[Golem] Complotti?

[Gianni Casalini]

Il giorno dom, 28/09/2008 alle 12.00 +0200, Andrea Bellucci ha scritto:
> ma mi rendo conto che se
> continuiamo a scrivere email si alimenta questo agire da autistici per
> cui invito tutti a vedersi di fronte ad una birra 

Va bene. 
Ho già risposto in privato alle precisazioni.
Fra l'altro, da quello che mi hai scritto in privato, non mi sembra che
tu non c'abbia capito nulla.
Non si è trattato di risentimento, per quanto mi riguarda non sono
neanche dentro la faccenda della settimana ecologica...

In merito a quello che hai scritto mi viene da dire che il livello
istituzionale che convoglia le varie sensibilità e capacità sul
territorio non è -il diavolo-, a volte, vuoi per il caso, vuoi perché ha
intercettato qualche sensibilità particolare fa uscire anche cose
valide. In generale, per me, è tutta acqua buona che va al mulino
sbagliato. Credo che col tempo questo discorso risulterà più chiaro.

Non volevo fare una smostrata sulla capacità di analisi del capitalismo,
casomai far notare che spesso si tende a confondere soggetti e
predicati, testa e coda, causa e effetto. In altre parole mi dispiace
che si dia per scontato che le capacità e le idee che fermentano dal
basso siano -percepite- come subalterne al piano della politica, dei
soldi, delle istituzioni. Quando tutto intorno ci mostra il contrario.
Il fatto che l'assessore "non sa nemmeno quello che fate", lo troviamo
pericolosamente scontato, e non mi riferisco a te in particolare, né ad
un assessore in particolare.

Il discorso del GOLEM lo scrive chi attraverso le pratiche costruisce
reti, assembla computer, allaccia relazioni e si sbatte per fare le
cose. Io posso portare la mia personale visione, nient'altro.

In questa visione c'è sempre il rischio che ciò che è vivo diventi una
statua di sale. 
Il fatto che basti installare più postazioni linux per fare un punteggio
che aumenta la libertà per me è sbagliata.
Io non lo so se la settimana ambientale è uno spot elettorale del PD.
Non me ne frega neanche nulla.
E' l'incapacità della politica di agire sui territori che abbiamo
davanti agli occhi.
La politica si esprime con le "passerelle" perché ha ormai perso ogni
autonomia. C'è chi ritiene utile stare su queste passerelle. Va bene.
Io nei confronti di questo non nutro particolare avversione, ma neanche
attaccamento o illusione.

Passo e chiudo.
Buona domenica a tutt@
Gianni

-- 
"C'è del metodo nel panico".
Christian Marazzi
http://sutradeloto.noblogs.org/