[LUG] Linux Day: Lettera aperta alla comunita' + prima proposta
benedetto mazzurco
maxdeneb@katamail.com
Gio 17 Gen 2008 22:52:44 CET
Flavio Visentin ha scritto:
> No. Diverso è il fatto che si *regali* uno spazio libero all'interno della
> manifestazione. Per me non fa differenza che a parlare sia la persona Sun o
> quella IBM o io stesso, quel che conta è quel che si dice. E quel che si
> dice deve essere ben chiaro *prima* dell'intervento e magari va scelto un
> intervento che sia poco incline ad essere strumentalizzato. Non
> dimentichiamo che lo sponsor è *ospite* della manifestazione, non è
> l'organizzatore. E se c'è una fuoriuscita dai binari ovviamente è facoltà
> dell'organizzatore correggere il tiro in modo opportuno (finanche con la
> sospensione della talk).
>
e quindi si regala...ma allora non è una sponsorizzazione, è un invito a
parlare di un caso concreto. c'è una bella differenza fra
sponsorizzazione e invito. io come lug invito a parlare di un caso
concreto l'azienda x che parlerà di cose preventivamente pattuite, se
sbaglia a parlare c'è il relatore che corregge il tiro.
ma se io mi faccio dare soldi da x e questo in cambio vuole un talk, e
tu accetti perchè vi siete messi preventivamente daccordo sul da dire,
mi spieghi poi, se dovesse succedere il crack che racconti, con quale
diritto rompi il contratto prima pattuito? non vorrei mai trovarmi in
questa situazione sgradevole...immagino i volti allibiti e le persone
che mestamente si alzano dalle loro sedie e scappano via...un incubo che
non augurerei neanche al mio peggior nemico. senza contare che poi devi
tornare indietro i soldi che lo sponsor ti aveva dato e che ora è
incavolato nero con te che gli hai privato di un diritto sancito dal
vostro contratto.
> Vuol dire la presenza dell'azienda secondo i paletti della manifestazione e
> rispettando gli accordi presi prima della manifestazione (ovvero non per
> fare marchette). Come si suol dire "patti chiari, amicizia lunga".
>
secondo questo principio, possiamo al limite fari sponsorizzare anche da
microsoft quando deciderà di investire seriamente sul software open
source. perchè discriminare alla fine dei conti?
>> due attività devono essere nettamente separate. e non solo a parole.
>>
>
> Non concordo. Non si può usare sempre la dicotomia; tra il bianco e il nero
> esiste il grigio.
>
esempio stupido ed estremo (o estremamente stupido).
città di sonqui. un gruppo di amici fonda un lug. questo lug, grazie
anche alla risonanza nazionale e a un'altra serie di cose che elencherò
più tardi, riesce a organizzare un linux day di successo e a conquistare
la città. qualche tempo dopo, siccome è gente in gamba, creano
un'azienda che commercializza prodotti liberi e servizi rivolti a essi.
l'anno successivo, perchè comunque ormai sono degli imprenditori, usano
il linux day e il lug per autosponsorizzarsi, ovvero si autoinvitano a
parlare dei loro prodotti e dei loro servizi.
a me basterebbe già questa situazione, ma vedo che in lista questo tipo
di cose sarebbe ben accetto. quindi continuo con l'esempio.
nella città vicina di sonli c'è un'azienda che per prodotti e servizi è
uguale all'azienda formata dai ragazzi di sonqui, ma hanno decisamente
più esperienza e sono riconosciuti già a livello provinciale e questo li
rende "preferibili" sotto molti punti di vista e da anni partecipano
attivamente alla "causa di linux". sono in espansione. vogliono
conquistare il mercato di sonqui. ma ecco l'imprevisto. trovano già
tutto occupato dai ragazzi di sonqui, che grazie alla pubblicità che si
sono fatti durante un linux day che ha avuto successo anche grazie alla
grande risonanza nazionale, hanno conquistato la fiducia dei loro
clienti che hanno firmato dei buoni contratti con loro.
e se qui non ci vediamo nulla di strano comincio a buttare la spugna. ma
continuiamo con l'esempio.
allora l'azienda di sonli se la pensa e dice. porca miseria, è da anni
che mi sbraccio con linux e mi vedo scalzati da dei ragazzi che, pur
essendo bravi non potrebbero mai competere onestamente con me. comunque
sia, non posso gettare la spugna. ora organizzo un paio di ragazzi che
fondano un lug nelle città della mia provincia dove non ci sono lug che
così il prossimo anno, sfruttando la manifestazione del linux day, potrò
fare quello che hanno fatto i ragazzi di sonqui e conquistare i mercati
delle città vicine.
fine esempio stupido. se ancora non vedete nulla di strano in questo
raccontino vi invito a leggere più sotto il resto.
> Io la pongo invece in maniera diversa. Ci sono delle regole chiare che se
> rispettate non permettono il verificarsi di queste situazioni anomali.
> Se ciò accade evidentemente è perché le linee guida non sono chiare a tutti,
> e allora vorrei leggere una proposta di modifica che le renda più chiare di
> quanto già non siano, oppure perché le LG vengono bellamente ignorate;
> subentra quindi il problema del controllo che mi piacerebbe sentire come
> vorreste indirizzare.
>
posso a questo punto fare la mia proposta, che avverto, potrebbe non
coincidere con quella degli altri firmatari.
ma prima una premessa.
è noto che ci possono essere situazioni accettabili per quanto riguarda
le sponsorizzazioni. quando tu parli della tipografia che ti stampa
gratis i volantini e vuole solo il loro logo su tali volantini, non vedo
nessun tipo di conflitto di interessi. quando un lug chiede il
patrocinio del comune per farsi pagare un auditorium, non vedo grosse
ambiguità. quando andiamo dal preside per farci dare l'aula magna della
facoltà di scienze, non vedo perchè non dovremmo menzionare l'università
che ci accoglie.
il problema nasce quando si oltrepassano alcuni limiti. per quanto detto
in queste ore bisogna renderci conto una volta per tutte del potere e
della responsabilità che i lug hanno nei confronti delle persone e della
comunità del software libero in genere. credo sia abbastanza chiaro che
chiunque si fregi del nome di lug ha indiscutibili poteri in più di
un'altra associazione informatica che però non sfoggia questa sigla.
questo potere gli viene dato dal sistema di lug che esistono nel mondo,
una fitta rete di associazioni che come unico obiettivo hanno quello di
supportare gli utenti linux e di diffondere la filosofia che sta alla
base di linux. e stop.
oggi i lug del mondo sono riconosciuti come entità formate da persone
libere, imparziali e oneste. questo fa si che la gente guardi ai lug
come un bambino può guardare il proprio padre. la gente che viene alle
nostre manifestazioni sa già che siamo li per aiutarli in modo
disinteressato, e sottolineo disinteressato, perchè è quello che
professiamo ai quattro venti da sempre, e alla fine siamo riusciti a
creare questo tipo di consenso e di rispetto.
per questo motivo abbiamo l'obbligo morale di mantenerci sempre nella
nostra posizione. cosa succederebbe se un giorno qualcuno venisse a
dirci " ma bravi, mi avevato consigliato questo prodotto e alla fine
scopro che lo vendete voi assieme ai vostri amici. vergognatevi!".
personalmente io non riesco proprio a pensare una cosa del genere. è
troppo facile "fare affari" sfruttando il nome del lug. troppo facile e
sleale nei confronti anche della possibile concorrenza. si parla sempre
di mercato libero, ma un mercato, per essere libero veramente, deve
rispettare alcune regole. molte di queste regole non sono scritte, e
vanno sotto il nome di regole etiche. non mi interessa se dall'altra
parte non si riconoscono queste regole. mi interessa che tutto ciò che
faccio a nome del lug sia inattaccabile sotto questo punto di vista.
è quello che cercavo di spiegare nelle scorse mail. la gente ci
rispetta. non si chiederà in prima istanza se le cose che andiamo
dicendo sono dette per un nostro tornaconto, non lo sospettano perchè
sanno che siamo un'associazione di utenti come loro e non una filiale di
mediashopping che cerca di rifilare il pacco. sapete benissimo che chi
guarda la pubblicità fa scattare in automatico alcuni meccanismi di
difesa che non scattano quando senti parlare una persona di cui ti fidi.
ecco. credo che sfruttare la nostra posizione per aiutare le aziende,
qualsiasi azienda, anche se questa meriterebbe il nostro supporto perchè
dà tanto al nostro movimento, non sia ne onesto ne lecito. e poi
rendiamoci conto di una cosa. forse qui ci siamo sottovalutati un po.
molte aziende sono riuscite a fare affari in questi anni perchè i lug
hanno fatto solo il loro dovere. diffondere linux e la filosofia che ci
sta dietro. dire che la gente comincia a utilizzare linux perchè è
facile come windows non è affatto vero, e questo per una serie di
ragioni che comunque non saranno sempre vere. nella mia ormai lunga
esperienza le persone sono state attratte dalla novità, dalla curiosità,
dagli aspetti legali, e dagli aspetti etici. altro che cravatte, effetti
speciali e cotillon.
inoltre forse non è chiaro che non siamo noi ad aver bisogno delle
aziende, ma sono le aziende che hanno bisogno di noi. la filosofia che
cerchiamo di diffondere, lasciatemi passare il termine, si vende da
sola. noi dobbiamo solo portarla alle orecchie delle persone, visto e
considerato che siamo gli unici al mondo che cercano di parlare di un
certo tipo di libertà.
e ora passo alla mia proposta.
alla luce di ciò che ho detto sarebbe opinabile studiarci dei limiti, un
range in cui oltre non si può andare sulla questione sponsor. qualche
metro che dica in modo chiaro che sponsorizzazione si, a patto che si
mantengano le caratteristiche del lug dette sopra: imparzialità,
rispettabilità. e soprattutto che non vi sia modo di abusare o far
abusare della nostra posizione privilegiata così onestamente costruita
in anni di "buona condotta". credo che un accordo in questo senso si
possa raggiungere senza molti traumi. anche perchè, e in questo do
ragione a flavio, non ci sono tanti lug che usano "abusare" della loro
posizione. ma se anche ce ne fosse uno solanto, sapete benissimo che a
costruire ci si mette tanto e a demolire un secondo. meglio prevenire
che curare.
questa è forse la cosa più importante che mi premeva dire.
comunque ora vi lascio. per oggi ho parlato pure troppo, credo qualcuno
comincerà ad odiarmi seriamente.
un saluto a tutti. a domani
--
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