[Gulli] Re: Re: Mirror di GNUtemberg, LEThAL e Project Gutenberg
Valerio Di Stefano
valeriodistefano@valeriodistefano.com
Mer 19 Apr 2006 19:13:41 CEST
Carlo Roatta ha sicuramente scritto:
>Ottima iniziativa, che plaudo calorosamente (acquistai il loro CD per
>sostenerne la causa).
C'è una cosa importante che va chiarita.
Il CD-ROM del Project Gutenberg non si acquista, almeno non direttamente da
loro (e dal 2003).
Sono disponibili i rispettivi file ISO per il download
(http://www.gutenberg.org/cdproject/) e se si dispone di una connessione
troppo lenta, basta scrivere e ti mandano un CD o un DVD-ROM gratuitamente
(si può fare una donazione attraverso PayPal).
E' una bella cosa.
Poi ci sono quelli che scaricano i suddetti file ISO, li producono e li
rivendono (lo faceva anche la storica SIMTEL).
Nulla di strano, possono farlo, la licenza originaria del Gutenberg lo
prevede.
Prevede anche che il 20% del ricavo venga destinato al progetto originario
e non so in quanti lo abbiano fatto, sinceramente.
Penso che 10 o 20 euro non scomodino a nessuno, e, in fondo, sono per una
buona causa.
Personalmente ho scelto un'altra strada. Come spiegavo nell'intervista a
Antonella Beccaria, penso che la cultura cosiddetta "libera" in Italia sia
estremamente limitata da questo punto di vista, perché penalizza la
valorizzazione di certi progetti sotto forma di redistribuzione e
amplificazione della disponibilità dei contenuti.
Il mirror (sebbene parziale) coinvolge altri valori, che si chiamano
"banda" e "spazio su disco", beni sempre più rari in rete (specialmente la
prima) e che la gente sacrifica malvolentieri.
>Mantenere una raccolta di opere classiche libere da "pedaggi di lettura"
>è ormai prezioso, soprattutto in un'Europa dove si vuole che anche le
>biblioteche pubbliche chiedano l'esazione della gabella agli utenti che
>chiedono libri in prestito.
Il copyright non è un male assoluto, come qualcuno vuole farci credere,
anzi, tutt'altro.
E, in fondo, realizzare/distribuire/redistribuire materiale ormai in
pubblico dominio non è un gran merito (anche se personlmente è proprio di
questo che mi occupo da almeno 4 anni).
Adesso bisogna fare un salto di qualità, ovvero trovare *autori* disposti a
rilasciare anche solo un'opera con licenza libera.
Penso che qualcosa si stia muovendo.
Valerio Di Stefano
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