[Gulli] [OT? Mah...] Messaggio di presentazione e considerazioni varie (forse...)

Valerio Di Stefano valeriodistefano@valeriodistefano.com
Mer 26 Ott 2005 19:06:07 CEST


Salve a tutti,

da qualche tempo vi sto leggendo sul web, su indicazione di un nostro 
comune amico, che ogni cinque o sei giorni (o annetti) mi telefona per 
chiedermi come sto (bene, grazie) e mi parla di voi.

Gli ho promesso questo spero breve messaggio di presentazione, perche' se 
no, dice lui, la notte si rigira dai pensieri (o allora...e' fatto 'osi'...).

Sono un insegnante (mestiere infame, ma qualcuno dovra' pur farlo, e poi, 
come disse il Poeta, potrebbe anche andar peggio, potrebbe piovere...) di 
scuola secondaria superiore, livornese di adozione, cacciucco e cinqueccinque.
Ho bazzicato a lungo la citta' labronica, soprattutto ai tempi del liceo 
(lo sperimentale in Via Crispi, magari qualcuno se lo ricorda...) e finche' 
non ho iniziato a lavorare (lavorare?) nella scuola pubblica, prima in 
Veneto e poi in Abruzzo, dove vivo con la mi' moglie, due cellulari, un 
sito web, orso marsicano al guinzaglio, suocero da competizione, collezione 
completa in DVD di "Amici miei" e una gran nostalgia per Livorno, che 
continuo a vivere attraverso le telefonate di mi' ma', l'arrivo puntuale e 
discreto del Vernacoliere tutti i mesi, scorta di bottiglie di rumme 
"Fantasia" in cantina e qualche cenno di vita del suddetto amico in comune.

Mi fa piacere che esista un gruppo di user di Linux a Livorno.
Un po' perche' il nostro amico comune almno una volta alla settimana si 
leva di 'asa e vede un po' di mondo, un po' perche' trovo che un approccio 
labronico a Linux non possa fare altro che bene.

Per quello che mi riguarda devo dire che il mio approccio iniziale con 
Linux non e' stato ne' facile ne' intuitivo. Ne ho dedotto due cose 
fondamentali, e cioè che Linux non e' ne' facile ne' intuitivo, soprattutto 
per chi viene (e credo siano la maggioranza) da sistemi operativi 
proprietari ed e' abituato alla logica del "clicca vi'-clicca la'".
Insomma, credo che il principiante che sente decantare le indubbie qualita' 
di Linux (stabilita', gratuita', flessibilita', possibilita' di fare a meno 
di Bill Gates) si senta molto spronato a provarci. Poi magari va in tilt 
davanti a cose come una "partizione", un "file system", o un "Bootstrap" 
(LILO o no che sia).
E' successo a me e credo sia successo a tanti.
O, per carita', non che io sia andato tanto piu' in la' con il comprendonio.
Pero' quel poco che so di Linux l'ho imparato sia grazie alla testardaggine 
di chi mi diceva "O cosa vòi da me? Piglia la documentazione e leggila..." 
-si', il suddetto amico comune...- sia alla mia che magari non mi sono 
fatto prendere dal panico alla prima difficolta' (sono andato in tilt solo 
alla terza!) sia a una certa disponibilita' di informazioni.

E' per questo che volevo rispondere a Isabella Barbieri quando parla di 
"spiegare il significato semantico e contenutistico dei termini più usati 
sia tecnici che colloquiali della comunità di Linux".
Non ho ben capito cosa volesse dire con questo, ma ho capito che alludeva 
al fatto che per un principiante Linux risulti ostico da capire.
E' certamente vero. Linux non è una caramellina di zucchero che si scioglie 
in bocca subito. E' coriaceo e ti sembra di aver perso tempo ad occupartene.
Invece, semplicemente, hai speso del tempo per capire. O per cercare di capire.
La documentazione e', in genere, piuttosto frammentata e frammentaria. 
Pero' c'e', ed e' assolutamente ingente. In genere di tratta di manuali e 
documenti scritti da addetti ai lavori per addetti ai lavori. E questo li 
rende ostici ai piu'.
Ma la tendenza si sta invertendo (penso per esempio ad alcuni libri di 
Paolo Attivissimo, che sono assolutamente chiari anche per un lettore 
digiuno) e, comunque, non bisognerebbe mai chiedere all'esperto o al 
luminare di turno di scendere dal pero per spiegare con termini chiari 
concetti difficili (ogni campo del parlare ha una sua "semantica", e' 
evidente...), ma, almeno nel caso di Linux, bisognerebbe sempre sforzarsi 
di essere noi a salire sul primo ramo del pero. Non avremo svelato l'arcano 
ma avremo fatto un passo in avanti.

Penso che questo sia uno dei principali ostacoli alla diffusione di Linux e 
della cultura di Linux nelle scuole.

Vi chiedo scusa per la lunghezza di questo messaggio, ma ci tenevo a 
mandarvelo e a dirvi che vi leggero', d'ora in poi, con molto interesse.



Valerio Di Stefano
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