[Golem] Preparativi Linux Day

Giulio Fieramosca giuliofieramosca@gmail.com
Ven 25 Ago 2017 22:21:49 CEST


Il 24/08/2017 12:28, Marco A. Calamari ha scritto:
> On Wed, 2017-08-23 at 15:07 +0200, Giulio Fieramosca wrote:
>> Anche ammettendo di "essermi arreso" ai social permane il
>> problema di
> 
> ...
> 
>> piattello...): è chi la ha in mano che fa la differenza.
> 
> Ti rispondo con un'altra domanda; la tua arma e' collegata
>  alla rete del produttore, sa quando spari ed a chi, puo'
>  essere disabilitata da remoto, e le informazioni raccolte
>  possono essere passate a polizia|giudici|NSA|alieni
>  a suo insindacabile giudizio?
Dunque, riavvolgiamo il nastro e muoviamoci per gradi.

Punto I - la mia visione di Social Network e, nello specifico, di Facebook
Ovviamente il gestore del social network _dovrebbe_ rispettare un certo
accordo sulla gestione dei dati privati ma questo, lo sappiamo molto
bene, non sempre viene fatto; a copiare delle informazioni, filtrarle,
ordinarle ci vuole un tempo epsilon infinitesimo, e queste potrebbero
"sfuggire" e finire nelle mani di qualcun altro (cosa che potrebbe
accadere con qualunque sito o provider, in fondo).
Che uso se ne fa di questa roba?
Boh, possono essere date per indirizzare ad un determinato utente della
pubblicità mirata ai suoi interessi. A mio giudizio personale, meglio
così, già le pubblicità mi infastidiscono di suo, se proprio ci devono
stare che siano cose interessanti.
Danno ciò che ho messo sul social network all'NSA? Bene, laggiù sapranno
che mi interesso di computer, si sorbiranno quelle (poche) foto che ci
ho messo e ogni tanto si beccheranno qualche cavolata che sparo. E se
può essere usata contro di me, ben mi sta! Avevo a non metterla proprio
su internet.
Quindi, riassumendo, il mio social network è un piccolo mondo colorato
dove scrivo fesserie, leggo cosa raccontano gli altri e scambio due
opinioni.
Argomenti che richiedono meno leggerezza di questa agorà online non ci
finiranno, e si usano altri strumenti.
È altresì ovvio che se un individuo X non è d'accordo con quello che
viene fatto dal gestore del social non vi si iscriva.
Infine, la pagina del GOLEM su Facebook: a suo tempo fu creata come
"bacheca" dove mettere le stesse cose che mettiamo sul blog, e renderne
più facile la condivisione, e così è rimasta.

Punto II - Perché sono a favore dello sfruttare il social network
In due semplici parole: esigenze comunicative.
Porto come esempio un caso parallelo riguardo ai formati di scambio dati.
L'odt è il formato standard aperto, il docx no. Non è una saggia idea
smettere di punto in bianco di lavorare in docx e passare "a cattiveria"
a odt. Prendendo come esempio la pubblica amministrazione, questo
causerebbe scompiglio nel popolo che non riuscirebbe più a aprire i
documenti (in realtà ora il word processor proprietario più in voga apre
anche gli odt, però notifica l'"incongruenza" e suggerisce il
salvataggio in docx, come d'altro canto fa LibreOffice in senso inverso).
Chiaro che per un periodo i due formati debbano coesistere, e nel mentre
bisognerà fare una adeguata campagna d'informazione.

Torniamo al nostro LinuxDay: è un evento di difficile comunicazione,
come tutto ciò che riguarda l'associazione in genere. Senza persone in
ascolto il LinuxDay si può anche fare, ma dubito sia così stimolante,
per i relatori, parlare al muro (si veda la massima che ho citato prima).
E dunque, che fare? Ho citato in una mail precedente dei possibili mezzi
di diffusione adottati, che non si sono rivelati efficaci.
Abbiamo a disposizione questo mezzo con discreta capillarità, lo
sfruttiamo? non lo sfruttiamo? per me sì.
Per quanto detto prima l'utente che è sul social ormai c'è e il suo
prezzo l'ha pagato e continuerà a pagarlo se la sua visione non gli
permette di venire a conoscenza dell'evento. Magari all'evento si
parlerà del social, questo utente potrebbe cambiare la sua opinione su
tal social e cancellarsi. Fine.

A mio avviso "riservatezza naturale" non dovrebbe essere una "drastica
campagna contro i social", ma una presa di consapevolezza di dove vanno
a finire i dati che noi, per primi, mettiamo online. Da lì spetta
all'utente decidere cosa fare.

Poiché vedo che sei molto esperto in materia e che si è instaurata una
discussione qua in lista, colgo l'occasione per invitarti al nostro
LinuxDay per discutere in maniera più ampia di questi aspetti.

Un saluto
~ Giulio

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