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Valerio Di Stefano valeriodistefano@valeriodistefano.com
Ven 29 Giu 2007 15:48:22 CEST


On ven, 2007-06-29 at 14:59 +0200, dado wrote:

> in realtà questo post non è d'aiuto ... ma solo di discussione...della serie: 
> cosa ne pensate voi???

Dado, cosa vuoi che ne pensi? Che la discussione è il 70% di Linux e
dell'Open Source. Cosa se ne fa uno degli strumenti se prima, durante e
dopo, non discute degli aspetti pratici, teorici ed etici che ne hanno
determinato l'uso?
E' una vecchia discussione a cui tengo molto.
Secondo me troppo "tutorialismo" fa male, almeno in ambienti come le
mailing-list, i newsgroup (che, come sa perfettamente il Guargua, il mio
delicatissimo stomaco ripugna), si rischia di formare il classico
clubbino privato ad uso e consumo di chi ne fa parte.

Ma a prescindere da questo, penso che sull'argomento della
conversazione, la caratteristica più preoccupante di GSD sia,
indubbiamente, quella di andare a riprendere anche dati riguardanti
files che avevi cancellato.

Ora, se li hai cancellati possono esserci migliaia di motivi e tutti
validi:
a) non ti interessavano più (ma allora cosa te li fa vede' a fà'?);
b) non volevi che stessero sul tuo hard disk (oh, sarai padrone...);
c) contenevano cose che per te potrebbero costituire un pericolo (e, in
genere, questo è il motivo più discusso).

In ogni caso, sono motivazioni che afferiscono alla sfera semantica
(toh, così qualcuno è contento) dei "cazzi propri".

E mi ritornano le parole di Phil Zimmermann sul PGP, quando lo creò, Dio
lo benedica, che qualunque cosa uno scriva sono affari suoi, e non
importa se abbia o meno qualcosa da nascondere. Lo stesso principio si
applica ai files cancellati.

Il fatto che un motore di ricerca, sia pure "interno", e comunque
limitato a porzioni esigue di dati rispetti all'universo mondo e
all'universo web, vada poi a cercare dati anche sul materiale cancellato
ne annulla, secondo me, l'utilità.
Cosa me ne faccio di sapere che la stringa "Nel mezzo del cammin di
nostra vita" si trova su un documento che ho cancellato?

Credo che anche i nostri files, come noi esseri umani, abbiano diritto
all'oblio, ad essere dimenticati. Se uno è andato in carcere per droga e
putacaso è andato a finire sul giornale, ma poi ha seguito un programma
di recupero, si è disintossicato, ha trovato un lavoro onesto, e magari
vende, che so, DVD vergini per corrispondenza con un piccolo sito web di
vendita on line, se uno lo cerca su Google probabilmente troverà sia il
suo negozio on line sia la notizia del suo arresto o della condanna
subita e scontata (e a quel punto poco gli importa di comprare DVD
vergini da lui).

La logica di Google è quella della memoria a tutti i costi. Come se lo
scritto dovesse valere per sempre (ma figuriamoci, non ci sono nemmeno i
manoscritti originali di Dante della Divina Commedia, ci si può
preoccupare per dei bischeri di Google??). E' questa logica che mi fa
paura. Ed è per questo che hai fatto bene a disinstallare l'accrocchio,
ancorché indubbiamente utile e accattivante.

Mi sono dimenticato di unirmi ai complimenti per la tua elezione a
presidente del GULLI (volevi la bicigretta?...). Non significa che non
mi faccia piacere per te, ma semplicemente che sto ancora cercando di
capire che senso ha un presidente (e, quindi, una associazione, un
collegio dei probiviri, un segretario etc...) per diffondere Linux. O
allora, sarò duro io... :-)

-- 
Valerio Di Stefano <valeriodistefano at valeriodistefano dot com>
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