[Golem] Come accettare l'hardware dismesso dalle aziende o dagli enti
Maurizio Pertici
permaurizio@inwind.it
Gio 8 Giu 2006 23:35:03 CEST
Alle 14:37, giovedì 8 giugno 2006, Raistlin ha scritto:
> On Thu, 2006-06-08 at 13:57 +0200, Lorenzo Stefani wrote:
> > OK, ma quando il computer "ricondizionato" e donato ad un ente va
> > rottamato che succede? Si pagano un'altra volta le spese di smaltimento
> > che erano gia' state pagate?
>
> Credo che, almeno qui da noi, se un privato o una associazione deve
> smaltire un PC puo` chiamare Publiambiente che manda una qualche
> cooperativa a ritirarlo _gratuitamente_ per il cittadino
>
> Il problema si presenta nei grossi volumi...
>
il problema nasce da come è impostata la legge:
Se io compro una batteria per la macchina , pago un contributo al cobat che
penserà a smaltirla al momento dell'acquisto.
se io produco dei cartoni o dei contenitori pago un contributo al conai , che
penserà a smaltirli.
Praticamente il costo ( o almeno una parte di esso ) è già pagato alla fonte
quindi non mi devo preoccupare più di tanto per chi e come smaltire.
Faccio un altro esempio.
Se io devo mandare del vino in Germania o faccio una convenzione col Punto
VERDE oppure quando devo fare entrare il prodotto mi chiedono i mi potrebbero
chiedere : chi paga le spese per lo smaltimento ( o il riciclo ) del cartone
e del vetro ?.
Per computer dice la legge che se sono prima della sua entrata se ne devono
far carico i produttori ( ma nessuno ha capito come )
Da ora in avanti i privati portano all'ente preposto ( publiser o comune o chi
per esso) che dovrebbero poi avere un indennizzo dai produttori Per le
aziende se ne deve far carico il fornitore della nuova macchina acquistata.
Ma se io lo butto e non compro niente pago io ?.
ma la legge è molto fumosa e soprattutto non si capisce ancora come deve
essere organizzato poi tutto.
Inoltre un problema grosso secondo me si pone.
L'obiettivo principale della legge RAEE è il reimpiego, poi il riciclaggio e
le altre forme di recupero raee E POI LO SMALTIMENTO.
qUINDI IN TEORIA CHI FA TRASWARE NON FA CHE OTTEMPERARE ALLA LEGGE. mA COME
QUESTO POSSA ESSERE GESTITO ED INQUADRATO DIO SOLO LO SA:
In Italia si fa la legge, poi la delibera attuativa, poi la circolare che
spiega la legge, poi quella che spiega la circolare ...........poi si proroga
tutto perchè nessuno ha capito niente: infine si fa un condono e si sana
tutto.
Forse ( ma parlo da povero illuso ) bisognerebbe mettersi noi ad un tavolino e
provarla a scrivere una proposta di legge seria almeno per i computer in modo
da rendere più semplice la vita a chi fa trashware , ad evitare che ci siano
i furbetti del quartierino che sfilano le ram e le vendono su e-bay e poi
mollano la carcassa , tanto la paga la collettività.
Maurizio
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