[ld-idee] Gianni: note su Linux day

Giovanni Croci g.croci73@gmail.com
Dom 12 Feb 2012 16:57:43 CET


Ciao,

 sono gianni da san benedetto del tronto (sotto la neve).

Ho partecipato alla prima parte dell'incontro di giovedì scorso - fino alle
23 - ed è stata la prima esperienza al riguardo. Ho partecipato da puro
<<ascoltatore>> poichè mi sono riservato di leggere la bozza della nuova
versione del vademecum prima di valutare.

Ho trovato molto interessante il dibattito ed anche gli interventi che si
sono succeduti nei giorni seguenti tramite la mailing list.

 La bozza contiene tutti I programmi e le utility più diffuse ed è un
ottimo <<coltellino svizzero>> per gli utenti entry-level ed ed è quello
l'obiettivo che si deve perseguire in occasione del linuxday.

Secondo me è altamente inutile affrontare argomenti tecnici in quella sede
che, invece, ha l'obiettivo di diffondere la cultura del software libero,
termine che non deve mai essere posto in secondo piano in nessun contesto
ma semmai affrontato in tutte I suoi molteplici aspetti.

Il LD deve anche essere un'occasione di incontro su quello che è stato
fatto durante l'anno. Spendere un anno intero per affrontare la questione
su come organizzarsi per quanto riguarda le tematiche e le attività da
svolgersi nell'arco di un giorno (o più di uno nelle realtà più grandi),
secondo me, toglie tempo prezioso ad attività propedeutiche e di diffusione
nei territori.

 Sicuramente tutti voi facendo parte di realtà più grandi ed organizzate
svolgete anche attività infrasettimanali di formazione e di diffusione atte
a stimolare la curiosità e la voglia di conoscere delle persone che
utilizzano il pc in ambvito casalingo ma non è così da tette le parti.

 Da noi i sistemi operativi Linux installati nei Pc di casa e dei programmi
open sono ancora una <<mosca bianca>> ed il lavoro in termini promozionali
è difficoltoso in una realtà circondata dal software proprietario.

Magari è una sciocchezza quello che dico ma sarebbe utile che in occasione
degli incontri mensili del giovedì si dedicasse una piccola parte anche
alla discussione sulle iniziative svolte al di fuori dell'ambito
organizzativo del LD, sicuramente importante ma non esaustivo delle
attività che svolgiamo nelle nostre realtà.

 Grazie alle vostre preziose esperienze donate la possibilità a chi ha un
raggio d'azione più limitato di reperire consigli utili su come muoversi
nel territorio nel modo più efficace e produttivo possibile. Considerare la
'formazione' di chi deve diffondere questa nuova cultura è cosa di non poco
conto. Il Linux Day come avvenimento che riassumi tutto ciò che si è fatto
durante l'anno per diffondere la cultura open e non <<unico>> giorno che
abbiamo a disposizione per diffonderla.

 Una breve considerazione per quanto riguarda l'applicazione degli
strumenti open in ambito aziendale. Lavorando in un'organizzazioine di
riguardevole dimensione diffusa su tutto il territorio nazionale mi sono
reso conto che qualsiasi cambiamento, anche dal punto di vista tecnologico,
comporti uno sconvolgimento organizzativo di non poco valore ed implica per
l'impresa o l'ente stesso un costo iniziale in termini di formazione ai
dipendenti e di calo della produttività oraria che in parte compensa il
costo delle licenze causato dal mancato rinnovamento. Porre la questione
solamente dal punto di vista economico non necessariamente porta a dei
benefici nel breve a meno che non sia accompagnata da una maggiore qualità
dei prodotti presentati o da un impegno da parte del promotore di fare
formazione. Ipotesi presumo utopistica visto che molto probabilmente tutti
noi abbiamo già un lavoro che ci tiene occupati dal mattino alla sera per
non parlare degli impegni familiari. Se presentiamo il prodotto all'azienda
e poi li abbandoniamo a loro stessi difficilmente ci prenderanno in
considerazione.

 Per quanto riguarda invece gli enti amministrativi penso che prima di
tutto dobbiamo convincere l'organico tecnico dell'ente stesso. Dalla mia
esperienza sto notando che spesso la discussione sulla diffusione degli
strumenti open si blocca sul nascere proprio da coloro che, per lavoro,
dovrebbero diffonderlo. In parte ci sono riuscito nella mia esperienzxa sia
perchè ho una certa autonomia in tal senso sia perchè mi sono confrontato
con l'apparato dirigenziale che mi hanno appoggiato sul progetto.
Ovviamente la formazione a tutti I dipendenti me la sono dovuta accollare
io girando per quasi 4 mesi su tutti territori ed ancora oggi si provvede a
degli aggiornamenti sui software installati. Ci sono tuttora molte
resistenze ma sempre più utenti stanno lavorando con strumenti open e,
addirittura, con sistemi linux: e non sto parlando di tecnici informatici.

Ci sarebbero altre considerazioni sulla base della mia esperienza
quotidiana sul campo ma non è il caso di dilungarmi oltre.

Vi ringrazio per la piacevole esperienza sperando di poter contribuire in
qualche modo non tanto da programmatori o analisti specializzati come voi
ma da semplice tecnico che cerca in tutti I modi di ritagliare uno spazio
sempre più grande a favore dell'open source in un universo dove la
microsoft, seppur con qualche scossone, la fa ancora da padrona.


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