
valori piu' autentici di condivisione, apertura, gratuita'.

Scheda Libro
Titolo: La sindrome del computer arrugginito.
Sottotitolo: Nuove tecnologie nel Sud del modo tra sviluppo umano e
globalizzazione
Autore: GianMarco Schiesaro
Editore: Sei-Societa' Editrice Internazionale
Costo: 10 euro


Pier Luigi Tolardo







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