[LUG] Linux Day: Lettera aperta alla comunita'
benedetto mazzurco
maxdeneb@katamail.com
Gio 17 Gen 2008 11:15:57 CET
parto da un presupposto che spero sia condiviso. un lug è un
associazione di volontari che, oltre a rappresentare un punto di
incontro per gli utenti del sistema operativo gnu/linux, utilizza lo
stesso so per "diffondere" un'idea di fare software. l'idea del software
libero.
molte volte sento dire frasi del tipo "linux è solo un software e noi
dobbiamo pubblicizzarlo perchè è migliore". questa frase, personalmente
mi terrorizza perchè dimostra che esistono persone disposte ad ammettere
delle cose che non stanno ne in cielo ne in terra, e che c'è moltissima
confusione sul "essere impresa" e "essere associazione".
quindi. visto e considerato che per la definizione data sopra un lug non
è un'azienda, e quindi, in linea di principio, non dovrebbe neanche
porsi il problema di sponsorizzare alcunchè ne prestarsi per conto terzi
(non siamo mica mediashopping), e visto che un lug non vende prodotti e
non offre servizi a pagamento ma il suo obiettivo è semplicemente la
diffusione di alcuni principi condivisi dai propri membri, è abbastanza
strano sentire frasi che ammettono in modo spudarato che "siccome
bisogna mangiare, chi mi dice che non possiamo fare pubblicità a un
linux day".
un'azienda che ricorre a un'associazione culturale per farsi pubblicità
è secondo me un'azienda che ha qualche problema, perchè non riesce a
farsi valere in un mercato come fanno le altre aziende sue concorrenti.
Flavio Visentin ha scritto:
> Penso che sia sempre stato così.
> E' solo quel "commercialmente disinteressata" che non riesco a capire.
> Lascia tanto trasparire la filosofia "se è software libero non ci si deve
> fare business" che assolutamente disapprovo e che fermamente combatto.
> Un'azienda che promuove GNU/Linux ed il S.L. non vedo perché dovrebbe essere
> "esclusa" dalla manifestazione. O c'è qualche caso specifico in cui
> effettivamente questo legame era secondario rispetto al resto?
>
il fatto che non si veda niente di male in posizioni come quelle sopra
mi preoccupa. faccio un esempio: un neo laureato in medicina fonda
un'associazione, "medici per un mondo stupendo", che porta avanti un
ideale in cui si affermano imprenscindibili principi etici sul come un
medico debba porsi nei confronti di un malato. tale associazione nel
tempo acquista molta credibilità dovuta al fatto che i principi portati
avanti sono più che condivisibili e che i membri di questa associazione
sono riconosciuti come persone "oneste" e "disinteressate" che non fanno
altro che divulgare un ideale alla quale credono. contemporaneamente
questo neolaureato e altri membri aprono una piccola clinica che offre
servizi sanitari naturalmente a pagamento. e fin qui nulla di illecito.
purtroppo però, per sopravvivere un'azienda ha bisogno di farsi
pubblicità. a questo punto ci sono due vie. o si fa pubblicità come
tutte le aziende cliniche fanno, ovvero con volantini, spot televisivi,
pagine di giornale comprate etc etc, oppure ci si fa venire un'idea
geniale. utilizzare il buon nome di un'associazione largamente
riconosciuta come super partes e di cui la gente "si fida", per
"spingere" un po di "potenziali clienti" a far credere che l'azienda di
cui sopra è una bella azienda perchè c'è gente stimata che ha detto che
quell'azienda è bella.
ricordate cosa successe a celentano per aver mostrato un'etichetta di un
acqua minerale durante una sua trasmissione. giustamente si fece notare
che quel tipo di "pubblicità" non poteva esser lecita, e questo perchè
il pubblico non potè valutare se quel momento in cui celentano mostrò la
bottiglietta era pubblicità o semplicemente celentano, un uomo da
ammirare e imitare per molti, che mostrava al mondo come beveva la sua
acqua preferita. tenete presente il ruolo di celentano. lui in quel
momento rappresentava una persona rispettabilissima, poneva questioni
etiche fondamentali. rappresentava un esempio per tutti coloro che
credevano nelle sue parole. un esempio da seguire. quindi il fatto che
tenesse in mano una bottiglietta poteva significare tutto o niente, ma
molti possono essere spinti a credere che, visto che celentano usava
quella bottiglietta significava che quell'azienda corrispondeva ai
canoni etici che il presentatore portava avanti.
per un lug non ha senso pubblicizzare linux come prodotto. non ha senso
pubblicizzare prodotti liberi. questo perchè non siamo un'agenzia
pubblicitaria e soprattutto perchè nessuno ci paga per farlo (almeno
spero). ma nel momento in cui qualcuno dovesse pagarci per farlo allora
dobbiamo porci una domandina. siamo ancora un'associazione o un'azienda
pubblicitaria? se la risposta è la seconda non vedo perchè non dovremmo
fare pubblicità. sarebbe il nostro lavoro "onestamente dichiarato". ma
se siamo un'associazione che divulga dei principi i conti non tornano.
non ha senso prestarsi a fare pubblicità a chicchessia. e questo sia se
lo si fa in modo gratuito o a pagamento.
un lug che pubblicizza linux (inteso come software) a gratis ha secondo
me dei problemi. un lug che pubblicizza a pagamento linux deve prima o
poi porsi la domandina di cui sopra: siamo un'associazione o un'azienda?
e quindi sarebbe meglio cambiare l'etichetta da LUG a AzLUG s.p.a. per
evitare "fraintendimenti".
al contrario un lug che "utilizza" linux, con le sue caratteristiche non
prettamente tecniche e con la filosofia che lo regge, per diffondere dei
principi largamente condivisi ha senso di esistere, l'unico senso di
esistere. far vedere le caratteristiche tecniche e economiche di linux è
un ottimo mezzo per far vedere i riscontri positivi del free software,
ma non possono essere il fine di un lug.
è anche per questo motivo che io e il mio lug (il clug) abbiamo firmato
la lettera dell'oggetto. per capire quanti lug in italia si sentono
associazione e quanti si sentono estenzione di qualche azienda.
scusate la lungagine, spero che qualcuno abbia letto e compreso le mie
parole.
un saluto a tutti
benedetto mazzurco
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