tutela del software, brevetti, etc.

agx agx@linux.it
Tue, 07 Nov 2000 14:19:39 +0100


Scorso week-end mi sono incontrato con un amico avvocato cui ho posto
alcune domande. Ho quotato le mie domande ed in chiaro c'e' la risposta.
Spero sia un utile punto di vista.
Antonio Gallo

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(1)
> Per tutelare dei disegni/loghi
> e' necessario registrare i disegni oppure basta
> semplicemente che io sia in possesso degl originali ?

Bisogna ottenere un documento sottoscritto dal designer cui Lei ha 
commissionato il disegno (se non e' stato Lei a realizzarlo) in cui
venga 
dichiarata che tale creazione č stata da Lei richiesta in data....,
che l'autore di tale logo (o loghi) cede a Lei in modo esclusivo il 
diritto di utilizzo degli stessi.
Il successivo uso da parte Sua costituirā un c.d. "marchio di fatto" 
ovvero non registrato. Suscettibile di eventuali contestazioni di terzi 
che possano dimostrare la non novitā del segno o la stretta similitudine 
con un segno preesistente.

(2)
> Per tutelare un software (copyright) e necessario depositarlo presso
> l'ufficio SIAE ? Non basta tutelarsi inviandosi una copia sigillata
> del software tramite raccomandata o altro sistema ?

L'art.105 della Legge n.633 del 22.4.1941 sul diritto d'autore sancisce:
"Per i programmi per elaboratore la registrazione č facoltativa e
onerosa".

La soluzione da Lei prospettata č pertanto percorribile.

(3)
> Pensa che la comunita' europea adottera' il brevetto anche per il
> software ? Questo secondo lei sara' un bene o un male per chi produce
> software ?

Al momento preferisco non fare previsioni sulla decisione in ambito CEE
di
brevettare il Software.
Personalmente nutro perplessitā sulla utilitā di tale decisione.
Penso all'evoluzione che certi programmi hanno avuto nel tempo per opera
di
diverse case. Ad esempio il capostipite dei programmi sui fogli
elettronici
č stato il Visicalc. Ad esso hanno seguito il Lotus 123, il Multiplan,
il
Supercalc, l'Excel, etc. Temo che un eventuale brevetto che fosse stato
concesso sul Visicalc avrebbe finito per condizionare sfavorevolmente i
successivi sviluppi con conseguenze negative sia per il pubblico che per
i
concorrenti.
Daltronde ritengo che la protezione oggi offerta dal copyright sia giā
sufficiente.
Infatti penso che lo sviluppo avuto da certe case (quasi a livello
monopolistico, vedi Microsoft) non si sarebbe potuto verificare senza
tale
protezione.

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