[Golem] Fwd: [cyber~rights] Ancora sul PC spione spento
Gianni Casalini
gianni@elenet.it
Dom 2 Feb 2003 12:00:33 CET
---------- Messaggio inoltrato ----------
Subject: [cyber~rights] Ancora sul PC spione spento
Date: Sat, 1 Feb 2003 03:02:21 +0100
From: "..:::muld3r:::.. " <muld3r@mufhd0.org>
To: cyber-rights@ecn.org
Ancora sul PC spione spento
Non era colpa del PC, ma di una banale cornetta del telefono
appoggiata male. Non era un perfido hacker, ma un vecchietto
vicino di casa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - Antibufala, 31-01-2003]
Ricordate la notizia del giornalista Rai spiato "anche a computer
spento"? econdo le segnalazioni di alcuni lettori, nella bufala ?
incappato anche il TG3, che come Italia 1 nel riportare la notizia
avrebbe sottolineato proprio questo aspetto inquietante (e
impossibile). Punto Informatico, nel dubbio, si limita a chiamare
quel titolo del Messaggero, che a quanto pare ha scatenato tutto
il pasticcio, "una boutade". Per la cronaca, il computer in
questione sarebbe un Mac.
Ricevo da un lettore (Fabio M.) la segnalazione che il mistero del
computer spione anche da spento si ? risolta nella maniera pi?
prevedibile: ossia, che la fonte delle minacce non era "un perfido
hacker, ma un paranoico vecchietto, vicino di casa... Pare che,
per una cornetta appoggiata male dopo una conversazione dal
giornalista Rai, il suddetto fosse stato in grado di carpire
brandelli di conversazione di casa Visca: da qui la misteriosa
capacit?, prima addebitata a profondissime capacit? informatiche,
di essere a conoscenza di particolari privati della vita della
vittima." Nessuna alta tecnologia, nessun complotto di supermaghi
dell'informatica capaci come il dottor Frankenstein di ridar vita
ai computer spenti, ma una banale cornetta agganciata male.
L'aggiornamento alla notizia, mi dice Fabio, ? stato pubblicato su
Repubblica di domenica, naturalmente con molta meno enfasi dello
strillo iniziale da panico generalizzato, per cui a molti rester?
il dubbio di poter essere spiati dal PC spento. E poi mi chiedono
perch? m'inferocisco quando mi chiamano "giornalista".
Pazienza: altro materiale per Clarence.com e la sua rubrica "penne
rubate all'agricoltura". Ma porcate giornalistiche a parte, la
falsa notizia ha suscitato molti interrogativi. E' davvero
possibile fare una cosa del genere, magari approfittando di certe
situazioni particolari?
Per esempio, alcuni lettori (come Gbissa) hanno commentato che
alcune schede di rete, presenti in certi computer, hanno una
funzione denominata "Wake on LAN", che permette di accendere il pc
da remoto. Un computer dotato di una scheda di questo genere e
configurato in modo da accettare comandi di accensione ricevuti
tramite i cavi di rete (opzione di solito disattivata di default),
se collegato a Internet tramite quella scheda di rete, potrebbe
essere acceso a distanza.
Il problema ? che quel computer dovrebbe avere un indirizzo IP
fisso, altrimenti l'aspirante intruso non saprebbe come
raggiungerlo per mandargli il comando di accensione a distanza, e
dovrebbe essere collegato direttamente a Internet senza router o
firewall hardware. La maggior parte dei collegamenti a Internet
domestici ha invece un indirizzo IP "dinamico", ossia sempre
variabile, che renderebbe impossibile per l'intruso contattare la
scheda di rete del PC e "svegliarlo".
L'altra considerazione da fare ? che il computer, una volta acceso,
fa rumore (ventole, dischi rigidi) e manifesta l'accensione
tramite qualche lucetta sulla tastiera, sul monitor o sul mouse.
Certo, alcuni modelli di Mac (come quello della falsa notizia) non
hanno ventole e quindi sono estremamente silenziosi, ma il disco
rigido prima o poi gira e si fa sentire.
In altre parole, un'intrusione che consenta di accendere a distanza
un PC spento richiede una combinazione incredibilmente rara di
circostanze: un indirizzo IP fisso, l'assenza di qualsiasi
firewall hardware, una scheda di rete configurata per avviarsi se
riceve un certo segnale dal cavo di rete, e un computer talmente
silenzioso da non riuscire a distinguere se ? acceso o spento. Di
certo non sono circostanze molto frequenti, per cui dormite sonni
tranquilli. I veri pericoli informatici sono altri.
Se proprio siete paranoici, comunque, potete ricorrere a un rimedio
estremamente semplice: staccare dal P
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