[lugar] Cominciamo

[stefano landucci]

Il 18/12/06, Graziano Giuliani <linuxrules@tin.it> ha scritto:
>
> Vediamo, qui abbiamo diversi problemi da discutere:
>
> 1) Che significa porsi al fianco di enti pubblici ed aziende private ?
>
> Se si sta parlando di agire come catalizzatore di idee, rispondere a
> domande riguardanti la filosofia FLOSS, etc., archivio di esperienze e
> di soluzioni, va bene. Se invece pensiamo di agire in modalita'
> consulenza, allora non va bene, il LUG non fa questo. Messo questo
> paletto, se qualcuno e' interessato a studiare, sono il primo
> disponibile a farlo, ma dobbiamo strutturarlo come dici ad una
> condivisione di conoscenze. Se si vuole un "Corso di Linux", esistono
> realta' esterne al LUG che lo organizzano.


Sono pienamente d'accordo con te, lo sai che su questo la pensiamo allo
stesso modo. Ho utilizzato il termina a fianco, in quanto ci potrebbe essere
la possibilità che con il tempo il lug potrebbe prendere una posizione
rilevante e magari essere un punto di partenza per progetti che potranno
diventare d' interesse anche per le aziende e, non solo per nostra
soddisfazione personale. Naturalmente per poter iniziare un progetto penso
che ci voglia una base comune per tutti (ripensandoci forse "al fianco" non
è stato il termine più oppeortuno per esprimere quello che volevo dire).


2) Il nostro livello di conoscenza.
>
> Visto quanto e' emerso il 25 novembre, forse sarebbe il caso di spingere
> enti pubblici ed aziende verso di noi: in molte realta' le competenze e
> la conoscenza del software libero sono alte, ma non viene visto il LUG
> come uno spazio utile a qualcosa. Forse bisognerebbe pensare al perche'
> di questo, ovvero perche' non offriamo nulla se non assistenza di base,
> e gli unici ad usarla siamo noi.


Giustamente, penso che questa sia una conseguenza del punti 1, in quanto,
con il fatto che abbiamo detto che non facciao consulenza, le aziende
pensano che il lug non sia utile per le loro esigenze. Magari dovremmo
rivedere la cosa, sempre rimanendo sull'idea di non fare assistenza in
quanto non siamo un azienda, ma magari dovremmo incontrarci direttamente con
le aziende, magari i tipi che c' erano il 25 e vedere anche loro cosa si
aspettano da un lug.

3) Spazio e tempo.
>
> Dove e quando faremmo autoformazione? Il martedi sera per un paio di ore
> una volta a settimana? Per me sta bene, ma le esperienze passate
> indicano che la cosa degenera presto se non si partecipa tutti e non si
> fa un poco di lavoro a casa... Proprio perche' ognuno ha la sua fetta di
> comeptenze, sarebbe bello condividerle, ma tutti devono fare un poco di
> sforzo. Che non si torni insomma a parlare della stessa cosa per un mese
> di fila perche' c'era qualcuno che mancava, e che solo il sottoscritto
> si prepari le lezioni non mi e' sembrato utile. Ognuno deve essere per
> una volta insegnante. Per lo spazio, sarebbe poi il caso prima di
> mettere a posto il casino di roba ammucchiata che abbiamo raccolto in
> modo da avere la sala disponibile per le "lezioni", e magari rimediare
> un proiettore. Se invece abbiamo in mente qualcosa piu' in grande,
> allora il tempo mi sembra la cosa che ci manca di piu', e per lo spazio
> non possiamo fare affidamento sulla Progetto5 che ci ospita solo in
> orari in cui non fanno attivita'. Perche' poi non prendere in
> considerazione qualche sistema di e-learning? O di metterci a tradurre
> della documentazione in italiano per dare un valore aggiunto
> utilizzabile da altri al nostro percorso?


Giusto quello che dici, dovremmo innanzi tutto sistemare le macchine e poi
darci un calendario da rispettare, e magari, per chie è assente il martdedì
cercare di mettere una copia on-line della lezione e poi il martdedi
successivo discuterne...Naturalmente queste sono ipotesi, poi dovremmo
parlarne a 4 occhi per vedere la disponibilità di tutti...Soprattutto se
siamo sempre Io, Te, Federico, Moreno e Luca, si fa anche alla svelta ad
organizzarsi e trovare argomenti da portare avanti....(per il proiettore
comincio ad informarmi...)

Insomma, domani sera ne parliamo. E Bando, vedi di fare l'impossibile
> per esserci.


Ci proverò ma non assicuro niente...

   Graziano.
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Stefano Landucci

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