[ImoLUG] R: Re: Lavorare in proprio o lavoro dipendente?
susanna.caroli@virgilio.it
susanna.caroli@virgilio.it
Mer 19 Mar 2008 09:58:48 CET
Buongiorno a tutti...mi presento sono Susanna...la commercialista di
Franco.
Finchè si parla di informatica, di blog, di spam...bla bla bla
sono veramente ignorante ma quando si parla di attività in proprio, di
partita iva ecc. credo di avere voce in capitolo e vorrei dire la mia.
La burocrazia è effettivamente stata ridotta...ci sono comunque diversi
adempimenti sia iniziali che annuali che difficilmente possono essere
sintetizzati in questa sede...ci sono situazioni ed attività veramente
differenti e talvolta va valutato il singolo caso. Per esempio se si
apre la partita IVA (si ha davvero in un giorno solo se necessario)
come consulente libero professionista non ci si deve iscrivere alla
Camera di Commercio.... L'ideale sarebbe rivolgersi a qualcuno esperto
che ci consigli per il meglio..."non voglio tirare l'acqua al mio
mulino" vorrei solo che vi abituaste a pensare che i consulenti
fiscali, commercialisti, avvocati, ecc., sono consulenti al vostro
servizio e non "mangiasoldi" pronti a spennarvi. Normalmente il primo
colloquio introduttivo con un potenziale cliente, l'analisi della
situazione e il preventivo sono totalmente gratuiti (credo che Franco
possa confermare in toto quello che sto dicendo).
Per il resto cosa
posso dire...sono una gran sostenitrice del lavoro in proprio...sono
partita da pochi anni completamente da zero e da sola (un po'
spaventata ma con tanta voglia di fare)...e sono contenta di come si
stanno muovendo le cose. Dedico molte ore al giorno al mio lavoro,
arrivo a sera stanca morta ma mai "scoglionata" (passatemi il termine
poco professionale e poco femminile!)...inizio un'attività, la analizzo
e la studio, la elaboro, la firmo, mi assumo la responsabilità di ciò
che ho fatto e ne raccolgo i frutti...e sono felice e soddisfatta.
Penso che questo sia ciò che dovrebbe suddere quando c'è la
meritocrazia e io voglio credere che esista!!!
Buon lavoro a tutti
----Messaggio originale----
Da: g.bassi@iperbole.bologna.it
Data: 19-
mar-2008 3.48
A: <imolug@lists.linux.it>
Ogg: Re: [ImoLUG] Lavorare in
proprio o lavoro dipendente?
Rispondo all'intervento dell'Avvocato
Antonino perchè mi sembra,
di gran lunga, il più interessante.
La mia
opinione a proposito della complessità burocratica,
vituperata dalla
radio come emblema del malcostume italiano:
i passi da compiere per
mettersi in proprio sono 3:
- attivazione della partita IVA
-
iscrizione alla Camera di Commercio
- apertura di una posizione INPS
(l'opinione di un vecchietto: la pensione
è davvero importante: come
diceva una canzone di Guccini, mi sembra)
Non si fa in un giorno, come
dice certa pubblicità elettorale,
ma sono balle quelle che racconta la
radio.
La Finanziaria 2008 ed il forfettone dovrebbero aver
semplificato.
Non esistono nè l'ordine professionale nè l'albo dei
consulenti
informatici, oppure sono stati aboliti di recente.
L'
Assessorato alle attività produttive delle Provincie dovrebbe dare
sostegno morale e psicologico.
A questo proposito esiste il concorso
"Progettando" , che potrebbe
riguardare anche Riccardo Govoni che
smanetta col ruby, tanto
per dirne una.
Mi aspetto un intenso
contradditorio. Grazie.
GB
---
"I'm no Pawn, I'm Donald Duck ! "
-- Donald in MathMagic Land
http://g-bassi.wikidot.com
On
Sun, 16 Mar 2008, antonino.attanasio@tin.it wrote:
> parla l'Avvocato
... :)
>
> la mia esperienza attuale mostra un paradosso:
> da un lato
c'è una fame di buoni e produttivi servizi, dall'altro c'è
> una
offerta di servizi molto irregolare, cioè pochi studi potenti da un
>
lato e una miriade di professionisti sparsa senza collegamento.
>
>
secondo me il vero problema è questo: pensare di lavorare "da soli". la
> complessità crescente non permette più il lavoro individuale. i
>
problemi sono complessi e richiedono un approccio interdisciplinare,
>
giuridico economico e tecnologico. altrimenti si offre un servizio
>
parziale nel migliore dei casi ... e fasullo nella maggior parte dei
>
casi.
>
> io consiglio di fare esperienza come dipendente ... e al
tempo
> stesso consiglio di allacciare relazioni che ti permettano di
creare un
> team di lavoro.
>
> il problema è che l'italiano medio è
furbo e avido ...
> furbo perchè pensa a soluzioni di corto respiro ...
e avido perchè
> pensa solo a spremere per sè senza pensare che
spremendo oggi non resta
> niente domani. ma se sapesse questo sarebbe
intelligente e quindi non
> avido ...
>
> antonino
> --
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info: http://lists.linux.it/listinfo/imolug
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