[ld-idee] produzione e spedizione materiale

[Nicola Bignami]

Il 08/01/2012 06:35, stefano.fraccaro@libero.it ha scritto:
> Direi che l'elenco delle società che si occupano di supporto al
> Software Libero è fondamentale.

Concordo in pieno. Sottolineo che le imprese necessitano di un  livello 
di supporto ed assistenza ben diverso da quello che puo' offrire un Lug, 
quindi IMHO un elenco di aziende che offrono soluzioni e supporto su 
soluzioni FOSS e' indispensabile.

>   Gestionali sotto Linux ce ne sono ma
> sono pochi e non così completi. Il vero problema è che un'azienda
> difficilmente cambierà il proprio gestionale in quanto, almeno nella
> media impresa, è strapieno di personalizzazioni quindi la migrazione è
> costosa in termini economici e in numero di "sorprese", aldilà del
> fatto che si migri ad un gestionale libero o no.

Qui una considerazione valida puo' essere una valutazione del TCO 
(inferiore con soluzioni FOSS) tenendo presente che l'investimento 
iniziale (compresa formazione) e' comunque superiore (vedi le slide di 
Giulio Destri che ho linkato in precedenza).

> Stesso discorso vale per gli ambienti cad. La migrazione di un cad
> elettrico o meccanico necessita in ogni caso di un affiancamento da
> parte di un professionista che segua la migrazione.

E anche qui le cose vanno valutate caso per caso: conosco situazioni 
dove la transizione e' assolutamente impossibile.

> Un'alternativa ad Access in effetti non esiste... è possibile fare le
> stesse cose però riscrivendole in C++ / C# / Gambas o altro linguaggio
> di alto livello investendo un pò di tempo in qualche buona anima
> all'interno dell'azienda. Questo mi rendo conto che è quasi
> impossibile nella piccola impresa, ma nella media impresa la
> possibilità ci sta tutta. Il vantaggio di questa soluzione è che c'è
> una valanga di documentazione e che si possono fare molte più cose
> rispetto ad Access. Lo svantaggio è la maggiore complessità.
>
> Forse è poco corretto parlare di virtualizzazione e dual boot... ma
> secondo me è sbagliato precluderlo a priori. Mi spiego: in azienda si
> usano dei software che, si voglia o no, esistono solo per Windows. Noi
> ad esempio usiamo gli ambienti di programmazione per plc Omron e
> GE-Fanuc. Se il dual boot rappresenta un modo per avvicinare l'utente
> al Software Libero, per farglielo provare, per farglielo giudicare,
> ... per farglielo apprezzare... perché escludere l'argomento dual
> boot? Secondo me, discorsi del tipo "o tutto Linux o niente" in
> azienda/PA non funzioneranno mai. L'azienda deve perseguire il suo
> business... e se gli strumenti sono, in tutto o in parte, per Windows
> dobbiamo adattarci... se vogliamo far conoscere il Software Libero.

In ambito di client aziendali il dual-boot e' deleterio: ti immagini un 
ufficio dove si riavvia il PC ogni 3x2 a seconda del task da eseguire ???
Piuttosto e' meglio puntare sulla virtualizzazione, ma anche qui c'e' da 
vedere quali sono le esigenze.
Oppure puntare a GNU/Linux per quanto riguarda l'infrastruttura e a 
programmi FOSS sotto Windows (turandoci il naso) per quanto riguarda i 
client (puntando anche e soprattutto sull'interoperabilita' di questi 
ultimi) e spingendo sui formati aperti e la loro importanza (ODF giusto 
per fare un esempio).

>   Lo
> stesso progetto MontelDVD, che curo personalmente, si prefigge lo
> scopo di avvicinare gli utenti Windows al Software Libero. Devi per
> forza usare quel sistema operativo? Va bene, se è una scelta di
> necessità puoi comunque usare Software Libero!

Giusto.
Mio fratello, tempo fa, aveva avviato un progetto analogo, poi 
abbandonato 
http://kernel-panic.dnsdojo.net/old/category/blog-categories/xpss

> Le mie slide sono in via di pubblicazione / revisione / sistemazione
> al seguente indirizzo (prefisso pmi_):
> http://sourceforge.net/projects/monteldvd/files/Guide/
> Ovviamente critiche, suggerimenti, CallForTrash sono sempre ben accetti    :-)
>
> Stefano Fraccaro
>
> --
> Mailing list info: http://lists.linux.it/listinfo/linuxday-idee