COMUNICATO STAMPA - CODACONS

Lug Ischia lugischia@linuxfreemail.com
Lun 25 Mar 2002 15:12:31 CET


COMUNICATO STAMPA 
Cronaca Nazionale 
18/03/2002 

LA CRISI DEL DISCO? LA PAGA LA COLLETTIVITA'! ANCORA UNA VOLTA I 
CITTADINI PAGHERANNO I SUPERPROFITTI DEI MONOPOLI DISCOGRAFICI 

ADUSBEF E CODACONS CHIAMANO I GIOVANI A SCIOPERARE : NIENTE CD MA SOLO 
COPIE SU NASTRO DALLA RADIO 

ECCO PERCHE' TRIONFA LA PIRATERIA: UNA LEGITTIMA DIFESA CONTRO UNA 
POLITICA SUICIDA E AMMAZZAMUSICA DEI DISCOGRAFICI 

URBANI SENTE SOLO I PRODUTTORI E STANGA I CONSUMATORI E TUTTI I 
CITTADINI PONENDO A LORO CARICO LA CRISI CON LO SGRAVIO DELL'IVA  

I DISCHI ALL'ESTERO COSTANO LA META' E NESSUN GOVERNO SI PERMETTE DI 
FAR INGRASSARE I PROFITTI DELLE MULTINAZIONALI 

E’ ancora polemica sui prezzi dei cd. In un recente incontro tra il 
Ministro dei beni culturali Urbani, la Fimi e Caterina Caselli (perchè 
mai poi quest’ultima…?) è stato valutato l’abbassamento dell’Iva sui 
dischi del 10%, credendo che questa possa essere la soluzione alla 
crisi della discografia che, purtroppo, sta uccidendo la musica. In 
realtà questa soluzione finirà solo per aggiungere altri problemi ai 
consumatori: lo sgravio dell’Iva, infatti, su chi ricadrà? Ma 
logicamente sulla collettività, uscendo dalla porta e rientrando da 
chissà quale altra finestra! Invece di prendere decisioni che vanno ad 
unico vantaggio dei discografici, che poi erano l’unica parte ascoltata 
all’incontro, Urbani avrebbe fatto bene ad invitare anche i consumatori 
e sentire il loro punto di vista, dato che i soldi per l’acquisto dei 
cd escono dalle tasche di questi ultimi. Addirittura ridicola, per 
ADUSBEF e CODACONS, l’idea di presentare un progetto di legge sulla 
musica popolare, con norme per la defiscalizzazione degli utili. Quanti 
cd di musica popolare si vendono in Italia all’anno? 10, 100, 1000?
L’origine della crisi del disco è da attribuire esclusivamente ad una 
politica suicida delle case discografiche che, invece di ridurre i 
prezzi dei cd per aumentare le vendite, fanno esattamente il contrario. 
Ossia: meno vendono e più alzano i prezzi!
A questo punto non vi è altra soluzione: Codacons e Adusbef invitano i 
giovani (e non solo) a scioperare, astenendosi dal comprare cd finchè 
non si prenderanno provvedimenti seri in materia. Le due associazioni, 
provocatoriamente, invitano i consumatori di musica a registrare le 
canzoni direttamente dalla radio su casetta, ponendo in essere una 
sorta di pirateria casalinga legalizzata!
Adusbef e Codacons ricordano poi che mai all’estero le major 
discografiche hanno avuto l’appoggio delle istituzioni per uccidere la 
musica, come invece pare stia accadendo in Italia. Al contrario negli 
altri paesi il costo dei cd è sensibilmente più basso e maggiori sono i 
vincoli della case discografiche.  
------fine comunicato------------------

http://www.codacons.it/comunicati.asp?id=2942


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