[LUG] Data Linux Day 2006: 28 ottobre
Marco Pratesi
linux.it@marcopratesi.it
Mar 18 Apr 2006 15:53:23 CEST
On Tuesday 18 April 2006 15:04, Flavio Visentin wrote:
> Dato che l'utilizzo di software non libero non intacca minimamente la
> libertà di fruizione dell'opera è più importante che venga lasciata
> la libertà di scelta che non l'imposizione di un software.
Perdonatemi, ma mi sembra che si stia ragionando un pochino in astratto.
Mi spiego facendo riferimento alla distinzione tra "formato opaco" e
"formato trasparente", la cui spiegazione si può trovare nella licenza
GNU FDL.
Un "formato opaco" può essere fruibile ma di fatto non è modificabile;
esempio: jpg, png, gif, eps, ecc.; anche se per produrre il logo uso
Gimp/Inkscape/Blender/OOo/altro_software_libero, se poi come risultato
finale consegno solo un logo in "formato opaco", tale logo consegnato è
di fatto non manipolabile.
Un "formato trasparente", oltre ad essere fruibile, è modificabile:
siamo ad es. nel caso in cui uso Inkscape e consegno il logo nel
formato nativo di Inkscape (oltre che in jpg/png/gif/ecc.).
A che cosa ci stiamo riferendo?
Se ci stiamo riferendo al "formato opaco", allora questa discussione non
ha ragione d'essere, dato che, anche se si usa un qualunque software
proprietario, non ci sono problemi a produrre un risultato finale
corrispondente a qualcosa che sia in un "formato opaco" fruibile.
Se ci stiamo riferendo al "formato trasparente", temo che anche in tal
caso questa discussione non abbia ragion d'essere, per un motivo
piuttosto banale: ogni programma, sia esso proprietario o meno, ha un
suo formato nativo di lavoro diverso da quello usato dagli altri
programmi, cosicché
- l'uso del programma proprietario XYZ comporta la produzione di un logo
in un formato che in alcuni casi sarà anche pubblicamente documentato
ma che comunque, in termini pratici, non è "trasparente", dato che il
logo, a meno di rifarlo da capo, resterà modificabile solo mediante il
programma XYZ
- l'uso del programma libero ABC comporta la produzione di un logo in un
formato trasparente ma comunque di fatto modificabile solo mediante lo
stesso programma ABC
Quindi, concludendo, a meno che non esista un formato nativo che sia
usato sia da software proprietario che da software libero, se si vuole
che il logo sia disponibile in un formato realmente trasparente, è
necessario usare un programma libero/opensource.
> Se poi la scelta dell'individuo coincide con la scelta del software
> libero, ben venga.
Anche se mi rendo conto che è una battuta facile, potrei risponderti che
in caso contrario si tratta di una persona che prepara un logo per una
manifestazione in favore del software libero e la cui preferenza è per
un software proprietario anche laddove c'è più di una alternativa
libera.
Marco Pratesi
--
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