[Golem] richiesta collaborazione
mauriziop
mauriziopertici@tiscali.it
Lun 1 Gen 2007 21:31:23 CET
Alle 11:04 PM, sabato 30 dicembre 2006, hai scritto:
> Caro Maurizio,
> non mi sono dimenticata di voi ma non ho trovato in questo mese il tempo
> per rifare mente locale su quanto ci eravamo detti. Dunque: mi risulta che
> a gennaio, più o meno, la provincia dovrebbe far uscire un bando per
> finanziare progetti di riduzione dei rifiuti; il recupero di pc usati e la
> loro ridestinazione ad un nuovo utilizzo è proprio riduzione di rifiuti
> quindi ci staremmo dentro perfettamente
In effetti è così, anche se poi noi dobbiamo porci legalmente su una posizione
diversa. Noi del golem non prendiamo dei computer che sono dei rifiuti , ma
delle attrezzature un'attimo prima che lo divangano.Per un'azienda un
computer che non utilizza più perchè tecnologicamente vecchio è un rifiuto,
ma se utilizzato per altri scopi e rigenerato con del software adeguato (
Linux) può essere una risorsa ( ad esempio in un aula di una scuola o in una
associazione).
Ma se io definisco legalmente quel computer un rifiuto , mi impelago in una
serie di obblighi legislativi da cui non ne vengo più fuori. ( anche se
peraltro la legge raee indica tra i suio obiettivi al primo posto all'
articolo 1 la
prevenzione di produzione di rifiuti di apparecchiature elettriche e
elettroniche, mediante il REIMPIEGO, Riciclaggio e altre forme di recupero
raee in modo da ridurne la quantità da avviare allo smaltimento.
Ora come questo sia attuabile giuridicamente non l'ho ancora capito; non so
poi se era stato fatto il decreto attuativo.
Di fatto recuperare computer poi non è mai in assoluto un ridurre i rifiuti,
ma una sorta di allontanamento nel tempo di questo momento.
> . Si trattrebbe quindi di preparare
> un progetto, a firma comune di sesto Fiorentino e la vostra associazione,
> per ora anche a grandi linee, da presentare in provincia.
a grandi linee credo che tra tutti noi del golem potremmo farcela, vediamo chi
può essere disponibile.
> Dico per ora a
> grandi linee perché per la presentazione posso pensarci io con l'aiuto dei
> tecnici della provincia. La presenza del Comune aiuta per ottenere il
> finanziamento. Nel progetto dovrebbero essere indicate le seguenti cose:
> - come reperire i pc usati,
possono essere donati all'associazione che si occupa del loro riuso da privati
o aziende , ma purchè abbiano ancora un loro valore residuo. Se la macchina è
funzionante , anche se un po' vecchia non si pongono tanti problemi. Una
macchina abbastanza recente ma rotta può essere recuperata in alcune
componenti, ma quello che avanza va smaltito e chi lo deve pagare ?
Se il computer era di un privato il problema si pone in modo relativo ( gli
avanzi
si potrebbero portare all'organizazione che si fa carico dello smaltimento dei
rifiuti senza pagare niente. Ma se la macchina non può essere recuperata in
alcun modo si cede all'organizzazione che fa il recupero l'onere di farsi
carico dello smaltimento , e questo è un peso da non sottovalutare.
Più semplice sarebbe se l'attività di recupero dei computer nascesse da una
costola di una organizzazione di smaltimento. Il privato o l'azienda portano
i computer all'azienda di smaltimento ( o è questa che li ritira) e
indicano che le attrezzature sono ancora funzionati e possono essere
riutilizzate. Questi computer poi vengono dirottati a chi si occupa di
trashware ( con l'impegno da parte di chi fa lo smaltimento di riprendersi
gli avanzi non utilizzati) e i computer riutilizzati alla fine del loro
ulteriore periodo di vita che si riuscirà ad ottenere potranno senza oneri
essere riportati all'ente che si occupa dello smaltimento. ( questo punto è
era teorizzato nel trashware howto del golem come soggetto collettore (
passato in lista trashware in modo che chiuque potesse migliorarlo)
http://trashware.linux.it/wiki/Trashware_HOWTO
> se si devono portare in un posto specifico, se
> li prendiamo direttamente etc; -
> tipo di intervento su questi pc,
se questi computer non sono molto vecchi e ancora funzionanti basta mettere un
cd, installarci una distribuzione il più adatta possibile per l'uso finale
oppure una distribuzione qualsiasi demandando l'aggiornamento e l'integrazione
dei
programmi a chi utilizzerà il computer ( se è una Debian derivata basta
digitare apt-get nome programma e si installa rapidamente quasi tutto
risolvendo tanti problemi).
Diverso è il caso di quando si deve smontare i
computer. A volte sono rotte certe parti e vanno sostituite, talvolta non si
può far altro che prender alcune cose che possono ancora essere valide e
buttare tutto il resto ( magari dopo aver diviso la plastica , dai materiali
ferrosi dalle componenti elettroniche in modo da agevolare e rendere meno
costoso lo smaltimento. Sono in ogni caso operazioni un po' più complesse e
che richiedono sempre del tempo. Questo è il soggetto riqualificatore, che
fino a che i compuetr sono pochi può essere un'organizzazione di volontariato
tipo il Golem. Ma se il numero di macchine aumenta bisognerebbe aumentare le
persone. Ma l'attività non credo che possa essere molto remunerativa per
impostarla sul piano economico ( a meno di integrarla con altri servizi di
tipo software ).Avendo però a disposizione una persona competente che sappia
indirizzare , potrebbe essere svolta da associazioni di disabili, oppure di
recupero sociale assumendo così una valenza diversa. Da non dimenticare che
il punto cardine del trashware è sempre il sistema operativa libero LINUX e
che sarebbe bene che le amministrazioni pubbliche, le scuole e le
associazioni di volontariato tenessero presenti i vantaggi del suo utilizzo
rispetto ai sistemi proprietari
> sommariamente descritto perché immaginoc he dipenda da vari fattori; -
> destinazione degli stessi una volta riparati; per questo ultimo punto
> bisognerebbe avere un tramite, un'associazione che si occupa di cose
> simili; -
E' il soggetto ridistributore nella visione del trashware. potrebbe essere
un organismo che raggruppa esempio associazioni di volontariato : esempio il
cesvot. Ma potrebbe essere anche il comune e la provincia che dovrebbero
indicare dei criteri in base ai quali riassegnare i computer riciclati
> costo di tutta l'operazione.
Non lo so quantificare , ma ci sono esempi che hanno cercato di dare delle
indicazioni di massima fatti da organizzazioni simili al GOLEM a Roma e
Torino ( non mi ricordo dove li ho messi , ma li avevo stampati)
> A questo punto ti domando: vi interessa una cosa del genere?
bisogna vedere in quale ruolo siamo coinvolti, perchè quello che ci manca è
sempre il tempo per far tutto
> siete in grado
> di fare un progetto di massima?
penserei di si , ma bisogna essere in diversi , anche per scambiarsi opinioni
e consigli
> pensi sia il caso di vederci e parlarne a
> voce o è sufficiente lo scambio di mail
almeno in fase di definizione sarebe più semplice vedersi , ma per chi lavora
come me ( in tuttaltro settore) l'unico momento libero potrebbe essere
dopocena
>e è necessario posso venire ad
> Avane dove vi riunite il martedì dopo cena anche se confesso che mi fa un
> po' fatica perché ho le giornate piene, la mattina mi alzo per andare a
> lavorare, e sono fondamentalmente pigra. Ma si può fare, Fammi sapere.
> Ma siamo in pubblico o in privato?
adesso siamo in lista pubblica a cui tutti possono aggiugere loro idee
commenti a cui non so se sei iscritta.
> E' evidente che l'informatica non è il
> mio forte.... saluti
io mi ci sono avvicinato per necessità, ma ho proseguito per passione
> Marta Billo
>
Sperando di essere stato chiaro
auguri di buon anno
Maurizio Pertici
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>
> From : "mauriziop" mauriziopertici@tiscali.it
> To : golem@firenze.linux.it
> Cc : "martabillo@libero.it" martabillo@libero.it
> Date : Thu, 23 Nov 2006 21:49:06 +0100
> Subject : Re: [Golem] richiesta collaborazione
>
> > Alle 8:46 AM, giovedì 23 novembre 2006, martabillo@libero.it ha scritto:
> > > Mi chiamo Marta Billo (come si vede dall'indirizzo mittente)e in questo
> > > momento ricopro la carica di assessore all'ambiente nel comune di Sesto
> > > Fiorentino.
> > > Sarei interessata, nell'ottica della riduzione dei rifiuti, a
> > > verificare la possibilità di una collaborazione con la vostra
> > > associazione per evitare che tante apparecchiature, magari ancora
> > > funzionanti, finiscano tra i rifiuti.
> > > Non so esattamente a chi potrebbero essere destinate una
> > > volta recuperate, ma possiamo parlarne insieme, se la cosa vi
> > > interessa. Vi pregherei di rispondermi anche se la risposta è negativa.
> > > Saluti
> > > Marta Billo
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