[LUG] Obblighi fiscali
Roberto A. Foglietta
me@roberto.foglietta.name
Lun 19 Dic 2005 12:08:20 CET
Flavio Visentin ha scritto:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
>
> Leandro D'Addario wrote:
>
>>PS: Tu dici che non conviene inquadrarci come "senza fine di lucro"?
>
>
> Un'associazione non è a fine di lucro; infatti può operare attività
> commerciali solo fino a che non superano determinati livelli, oltre cui
> scatta il lucro e diventa a tutti gli effetti un'azienda.
>
Almeno il 50% delle entrate (profitti, donazioni o tessere sociali)
devono provenire da soci dell'associazione senza scopo di lucro. Il
resto può provenire da terzi.
In realtà un'associazione senza scopo di lucro non si distingue per
l'attività commerciale che può essere anche fortissima (cooperativa di
acquisto, ad esempio per il latte in polvere) ma sul principio che gli
utili non vengano redistribuiti fra i soci ma utilizzati per
l'associazione stessa e quindi per il fine preposto.
Quest'ultima: la finitalità dell'utile è la ragione ultima
dell'esistenza delle associazioni senza fine di lucro.
La differenza fra lucro e profitto è abbastanza interessante:
il profitto è ANCHE la convenienza, il risparmio, etc. etc.
il lucro è il profitto strettamente economico (soldi) derivante dal
surplus dell'attività imprenditoriale/sociale
i dividendi sono la spartizione dei profitti (in realtà utili, non
solo profitti) fra i soci di capitale e/o di tecnica (si può essere soci
anche senza portafoglio, ma è una condizione piuttosto strana, in realtà
si parla si quote al riscatto, cioè vieni pagato con quote societarie o
in parte con esse). I dividenti non sono compatibili con associazioni
senza scopo di lucro in nessuna forma.
Dal mio punto di vista l'associazione senza scopo di lucro
riconosciuta e con statuto depositato presso il notaio è il primo reale
e consistente passo dopo l'associazione di fatto. Il secondo passo è il
riconoscimento presso la presidenza della repubblica.
Con lo statuto fatto e depositato presso un notaio andrete (in comune
o in provincia, non ricordo) a chiedere un Codice Fiscale con il quale
potrete aprire un conto corrente (bancario/postale) intestato
all'associazione (consiglio che sia a *doppia firma congiunta*, del
tesoriere e del presidente in quanto comunque il presidente risponde in
solido con l'associazione e il suo cash-flow).
A questo punto se tutte le transazioni sono da e per il conto corrente
il bilancio è già bello che fatto è l'estratto conto dettagliato
sull'arco dell'anno. I bilanci che devono essere presentati
all'assemblea dei soci sono due: quello attuale (anno passato) e quello
preventivo (in cui si dice quanto si spenderà).
*Non siete obbligati* a spendere tutti si soldi, potete avere un
deposito anche a crescere (capitale sociale). Resta però il fatto che
l'accumulo di capitale non finalizzato al fine sociale è inutile in
quanto comunque anche se si chiude l'associazione non può essere
spartito fra i soci (altrimenti sarebbero dividendi di fine conduzione),
ma può essere donato ad altre associazioni senza scopo di lucro (non a
società che potrebbero poi distribuirlo sotto forma di dividendi).
Le ONLUS sono invece associazioni senza scopo di lucro che fanno
attività strettamente sociale (a beneficio della società) quindi
lavorano principalmente con persone svantaggiate. In questo contesto è
opportuno invece non entrare perchè gli obblighi e le sanzioni sono
davvero pesanti.
Ciao,
--
Roberto A. Foglietta
http://www.roberto.foglietta.name
SkypeNick: robang74
ICQ#: 108718257
Maggiori informazioni sulla lista
LUG