[LUG] lettera a deputati e senatori

Walter Pierbattisti walter.pierbattisti@lslug.org
Mer 28 Giu 2006 23:36:56 CEST


Sottoscriviamo la lettera:

Associazione "La Sapienza" Linux User Group
www.lslug.org


Ciao


On 6/23/06, Davide Alberani <alberanid@libero.it> wrote:
> Salve,
> noi di erlug stiamo per inviare la seguente lettera aperta (via email)
> a tutti i deputati e senatori; se, come associazione, siete interessati
> a sottoscriverla fateci sapere entro mercoledi` 28.
> Come spiegato nella lettera, le risposte verranno rese pubbliche.
>
> Vi preghiamo di darci una conferma nella forma "Nome Cognome per
> l'associazione Denominazione", in modo da avere un riscontro di
> chi parla per chi.
> Ricordatevi di indicare esattamente cosa dovremo aggiungere (1 o 2
> righe al massimo, se possibile), magari nella forma:
> - ACRONIMO - Nome Esteso: DescrizioneSeNonChiaroDalNome. SITOINTERNET
>
> Tipo:
> - LHLUG - LocalHost LUG: il LUG piu` vicino a te. http://localhost/
>
> Potete rispondere direttamente a questa mail, o scrivere a:
>   segretario@erlug.linux.it
>
>
> ==========================================
> Subject della mail: "software libero, società e diritti"
>
> Onorevole (Deputat[oa]|Senator(e|trice)),
>
> Le scriviamo per sottoporre alla Sua attenzione alcuni temi cari alla
> nostra associazione, dedita alla diffusione della cultura informatica
> tramite l'uso, lo sviluppo e la divulgazione del cosiddetto "software
> libero" ed attiva in quegli ambiti che vedano una interazione tra le
> tecnologie della comunicazione e la società civile.
>
> Questa lettera vuole renderLa partecipe di problemi che spesso vengono
> percepiti solo come "tecnici", ma che hanno in realtà un enorme impatto
> sulla vita di tutti.  Gradiremmo ascoltare la Sua opinione in merito
> e saremo altresì lieti di instaurare con Lei un dialogo al fine di
> approfondire gli argomenti qui sommariamente trattati e fornirLe
> ulteriori spiegazioni, qualora fossero necessarie.
> Non esiti dunque a rispondere per commentare la presente o per porci
> domande.
>
> Sempre più spesso, negli ultimi anni, tanto i singoli cittadini quanto
> il mondo imprenditoriale e le istituzioni si trovano ad utilizzare nuovi
> strumenti di comunicazione ed elaborazione dei dati.  Pur presentando
> innegabili vantaggi, non vanno dimenticati i rischi legati ad un uso
> scorretto di questi mezzi; tali usi scorretti possono essere (ed in tempi
> recenti sono stati) favoriti ed aggravati da una errata legislazione
> in materia.
>
> * Formati Aperti
> Andiamo verso una maggiore digitalizzazione della comunicazione tra
> la Pubblica Amministrazione ed i cittadini; purtroppo è ancora diffusa
> l'abitudine ad utilizzare documenti in formati chiusi, che richiedono
> l'acquisto di programmi spesso costosi e che impediscono agli utenti
> di scegliere liberamente il software da utilizzare ed alle aziende del
> settore di sviluppare un mercato realmente aperto e competitivo.
> Questa discriminazione, nonché spreco di risorse pubbliche, può essere
> facilmente evitata attraverso una accorta regolamentazione.
>
> * Software Libero (o "Open Source")
> La Pubblica Amministrazione utilizza e sviluppa numerosi programmi per
> calcolatore; da un lato è necessario far sì che il software libero (che
> garantisce libertà di utilizzo, distribuzione e modifica agli utenti) non
> venga discriminato nelle gare d'appalto, dall'altro chiediamo che il
> software sviluppato internamente - e quindi con denaro pubblico - dalle
> Pubbliche Amministrazioni venga rilasciato con una licenza libera.
>
> * Brevetti sul Software
> I recenti tentativi in sede europea di consentire la brevettabilità
> del software sono falliti grazie ad una estesa campagna - alla quale
> siamo lieti d'aver dato il nostro piccolo contributo - che ha visto
> unite società civile, mondo della ricerca, politica, ambiente accademico
> ed interessi industriali europei.
> Auspichiamo quindi una maggior presa di coscienza affinché in futuro
> simili proposte non trovino appoggio, evitando una legislazione che
> rischierebbe di soffocare l'industria europea del software e
> danneggerebbe la ricerca e, non ultimi, tutti i cittadini.
>
> * Diritti degli utenti
> In questi anni abbiamo assistito ad una netta restrizione dei diritti
> degli utenti di tecnologie digitali, che ora vengono privati di libertà
> che da sempre sono state loro garantite.
> Tecnologie ed architetture quali il DRM (Digital Rights Management) ed
> il Trusted Computing si stanno diffondendo spinte dagli interessi di
> poche grandi corporazioni distributrici di contenuti; già in molti casi
> l'uso in senso restrittivo di queste tecnologie è stato avallato da leggi
> nazionali ed internazionali, producendo un pericoloso squilibrio tra
> il potere dei distributore ed i diritti di artisti e fruitori (la facoltà
> dei distributori di vietare la lettura ad alta voce di un testo digitale
> è già realtà, ed è solo un piccolo esempio di un problema ben più grave).
>
>
> In attesa dei Suoi commenti, le porgiamo i nostri distinti saluti e
> restiamo a Sua disposizione qualora volesse ulteriori chiarimenti.
>
> Ci riserviamo il diritto di pubblicare e ritrasmettere integralmente
> le risposte, al fine di mantenere pubblico il dibattito.
>
> Email: info@erlug.linux.it
> Sito web: http://erlug.linux.it/
>
> L'Associazione Culturale Emilia Romagna Linux Users Group (ERLUG),
> fondata nel 1999, ha tra i suoi scopi la promozione e la più ampia
> diffusione dell'informatica e della telematica, con particolare
> attenzione al cosiddetto "software libero".
>
> Le seguenti associazioni sottoscrivono la presente:
> - <ELENCO>
> ==========================================
>
>
> --
> Davide Alberani <alberanid@libero.it> [PGP KeyID: 0x465BFD47]
> http://erlug.linux.it/~da/
> _______________________________________________
> LUG mailing list
> LUG@lists.linux.it
> http://lists.linux.it/listinfo/lug
>


-- 
Walter Pierbattisti
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