[lugar] Fwd: R: Sei vivo?
Graziano Giuliani
giuliani@lamma.rete.toscana.it
Lun 21 Nov 2005 14:56:47 CET
On Monday 21 November 2005 13:56, luca primavera wrote:
> ciao a tutti, mi ero presentato qalche mese fa sulla
> mailing list. per problemi tecnici non vengo mai a
> riunione e comunque uso linux ancora a livelli
> rudimentali (ora vado a opensuse 10.0).
Benvenuto Luca.
> io scrivo sul settimanale Arezzo, e per la prossima
> settimana, sfruttando l'evento del linux day volevamo
> fare una piccola inchiesta sulla riconversione
> produttiva aretina verso le nuove tecnologie, e l'uso
> di sofware opensource all'interno delle
> amministrazioni pubbliche. chiaramaente verrà
> pubblicizzato il linux day. mi servirebbe il programma
> del linux day che sul sito non riesco a scaricare, e
> che i giorni passati ho eliminato per sbaglio.
Trovi tutto su
http://arezzo.linux.it/static/LD_2005.html
http://arezzo.linux.it/static/locandina_LD_Hires.jpg
http://arezzo.linux.it/static/linuxday2005-stampa.pdf
> qualcuno me lo potrebbe mandare? inoltre se qualcuno
> avesse un piccolo articolo o studio, sulla
> sostenibilità economica dell'uso di sftware opensource
> nelle amministrazioni pubbliche, e mi madasse anche
> quello mi farebbe un piacerone.
> grazie e a presto.
> luca.
> p.s. il giornale esce il venerdì sera dopo le 18.
Non sono a conoscenza di studi dettagliati in Italia sulla sostenibilita'
economica del software free/open source nella pubblica amministrazione.
Lavorando in un istituto di ricerca, la scelta di Linux e' stata praticamente
obbligata (o UNIX(tm) su workstation ~15K o Linux (tm) su PC ~2k, nessuna
possibilita' di usare altro perche' non adatto allo scopo).
A parte chi lo fa per necessita' o per questioni di principio, non sono a
conoscenza di nessuno che ha "saltato il fosso" per questioni puramente
economiche, giustificando la scelta con una valutazione dei costi.
Di sicuro in rete si trovano molte discussioni (in gran parte derivate da
documenti prodotti da studi finanziati da Micro$oft nel palese intento di
scoraggiare la scelta) su quale sia il Total Cost of Ownership (TCO) del
software libero.
Per quello che e' il mio pensiero, il problema del software libero nelle
pubbliche amministrazioni e' centrato soprattutto sull'inerzia dei
responsabili dei settori informatici e sulla mancanza di produttori di
software espressamente dedicati alle PA.
Se infatti nelle PMI i piccoli produttori di software hanno buon gioco, le PA
devono rispettare tale e tanta burocrazia da rendere la realizzazione e
vendita di software non semplice.
Ritengo che l'inerzia sia tale che forse solo una "imposizione" (che
personalmente penso sia stupida e controproducente) dall'alto possa forzare
l'introduzione del Software Libero nelle pubbliche amministrazioni.
Poi ovviamente magari esistono realta' di eccellenza, ma non che io sappia in
provincia di Arezzo. Meglio sentire i LUG di Prato, Firenze o Empoli.
Graziano.
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