[Gulli] Archlinux primi test

Sandro Fabbro fabbrosandro@gmail.com
Gio 17 Gen 2008 13:26:29 CET


Il 17/01/08, Alberto Cortesi<cortesialberto@tiscali.it> ha scritto:
> Non potevo resistere, da quando Alessandro ha nominato la Arch....
>
> metto su il vecchio hd da 80 gb e inizio il viaggio...
>
> La prima impressione è buona: la distro è slack-oriented, e si vede
> durante il processo di inst veramente minimale, sono addirittura
> riusciti a renderlo più scarno e hard core della slack...
>
> Tutto procede bene, primo avvio: ovviamente, in pieno stile slack dei
> vecchi tempi, non c'è traccia di X. Poco male penso, lo installo con il
> famoso pacman di arch.... Ma cosa succede, il sistema non è
> configurato....????
>
> Mhhhh ricordo che sulla slack pre7 occorreva editare il file
> /etc/rc.conf e passare i parametri di locale timezone consolemap network
> etc etc....
>
> Procedo sicuro della memoria storica insinuata in qualche file chissà
> dove tra i neuroni... Infatti ora pacman si è "ripreso", e mi permette
> di accedere ai repository, ma solo dopo accurata eliminazione dei repo
> non funzionanti (/etc/pacman.d/{current,extra})....
>
> Ora provo ad installare X
>
> pacman -Sy (apt-get update)
> Funziona! Il sistema ha scaricato i repo
>
> Pacman -Su xorg-server (apt-get install xorg-xserver)
>
> Il pacman mi dice che devo installare un tot di pacchetti per le dep e
> scaricherà tot mb e che bla bla e poi bla (in stile apt)
>
> confermo e parte il download
>
> ma molti pacchetti non sono presenti, e il processo si ferma....
>
> Sicuramente è colpa mia, ma non conoscendo pacman, se non per una rapida
> lettura del man, mi dirigo sui forum...
>
> Sorpresa, è un bug noto dal 2006, ma nessuno lo ha corretto! Però mi
> viene fornita una soluzione alternativa quella di scaricare i tgz e
> installarli alla maniera di slack uno alla volta!..................
>
>
> il loro motto è "Keep it simple!" (mantieniti semplice)
>
> Che culo!!!!!!!!!!!
>
> Te lo immagini se fosse stato "Mess 'em all" (incasinali tutti)
>
> Per ora le analisi vanno in stand by... Poi proverò a scaricare il cd
> completo, magari lì X viene installato di default.
>
> Comunque la mia idea resta sempre quella: le distro devono essere
> "figlie" di nessuno! Ad oggi non ho ancora visto o sentito di una distro
> derivata da qualche altra che abbia apportato dei vantaggi maggiori di
> quanti siano gli svantaggi introdotti, non esiste una derivata che sia
> anche di un inezia migliore del "genitore", ma sono sempre più
> zoppicanti, difettose e pesanti. Magari hanno una faccia più carina, ma
> allora tanto vale andare al compy e acquistare un computer effettuando
> la scelta basandosi sul colore della scatola del case.....
>
>
> Quando sarò riuscito a installare x sulla arch mi esprimerò a riguardo....
>
>
>
>
> --
> Mailing list info: http://lists.linux.it/listinfo/gulli
> Pagina web del GULLI: www.livorno.linux.it
>

Si pure io Alberto la penso cosi...E' inutile ,a mio parere del tutto
personale ,(non siete autorizzati a trattarmi male :) )  fare 3000
mila distribuzioni e tante derivate.Lo ammetto pure io in passato c'ho
provato e con qualche risultato, ma secondo me con tutti i forum, wiki
e blogghetti vari uno pò restare in quelle più utilizzate (anche
quelle un pò più difficili) senza troppe fatiche.Tornando alle
dipendenze pure la debian a volte ha i suoi bugghetti molto noiosi e
non risolti :(

Continua ancora Alberto e tira avanti :)

Ciao Sandro
-- 
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