[LUG] Prima bozza linee guida LD06

Marco Castronovo marco.castronovo@gmail.com
Gio 31 Ago 2006 23:26:01 CEST


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Ciao a tutti,

sono un membro del Taranto GNU/Linux Users Group e vorrei fare un
piccolo commento a titolo personale, non rappresentando in alcun modo
l'associazione di cui faccio parte.

Premetto che a mio parere il testo va benissimo, vorrei solo precisare
l'interpretazione che a mio parere si dovrebbe dare al punto 2:

Davide Cerri wrote:
> 2. Essendo volto a favorire un'ampia diffusione e conoscenza di Linux e 
> del software libero, il Linux Day si rivolge principalmente al grande 
> pubblico. Questo non esclude la possibilità di trattare argomenti 
> avanzati e specialistici, tuttavia è necessario non trascurare attività 
> e interventi destinati agli utenti meno esperti.
>
> [NOTA 2]
> Questa cosa nelle linee guida non è mai stata scritta, ma era 
> sottointesa, quindi forse è meglio esplicitarla. Il senso di fare un 
> evento come il Linux Day è proprio quello di coinvolgere un pubblico il 
> più ampio possibile: grazie alla contemporaneità si può avere una 
> maggiore attenzione da parte dei mezzi di comunicazione, e grazie alla 
> distribuzione sul territorio si può dare la possibilità ai semplici 
> curiosi, che probabilmente non sarebbero disposti a fare centinaia di 
> chilometri per questo, di partecipare a un evento sotto casa o quasi. 
> Se volessimo fare un evento per esperti, sarebbe molto più sensato 
> evitare la contemporaneità, mettendo insieme più persone e i 
> relatori "di punta". Talk specialistici ci possono benissimo essere, ma 
> se volete dedicare un'intera giornata a parlare dei meandri più 
> reconditi del kernel è meglio che lo facciate un altro giorno.

GNU/Linux e più in generale il software libero si stanno diffondendo
rapidamente e i frutti del lavoro di queste comunità possono essere
apprezzati anche da chi non è per nulla interessato all'innovazione
sociale dei progetti in questione.

Questa popolarità e l'apprezzabile desiderio di accrescerla rischiano
però di far passare in secondo piano gli ideali alla base della nostra
comunità, senza i quali tutto questo successo non sarebbe mai arrivato e
soprattutto senza i quali non saremo in grado di rimanere innovativi una
volta usciti dalla "nicchia", assorbiti dai classici paradigmi del
software proprietario e della scarsa cooperazione che essi comportano
nella comunità dello stesso (se di comunità si può parlare).

Invito quindi tutti i LUG a ricordare attentamente che la "propaganda" e
la voglia di coinvolgere il più ampio pubblico possibile non deve
portare ad adattare ciò che sono i nostri ideali e la nostra realtà agli
ascoltatori, bisogna essere sinceri su ciò che non possiamo dare loro e
soprattutto mettere esporre con fierezza (come facciamo con i nostri
migliori software liberi) le idee su cui si basa il movimento del
software libero e non trascurarle solo perchè non apportano alcun
vantaggio tecnico e, anzi, potrebbero risultare sgradevoli a qualche
signore in giacca e cravatta.

A questo proposito sarebbe bello se tutti i LUG seguissero la
denominazione ufficiale "giornata nazionale di Linux e del software
libero" e dedicassero almeno un intervento a chiarire le differenze tra
questo e l'Open Source e sul perchè noi dedichiamo una giornata
nazionale al primo (sebbene nei talk preferiamo parlare del secondo, in
genere sempre per i signori in giacca e cravatta).

Grazie.
Marco Castronovo

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