[ImoLUG] Robe da... Stallman

[Stefano Ballardini]

Il giorno 10 dicembre 2012 10:24, Fabio Ginestri <ginex101@gmail.com> ha
scritto:

> Stallman come sempre è integralista fino al midollo. Ma fa il suo
> lavoro, tocca alla comunità tutta moderare i termini.


[supercut]


Ciao Ginex,
si, Stallman è un integralista, ma stavolta anche io sono con lui.
Il problema che si delinea non è tanto il fatto di aver su Ubuntu questo
"spyware" o meno, ma il fatto di rendere edotto l'utente, sui termini di
utilizzo dei dati, e di come funzia il tutto.
Se l'utente accetta consapevolmente, tutto ok.
La mia sensazione è che prima ci si "crea il gregge" di utenti, poi si
prova a "mungerlo", (il che mi riporta a qualche tempo fa quando Oracle
acquisì Sun e quindi i diritti su OpenOffice), è vero che questo specie di
spyware lo si può disattivare ma però parliamo di utenti che usano ubuntu
in quanto facile da usare, che appunto NON fa domande in fase di
installazione, ergo disattiveranno mai il mostro ?

La speranza di Canonical è che si lasci il tutto com'è, la mia speranza è
che se ne parli tanto affichè questo "metodo per lucrare" si disinneschi da
solo, (o perchè gli utenti lasciano Ubuntu, o perchè Canonical lo renda
visibile), perchè adesso come adess lo ritengo al limite e facilmente ci si
avvicina a un modo di proporre sw troppo vicino al commerciale classico
windows.
Che ne faranno di tutti i dati raccolti ?
Non è chiaro se promuoveranno qualcosa, chi e quando.
Preferisco cento volte la politica Debian, che in fase di installazione ti
chiede "Vuoi partecipare all'indagine sull'uso dei pacchetti? Si - No", ti
spiega cos'è e l'opzione di default è NO, vale a dire se vuoi partecipare
hai letto e hai premuto volontariamente si.

Insomma... ubuntu è un po' meno comunità, condivisione, è un po' meno
"Umanità verso gli altri".

Saluti,
pippersss
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