[ImoLUG] una riflessione sulla LOGICA ovvero: vuie l'acquario o' tenite?

antonino antonino.attanasio@tin.it
Ven 24 Ott 2008 10:24:57 CEST


Napoli. Rione popolare. 


L'edicola di Don Gennaro è un punto di riferimento per tutti, nella piazza,
tanto è grande e stipata di oggetti, e ricca di folclore: bandiere d'Italia,
bandiere del Napoli ai tempi di Diego, giochini, souvenir, caramelle,
bevande, acquafresca, sigarette, accendini...
Don Gennaro stà lì da tanti anni, oramai. E conosce per bene tutti i suoi
clienti. E di tutti conosce i vizi e le virtù.
Tranne di uno. Un signore un pò strano. Che ogni giorno puntuale - ormai da
un pò di tempo - si presenta da lui e gli chiede 'Il Mattino' la
'Repubblica' e 'Il sole 24ore'.
Si tratta di un tipo sulla quarantina, no...!, sulla cinquantina, più
probabilmente, che arriva su una macchina aperta, di colore grigio, e ha un
aspetto curioso,vagamente sciatto e insieme distinto.
Don Gennaro non riesce a inquadrarlo. Certo non è un mariuolo. Ma non sembra
un dottore e neanche un avvocato. Qualcosa gli dice che non è un operaio.
Ma neanche un impiegato. ... Forse un giornalista ?
Chissà... Don Gennaro è curioso, ma non dice niente per non far vedere...
Finchè arriva il giorno in cui non resiste e, dopo l'ennesima consegna di
giornali, gadgets, e resto, guarda l'uomo e gli fa:
 - 'Scusate, dottò ...'
 - 'Ditemi...'
 - 'Vedete dottò, io faccio il giornalaio che sono tanti anni, e qui conosco
tutti, ma a voi non vi ho mai visto e...'
 'In effetti è da poco che abito qui'.
- 'Ecco. Precisamente. E allora mi chiedevo. Volevo sapere. Che ci fa un
tipo come voi, voglio dire, distinto, perbene, in un posto così ????'
 - 'Mi piace questo posto. E' una zona ricca di storia e cultura. E poi
lavoro qui. Qui vicino'
 - 'E infatti pensavo che lavoravate qua attorno. E scusate dottò, se non
sono indiscreto, dove lavorate ????'
 'All'Università. Sono professore di Filosofia e Logica'.
 - ' 'Mannacc...' esclama tra sè Don Gennaro, come a dire... era facile, in
fondo, Università...'
Ma poi si riprende e - ancora più curioso -  '...scusate, prufessò....'
- 'Dite'
- 'Ecco, prufessò, io la filosofia ne ho sentito parlare, bene o male
Platone, Aristotele, Kant, pure De Crescenzo, ma ... aggiate pacienza,
prufessò, ma stà logica che è ? ? ?
 - 'Ah. Voi volete sapere......'
 - 'si io vorrei sapere...'
 - 'Dunque, amico caro, il 'logos', in greco, è il verbo, la parola. E la
logica è l'arte, la nobile arte di combinare tra sè le parole spiegandone i
collegamenti'.
 Don Gennaro lo guarda interdetto, non avendo compreso.
 - 'La vedo perplesso, caro amico mio.... Mi spiegherò meglio,  con un breve
esempio. Dunque dunque... Lei possiede un acquario ?'
 - 'veramente sì, prufessò, è una vecchia passione di papà bonanima che...'
- 'Ecco' - interrompe il Prof. - 'Per cui, se possiede un acquario, lei sarà
un amante dei pesci'
- 'e si capisce, prufessò...'
 - 'Pertanto, amando lei i pesci, che sono animali, si può  pure dire che
lei ama gli animali, è così?'
 - 'certamente'.
 - 'Perfetto. E mi dica, mio caro, non è forse vero che l'uomo, il quale
notoriamente discende dalle scimmie, è anch'egli un animale ???'
 - 'ovvio, prufessò'
 - 'Dal che si deduce che lei ama l'uomo. E la donna cos'è, se non
espressione del genere umano, una costola d'uomo, l'altra faccia del
cielo????
Voglio dire, a lei piacciono gli uomini e DUNQUE anche le donne, è così???'
Gennaro, punto sul vivo, tiene a evidenziare quest'ultimo concetto
 - 'e nientedimeno prufessò.... je quanno veco nà femmena cù rispetto
parlann, nun capisc 'cchiù nniente, me sento nà cosa int'o core, 'INT' E
VVENE!!! cù ttutto ca tengo n'età, prufessò, e co i primi disturbi del tempo
che avanza...'
 - 'Perfetto. Come vede, mio caro, da una cosa banale come l'acquario io
sono arrivato a farle confessare il suo amore per le donne. 

ECCO LA POTENZA E L'IMPATTO VITALE DELLA LOGICA!!!!'
Gennaro è allibito. Ha compreso. O se non ha compreso è rimasto comunque
rapito da tutto il discorso.
Ringrazia e saluta calorosamente il caro professore.
A tutta questa scena ha assistito, non visto, Giggino 'o macellaro,
commerciante al dettaglio che ha il negozio di fronte.
 Curioso come Don Gennaro, rimane tuttavia un pò indeciso sul chiedere o
meno, per non dare troppa soddisfazione all'amico.
Tuttavia il giorno seguente, con la scusa di prendere il caffè, introduce il
discorso...
 - 'Gennà, nà domanda... ma jere ammatina t'agge vist parlà cù chillu tiziè
nù poco curiuse ca tutte 'e juorne...?'
- 'Ah, m'haje vist, eh???'
- 'Eh, si, t'agge vist. Ma chille, chi è???'
- 'Che vuoi che ti dica, Giggì... chill' è nù prufessore, nù prufessorone...
pensa, insegna Filosofia e Logica...'
- 'a faccia do cazz!!!! Gennà....!!!' esclama allibito Giggino Poi, un poco
perplesso, si rivolge all'amico e gli fa:
 - 'siente nu poche Gennà... ma io la filosofia... ne ho sentito parlare...
Platone, Aristotele, Marx... ma la logica, scuse, che dè ???'
Gennaro lo guarda, con aria di sufficienza, e gli fa:
- 'eh, giggì 'a loggica... Tu che può capì ... tu 'o tiene n'acquario???'
- 'veramente no' -
 'E allora SI' RICCHIONE!!!!



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