[Gulli] Il pericolo invisibile

Giu giu@linux.it
Sab 23 Apr 2005 22:23:24 CEST


 Giorni addietro guardavo un vecchissimo video/documentario del 1958 della
 STET (ora Telecom Italia) intitolato "Il pericolo invisibile".
 
 Il mini video, rivolto ai nuovi assunti di quel periodo, spiega  di fare
 molta attenzione ai cavi di alta tensione presenti nelle prossimità di
 ripartilinee telefonici perché spesso fonte di gravi folgorazioni.
 
 La fine e' delle più drastiche, il tecnico rimane folgorato e una donna
 inizia ad urlare.
 
 Tutta colpa del "pericolo invisibile": l'elettricità!
 
 Sono passati 50 anni e ancora oggi esiste un pericolo invisibile.
 Non e' più l'elettricità che ci/mi spaventa ma le connessioni senza filo
 e la relativa sicurezza.
 
 Stamattina sono stato a Firenze e al ritorno, nella stazione di Santa
 Maria Novella, ho provato a ricercare, con il mio telefonino, connessioni
 Bluetooth.
 Risultato?
 Ho trovato circa una ventina di dispositivi BT, 6 dei quali erano pronti
 ad offrirmi servizi e addirittura uno  di essi  ha ricevuto una mia vcard
 senza nemmeno richiedere il permesso al relativo proprietario.
 
 Mi chiedo perché avviene una cosa del genere.
 Se fossi stato un malintenzionato avrei potuto fare cose peggiori o
 semplicemente "rubarmi" i dati presenti sul telefonino. Tra le persone con
 connessione Bt attiva c'era anche un famoso giornalista italiano che
 vediamo ogni giorno in televisione...
 
 2005: il pericolo invisibile si chiama connessione senza filo, qualunque
 essa sia.
 
 G.



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