[LUG] R: Politiche di Austerità (invio della lettera aperta a Romano Prodi)
Elvis Mazzoni
mazzoni@psice.unibo.it
Mar 18 Lug 2006 19:41:50 CEST
Non che il mio pensiero valga molto ... però sento di dover chiarire le mie
idee.
Pur apprezzando questa iniziativa, lodevole dal punto di vista morale, ma
anche e soprattutto per i risvolti economici e delle opportunità lavorative
che può proporre, mi sembra che si voglia sottolineare il fatto che non vi
siano differenze fra software proprietari e software open-source. Purtroppo
le cose non stanno proprio così e conosco molti "adepti" dell'open-source,
me compreso, che spesso hanno dovuto retrocedere dalle loro buone intenzioni
a causa di due grosse problematiche:
1) in molti casi i software proprietari sono più performanti (e hanno molte
più funzioni);
2) in molti casi (tipico è proprio il caso della PA) i software proprietari
garantiscono una standardizzazione e una interoperabilità che altri tipi di
software non consentono.
Mi spiace, ma non sono un fanatico né in un senso né nell'altro ... non ho
fatto di Microsoft, Macromedia o altro il mio credo, ma nemmeno mi sono
votato solo ed unicamente all'open source.
Siccome però conosco i cambiamenti che possono portare i sistemi informatici
(e i problemi soprattutto nei casi in cui vi sia un peggioramento delle
performance), prima di fare scelte così radicali ci penserei bene e
valuterei approfonditamente pregi e difetti del software attualmente in uso
e di quello che "si pensa" essere simile ma gratuito.
Auguro a tutti una buona serata.
Elvis Mazzoni
Coordination E-Learning (Université de Neuchâtel)
Tel. +41 32 7181023 (Lunedì-Mercoledì -> Coordination E-Learning)
Institut de Psychologie (Université de Neuchâtel)
Tel. +41 32 7181852 (Giovedì -> Institut de Psychologie)
FaxWeb +39 0547 7431163
-----Messaggio originale-----
Da: ckbg-soci@googlegroups.com [mailto:ckbg-soci@googlegroups.com] Per conto
di Dani
Inviato: martedì 18 luglio 2006 18.51
A: Hacklab Caserta; chiara_fiorelli@virgilio.it; lug@lists.linux.it;
ml@nalug.net; hackmeeting@inventati.org; xalug@lists.linux.it; Davide
Marchi; blogservice@notizie2.beppegrillo.it; irlug@rebelsoft.org;
camelug@lists.linux.it; SourceCast@openoffice.org; guild@lists.linux.it;
dvb@lists.linux.it; Casa della poesia; ckbg-soci@googlegroups.com;
eventi-unisa@unisa.it; allusers@unisa.it
Oggetto: Politiche di Austerità (invio della lettera aperta a Romano Prodi)
Il 20 luglio verrà spedita al Presidente del Consiglio Romano Prodi la
lettera aperta che potete consultare presso: 81100.eu.org/petizione .
Nella lettera, che ha quasi raggiunto 4000 firme, si chiede di impiegare il
software libero nella PA. Questa scelta potrebbe rendere inutili politiche
di austerità che consistono in tagli di stipendi o assunzioni. La raccolta
continuerà fino all'approvazione della legge finanziaria, si spera per
quella data di raggiungere quota 20 000 firme. La spedizione avverrà dalle
poste vicino alla stazione terimini di Roma alle ore 19. Prima della
spedizione ci sarà un raduno a partire dalle ore 18 nei pressi della
Stazione. Saranno distribuiti DVD contenenti l'enciclopedie Wikipedia, il
costo simbolico sarà di due euro. Il 50% di tutti i ricavi saranno devoluti
a "Il Manifesto".
Durante la manifestazione è prevista la partecipazione di senatori e
deputati. Il senatore Marco Pecoraro Scanio dei Verdi ha già aderito
all'iniziativa. L'evento sarà filmato da Telecamere di Rai3 ed andrà in onda
nella trasmissione a cui parteciperà anche il Ministro per le riforme e le
innovazioni nella Pubblica Amministrazione prof. Nicolais.
Siete tutti invitati a partecipare alla manifestazione e all'assemblea che
si terrà dopo la manifeestazione. Chiedo inoltra a tutti di diffondere
quanto più è possibile questa notizia.
daniel 81100.eu.org
Segue il comunicato com'è stato inviato al Manifesto:
---------------Programma-------------------------
Ore 18 raduno avanti alla posta centrale di Roma (nei pressi della stazione
di Roma Termini) A partire dalle ore 18:30 saranno distribuite
enciclopedie multimediali, magliette e altro materiale libero al costo
simbolico di due euro (il 50% dell'incasso sarà devoluto a "Il Manifesto").
Ore 19:01 una delegazione si recherà nell'ufficio delle poste di Roma per
spedire la lettera aperta a Romano Prodi.
Ore 19:10 una delegazione si recherà nell'ufficio postale a spedire la
lettera.
Abbiamo scelto di inviare la lettera dalle poste centrali della stazione di
Roma per rimarcare simbolicamente il fatto che l'invio di questa lettera è
un atto che avviene in ritardo. Infatti, l'Italia è in ritardo perchè non
ha saputo cogliere il passo con l'innovazione.
--------------Comunicato Stampa------------------------
ATTENZIONE: il 20 luglio imbucheremo simbolicamente la lettera a Roma, alle
poste vicino alla stazione centrale.
Ogni anno la Pubblica Amministrazione del nostro paese spende molto denaro
per acquistare software proprietari, quando se ne potrebbero usare di
analoghi, distribuiti liberamente, cioè gratis. A titolo di puro esempio,
ricordo che nell'anno 2004 sono stati spesi in software applicativo 483,801
Milioni di Euro, che si vanno a sommare ai 438,728 Milioni di Euro
destinati ad hardware e software di base. Questi dati includono solo una
minima parte delle risorse destinate a questo scopo perché riguardano solo
le spese delle amministrazioni centrali.
Come cittadini apprezzeremmo molto se, prima di approvare contromisure come
ad esempio i blocchi alle assunzioni o agli stipendi, si decidesse di
adottare il criterio del risparmio limitando i costi dei programmi
proprietari. Questo risultato si potrebbe ottenere mediante l'estensione
delle modalità di procurement CONSIP al software Libero (come risulta
dell'indagine: "USARE L'
OPEN SOURCE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE" del 2003).
Del resto mentre la spesa per stipendi è un costo che però va a finanziare
la domanda aggregata dei beni e servizi del nostro paese, i costi delle
licenze vanno per la maggior parte ad accrescere i profitti di imprese
multinazionali che non saranno spesi nel nostro paese.
------------------Approfondimento-------------------
Da: Hacklab Hackaserta 81100 - http://81100.eu.org Hanno Aderito:
L'associazione Collaborative Knowledge Building Group (CKBG)
http://www.ckbg.risorse.com/ Xalug - Salerno Linux Users Group
http://xalug.tuxlab.org/ Nalug - Napoli Linux Users Group
http://www.nalug.net/ ILS - Italian Linux Society http://www.linux.it/ILS
VALUG - Vallo Linux User Group http://www.valug.it associazione
Translazioni http://www.translazioni.it IRLUG - Irpinia Linux User Group
http://irlug.altervista.org/ PDP Free Software User Group di Fabriano (AN)
http://pdp.linux.it
A: Organi di informazione e di stampa
Una strada semplice e trasparente per risparmiare 900 milioni di euro ogni
anno, senza tagliare il portafoglio dei lavoratori. Come, tagliando i
profitti di certe multinzionali.
È così che 600 esperti di informatica italiani hanno hanno scritto una
lettera aperta indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro
dell'Ecomomia, al Ministro per le Riforme e le innovazioni a tutti i
dirigenti della Pubblica Amministrazione, spiegando come risparmiare. A
Roma, Giovedì 20 Luglio la manifestazione. Intanto, la petizione è stata
finora firmata da più di 3300 persone. Gli autori contano di superare le
20000 firme prima della finanziaria.
È così che 600 esperti di informatica italiani hanno hanno scritto una
lettera aperta indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro
dell'Ecomomia, al Ministro per le Riforme e le innovazioni a tutti i
dirigenti della Pubblica Amministrazione. La petizione è stata finora
firmata da 3300 persone.
E' cronaca quotidiana la preoccupante situazione dei conti pubblici, la
mancanza cronica di risorse per tutti i settori della pubblica
amministrazione, in particolare per quelli rivolti al contatto con il
cittadino.
Come ridurre i costi per l'introduzione dell'informatica nella pubblica
amministrazione italiana, che tanto gioverebbe alla farraginosa burocrazia
pubblica, all'efficienza di servizi fondamentali come la giustizia, i
comuni, i rapporti con il cittadino?
La risposta esiste, ed è libera e gratuita: l'introduzione dell'Open Source
negli apparati della pubblica amministrazione, ovvero la sostituzione dei
costosi programmi "proprietari" (come Microsoft Windows o Office) con loro
analoghi completamente gratuiti e con pari funzionalità, come ad esempio
Linux e Open Office?.
La cifra riconducibile alle spese per il software proprietario è compresa
tra i 500 milioni e i 900 milioni di euro l'anno (dati relativi al solo
2004), somma a cui vanno aggiunti i mille rivoli delle amministrazioni
periferiche.
Eppure, basterebbe applicare le leggi già esistenti per ottenere un
risparmio
considerevole: è l'esempio dell'art. 68 I comma del D.Lgs. 82/2005, che
prevede che le pubbliche amministrazioni acquisiscano software solo a
seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico. Tale
comparazione, però, è rimasta fino a questo momento solo sulla carta,
portando all'adozione di software scadente e costoso, soggetto alla piaga
dei virus e dei worm; compromettendo, oltre ai soldi dei cittadini, anche
la sicurezza dei loro dati conservati dalla pubblica amministrazione.
Lo stesso articolo impone alle Pubbliche Amministrazioni l'utilizzo di
formati di documento "aperti" (ovvero utilizzabili da programmi Open
Source? e
gratuiti) per lo scambio delle informazioni al suo interno e per i contatti
con il cittadino; tale obbligo è puntualmente disatteso, in discordia con
la Commissione Europea che ha stabilito come standard ufficiale per il
salvataggio dei documenti il formato "Open Document?".
La via del Software Libero è già stata adottata da diverse nazioni, con
risparmi di migliaia di miliardi delle vecchie lire, come ad esempio il
Belgio, il Brasile e il Venezuela, e da importanti organizzazioni
internazionali, tra cui la stessa Commissione Europea.
Basterebbe così poco per risparmiare 900 milioni di euro all'anno di
licenze per il software proprietario? Sembrerebbe proprio di sì.
Per chiunque volesse sostenere l'iniziativa, l'appuntamento è il 20 Luglio
alle ore 18 all'Ufficio Postale della stazione di Roma Termini, per un
incontro pubblico e l'invio della petizione.
La lettera sarà inviata il 20 luglio dall'Ufficio postale della stazione di
Roma Termini.
Nella lettera si chiede di terminare lo spreco di danaro pubblico per
Software proprietari costosi e scadenti. La petizione è ora disponibile
all'indirizzo:
http://81100.eu.org/wiki/LetteraAperta
Numerose ed importanti testate giornalistiche on-line hanno dato risalto
fino a questo momento all'evento; una lista completa delle testate che
hanno pubblicizzato l'evento è disponibile all'indirizzo:
http://81100.eu.org/wiki/LetteraRiportataSu
E' gradita la partecipazione all'evento di tutti gli organi di stampa e di
informazione.
Riferimenti:
Una lista di programmi liberi per categoria e disponibile alla pagina:
http://rsoftware.altervista.org/index.php?mod=none_linux&file=winlinux#5
I risultati dell'indagine conoscitiva della Commissione «USARE L' OPEN?
SOURCE
NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE» che nel 2003 a p.87 dedicava un paragrafo
all'Estensione delle modalità di procurement CONSIP al software OS.
http://www.innovazione.gov.it/ita/mit_informa/comunicati/2003_06_12.shtml
Un'altra iniziativa analoga in corso in questo periodo è una lettera aperta
a deputati e senatori.
Per informazioni sul movimento del software libero in Europa:
http://www.italy.fsfeurope.org/index.it.html
Per informazioni su altre iniziative sostenute dalla nostra associazione
http://81100.eu.org/wiki Per il ricorso al TAR dell'Associazione Software
Libero Campagna "ricorri anche tu"
http://www.softwarelibero.it/news/news060421_01.shtml
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Si veda http://www.gnu.org/philosophy/no-word-attachments.html
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