[ld-idee] tema 2014 [Was: Re: 2014]

Iron Bishop ironbishop@fsfe.org
Gio 30 Gen 2014 09:42:18 CET


"Sarò breve."


Luigi:
> Poi, onestamente, la vedo dura attirare nuova gente parlando di community
> (in italiano o in inglese che sia) mentre un approccio DIY può incuriosire
> di più e dare motivazioni più concrete.

Lucio:
> la community è certamente un tema più nobile, ma se vogliamo 
> portare gente è meglio il DIY della community, mi avete convinto.

Non credo. Dipende tutto da chi volete al Linux Day: il tecnico, la segretaria, o entrambi?

Chi apprezza il DIY, solitamente è un tecnico che quindi fa la fatica di leggere il programma dell'evento, a cui partecipa se trova talk a cui è interessato. Il tecnico se ne frega del tema: legge i titoli dei talk. Al tecnico spesso non importa di far parte della comunità: usa software libero quando gli serve, ma non pubblica una patch (men che meno una riga su Wikipedia) anche se sarebbe *perfettamente* in grado.

La gente normale, quella che non conosce GNU/Linux, è quella a cui Linux Day è rivolto: legge solo la scritta grande, il tema, e il programma non lo guarda nemmeno. Soltanto se la scritta grande lo incurioscisce, allora forse dà un'occhiata al programma. Per queste persone "Personal Cloud DIY" non significa nulla. Queste persone sarebbero contente di sapere che esiste una comunità che può dar loro spiegazioni e *aiuto* nella migrazione al software libero.

Io voglio entrambi: il tecnico che legge il Programma e segue i talk "difficili" e la segretaria che incuriosita dal Tema segue i talk "facili".

Portiamo un talk chiamato "facciamo ballare la scimmia" (l'esatto contrario di "talk tecnico") non perché siamo scemi, ma perché crediamo che il software libero deve essere divertente e alla portata di tutti! Prova a parlare di DRM commentando il codice, oppure recitando uno sketch surreale mettendo un cartello al collo della moglie [1]: come cambia la risposta del pubblico? Quanti anni dopo se ne ricordano ancora?


Luigi:
> Il DIY non è di nicchia perché può interessare professionisti ...

Non è generalista. LD è definito come "evento divulgativo".


Luigi:
> sfumatura buffa: in diverse città esistono diverse associazioni o gruppi
> che organizzano il Linux Day e parlare di "community" con il pubblico
> quando magari non ci si parla neanche tra community locali sarebbe il
> massimo del controsenso.

Alessandro:
> Credo sia giusto parlare della comunita`.  Anche se sono convinto che
> la comunita` non esiste.

È vero, vogliamo nascondere la testa sotto la sabbia o proviamo ad affrontare il problema? Ma è un problema? Se non parlo con il mio vicino, ma entrambi continuiamo a lavorare per il software libero (sebbene in modi diversi, tipo: uno per radio e l'altro sulla stampa), il pubblico è danneggiato? Oppure ha maggiori occasioni per conoscere il software libero?

Al pubblico i nostri litigi interni non interessano: hanno un problema, vogliono una soluzione. Se gliela diamo, useranno software libero e lo apprezzeranno. Se nasce interesse, farò Pull Request sugli stessi repo del mio vicino, anche se non ci parliamo (e perfino senza merge conflict - beh perlomeno senza farlo apposta).


Luigi:
> Poi se il software è troppo complicato o la gente preferisce il Saas

E noi diamogli il SaaS :P [2]


Luigi:
> sarebbe meglio che ogni Linux Day avesse un volantino completo di 
> programma almeno 10 giorni prima del Linux Day.

Questo sarà un thread diverso :) Non siamo capaci a fare marketing, è vero. Aver scritto una roadmap e spammare i gruppi via email è già un primo passo. Lo fa da almeno due anni: ora sono i gruppi, la comunità (!), a doversi muovere.

I tecnici vanno invogliati a lavorare per la comunità, così che le persone normali possano passare al software libero.
Da 30 anni diciamo la stessa cosa, un po' la facciamo anche, tanto vale usarla come tema...



1. http://www.dafont.com/font.php?file=team_spirit&text=I%27m_treacherous
2. http://libreprojects.net
 



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