[Golem] rifiuto eletteronico tra associazioni e privati cittadini
pipistrello
thomas@viaoberdan.it
Gio 27 Gen 2005 15:56:02 CET
Ciao a tutti,
volevo raccontare un episodio che mi ha visto mio malgrado protagonista e che
mi ha lasciato non pochi dubbi.
Avevo messo su per mia figlia un pentium 100, proprio una roba scassata, però
lei si diverte quando le faccio pigiare i tasti con kate e riconosce le
lettere o fa qualche disegnino con kpaint (ho il cd del linux per bambini),
va beh...
Oggi sul più bello sto pc non parte, muto, benché alimentatore e ventole
entrino in funzione e la scheda video pure. Penso: (nella mia ignoranza) o è
la memoria o il processore. Bisognerebbe provare a cambiarle, ma è roba
vecchia, dove le trovo uguali?
A un certo punto mi viene un'idea, vado alla discarica, lì magari tra i
rifiuti elettronici trovo della roba uguale.
Arrivo. Busso. Mi aprono. Trovo un operatore molto gentile a cui spiego il
problema. Lui mi porta a un cassone e mi fa cercare. Trovo 3 pc simili al
mio, ridotti a scatafascio e probabilmente oggetto nei giorni passati di
tutta la pioggia che c'è stata. Comunque forse recupero cio' che mi serve, li
posso portare via?
Il tizio (gentilissimo) mi dice "prendi quel carrello" (un vecchio carrello
della spesa). Li metto sul carrello e li porto all'auto. Busso per uscire. Mi
aprono. Carico i pc in auto. Ribusso per rientrare e rimettere il carrello a
posto. Mi riaprono.
Giunto vicino al cassone dei rifiuti elettronici trovo un tizio vestito in
borghese che mi dice "chi è lei?".
Spiego il problema che avevo e come l'ho risolto.
Lui risponde "lei non può farlo, riporti qui quello che ha preso".
Civilmente, com'e' mio uso, acconsento immediatamente. Torno in auto e riporto
a posto i pc, solo un po' offeso per esser stato trattato in maniera
abbastanza brusca.
Torno dal tizio in borghese (che mi viene indicato come il responsabile di
tutto l'ambaradan) e gli pongo garbatamente alcune questioni:
1) si parla tanto di smaltimento dei rifiuti elettronici, del costo che
comporta in termini economici ed ecologici il liberarsi dei rifiuti e poi
impedite a un cittadino di portare via tre rottami?
2) ho bussato e mi avete fatto entrare, non mi sono calato da un elicottero di
notte in tuta mimetica per rubare diamanti!
In ultimo ho fatto presente che ci sono associazioni che hanno fatto del
trashware un'attività importante e gli ho detto che faccio parte del Golem
(va bene, non sarei degno di dirlo per il mio assenteismo, ma l'ho accennato
in termini ideologici... scusate) e che mi sembrava eccessivo il suo ordine
di riportare tutto indietro.
Si è aggiunto un altro giovane in borghese, hanno entrambi assunto un tono più
cordiale e mi hanno detto che NESSUNO può portare fuori nulla di ciò che c'è
dentro il cantiere. Perché le cose entrano come rifiuti, non come beni e
dunque non possono più uscire. Con le associazioni si possono invece creare
delle convenzioni per cui si può rendere possibile l'uscita dei rifiuti.
Ora, non ho avuto assolutamente voglia di mettermi a sindacare.
Sarà anche vero che ci sono dei motivi per cui blablabla... Secondo me però
quando la burocrazia e le regole diventano inflessibili allora nascono i
mostri.
Il mio portar via i 3 pc non potrebbe certo risolvere un problema come quello
dei rifiuti elettronici. Però scoraggiare il singolo cittadino da quello che
comunque è un piccolo tentativo di recupero di qualcosa, mi sembra dannoso e
diseducativo.
In questo modo la mia unica reazione puo' essere "tenetevi la vostra ferraglia
e che buon pro vi faccia, mi arrangero' in altro modo".
Non lo so, mi sembra che il recupero andrebbe incentivato, incoraggiato,
magari educato, non condannato. L'eccezione a una regola puo' aiutare in
questo.
La cosa buffa è che un operatore ecologico lo capisce e mi fa entrare e mostra
addirittura piacere nel vedermi portar via della roba. Un responsabile, no.
Niente, volevo sfogarmi e nel contempo riflettere.
Per quanto riguarda noi, un giorno spero di potervi rivedere.
Ciao
Thomas
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