[LUG-Ischia] modificare il Decreto Urbani
Linux User Group Ischia
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Mer 5 Maggio 2004 23:04:19 CEST
Il PLUTO appoggia e diffonde la seguente iniziativa di
Associazione Software Libero e LUG Roma.
Alberto Cammozzo
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Nel segno della continuità, l'Associazione Software Libero e LUG
Roma
proseguono insieme la campagna contro le forme di
contrassegnatura
legale del Software Libero iniziata con la pubblicazione della
Legge
n. 248 del 2000.
Il Decreto-legge 22 marzo 2004 n. 72 (Decreto Urbani), dopo aver
subito
ogni forma possibile di emendamento (soppressivi,
aggiuntivi,
modificativi), presso la Camera dei Deputati, è attualmente in sede
di
conversione "impura" presso il Senato della Repubblica Italiana.
L'associazione software libero e il LUG Roma considerano
l'attuale
testo emendato non tanto una conversione quanto una vera e
propria
"invenzione". Infatti il Ministro dei Beni Culturali
intendeva
attraverso la presentazione di un proprio decreto, necessario
ed
urgente, porre misure atte a reprimere la pirateria di
opere
cinematografiche ed assimilate, invece il Senato si trova a
convertire
in legge un testo che spiegherà efficacia su tutte le
opere
dell'ingegno. Per tali motivi parliamo di "invenzione" e non
di
"conversione pura e semplice" cosi come prevede l'art. 77
della
Costituzione. Premesso ciò riteniamo il testo attuale così come
emendato
dalla Camera dei Deputati, una concreta minaccia per la diffusione e
lo
sviluppo di Software Libero.
Per tali motivi l'associazione software libero e il LUG Roma
hanno
distintamente chiesto di poter essere audite presso la VII
Commissione
Permanente del Senato della Repubblica Italiana al fine di esporre
il
proprio pensiero, alla stregua del quale, presentare degli
emendamenti
aggiuntivi circa la totale ed espressa esclusione del Software
Libero
dall'ambito di applicazione del Decreto-legge in esame qualora
venisse
convertito nelle suo tenore letterale attuale.
Questa la memoria depositata presso la commissione:
================================================================
Alla Onorevole VII Commissione permanente
del Senato della repubblica italiana
Per le associazioni che rappresentiamo, le reti telematiche sono
da
sempre considerate veicolo di libera comunicazione. La rete Internet
in
particolare deve la diffusione che stiamo vivendo anche grazie
alle
capacità di autorganizzazione che l'ha sempre caratterizzata.
Riteniamo che il decreto legge 22 marzo 2004 n. 72 costituisca
una
concreta minaccia per lo sviluppo e la diffusione della conoscenza,
in
special modo di quella tecnologica, che fin dalla nostra
nascita
condividiamo con chiunque ne abbia interesse nel pieno rispetto
delle
norme nazionali ed internazionali in materia di opere dell'ingegno.
Nel testo del decreto legge, attualmente in sede di conversione
presso
la VII Commissione permanente del Senato della repubblica
italiana,
registriamo con forte rammarico un ambito di applicazione normativo
non
adeguatamente determinato.
Questa è caratteristica purtroppo comune con altre ormai numerose
leggi
approvate negli ultimi anni, leggi che non hanno in tutta
evidenza
intaccato in maniera significativa il problema delle violazioni
del
diritto d'autore.
Tale situazione ci vedrebbe soggetti d'imperio a degli
obblighi
giuridici che per definizione non hanno possibilità alcuna di sorgere
in
capo al destinatario della norma stessa, in particolare
facciamo
riferimento all'obbligo di indicare le sanzioni per le
specifiche
violazioni di cui al punto 1 dell'art. 1 del decreto legge in esame.
Consideriamo un assurdo giuridico una simile espressione del
volere
legislativo qualora dovesse essere applicata a fattispecie ove,
per
volontà espressa dal creatore dell'opera dell'ingegno, la
distribuzione
e la utilizzazione dell'opera stessa sia sempre ammessa; di
conseguenza
l'unico comportamento antigiuridico ravvisabile è proprio la
violazione
dei diritti d'autore che nelle intenzioni del legislatore si
vuole
reprimere attraverso la codifica di una presunzione assoluta circa
le
attività di riproduzione delle opere dell'ingegno, che, nel caso
il
testo normativo non venisse emendato, per definizione vengono
sempre
ritenute fattispecie qualificanti una condotta abusiva e sanzionabile.
Riteniamo quindi di sostanziale importanza che in sede di
produzione
normativa primaria si fissino con certezza le linee generali
circa
l'ambito di applicabilità della legge in procinto di promulgazione,
in
particolare nel caso de quo dove l' atto normativo é il risultato di
un
iter legislativo connotato dalla necessità ed urgenza, in una
materia
dove, negli ultimi 4 anni la potestà legislativa é stata esercitata
piu
volte.
Chiediamo pertanto che in questa sede istituzionale siano fissati
i
principi generali circa le fattispecie astratte oggetto della
previsione
normativa, e che sia delegata all'autorità esecutiva la funzione
di
definire nel dettaglio quanto indicato in modo generale dalla legge
di
conversione.
Alla stregua di quanto finora esposto riteniamo che, per le
opere
dell'ingegno, la cui distribuzione é sempre consentita da chi ne
detiene
i relativi diritti, sia da ravvisarsi una specifica ed
espressa
esclusione dal campo di applicazione della normativa in esame.
Agli onorevoli componenti della VII commissione permanente del
Senato
della repubblica italiana, chiediamo, in via principale, di
volere
emendare in sede di conversione il decreto legge 22 marzo 2004 n.
72,
mediante l'introduzione di un nuovo comma all'art. 1 dal seguente
tenore
letterale:
«Sono escluse dall'ambito di applicazione della presente legge le
opere
dell'ingegno i cui diritti di uso e di copia siano sempre consentiti
dal
legittimo titolare dei diritti d'autore».
Sempre in via principale chiediamo la cancellazione dalla lettera
b),
punto 9 dell'art. 1, della frase «e software finalizzato
alla
masterizzazione».
In via subordinata, chiediamo lo stralcio integrale dell'art. 1
del
decreto legge 22 marzo 2004 n.72.
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L'Associazione Software Libero è una entità legale senza scopo di
lucro
che ha come obiettivi principali la diffusione del software libero
in
Italia ed una corretta informazione sull'argomento. È
l'affiliata
italiana di Free Software Foundation Europe.
Riferimenti: http://softwarelibero.it/
Il Linux User Group di Roma è una Associazione di promozione
sociale
nata nel giugno 2003, conta attualmente 80 iscritti e circa
100
simpatizzanti.
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