[SabaziaLUG] Tagli alla spesa: iniziamo dal software

Claudio clauz@clauz.net
Ven 14 Lug 2006 15:18:51 CEST


http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4944&numero=999


Tagli alla spesa: iniziamo dal software

Con la campagna "Politiche di austerità", un gruppo di hacker scrive una
lettera aperta a Prodi e invita tutti a firmare.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-07-2006]
Una raccolta di firme per l'adozione di free software

L'associazione Hackaserta ha aperto una raccolta di firme, per inviare una
lettera aperta al presidente del consiglio.

Oggetto della missiva, sollecitare il governo a considerare le licenze
software come spesa da tagliare, incentivando l'adozione di software
libero nella pubblica amministrazione.

"La preoccupante situazione dei conti pubblici ci fa presagire la
necessità di dover affrontare sacrifici per il bene del Paese," recita la
lettera. "E noi, fiduciosi nei nostri amministratori, speriamo che ci
guideranno competentemente nel recupero del disavanzo primario".

Prima che a blocchi delle assunzioni, a tagli in settori già gravemente
compromessi quali la sanità, l'istruzione, la ricerca, occorre però
considerare quanto si spende in licenze software.

"Come in una famiglia," sostengono quelli di Hackaserta, "quando si decide
di fare dei sacrifici, si comincia sempre tagliando prima le spese
superflue.

Magari non tutte le licenze saranno superflue, magari ci sarà da spendere
in formazione, ma le cifre sono impressionanti. Nell'anno 2004, solo nelle
amministrazioni centrali, sono stati spesi, in software applicativo,
483,801 Milioni di Euro.

A questi vanno aggiunti i soldi spesi per le licenze di base (i sistemi
operativi dei PC). Poi ci sono enti locali, scuole, università, enti di
ricerca, e tutte le realtà finanziate da enti pubblici. Solo il Comune di
Milano, in licenze Microsoft, destina circa trecentomila euro ogni anno.

Numeri da mal di testa, sicuramente sufficienti per articolare una manovra
finanziaria con i controfiocchi.

Come sosteniamo da tempo, un'operazione del genere rappresenterebbe un
grande motore per lo sviluppo, finanziando micro-imprese locali, impegnate
in manutenzione e formazione per l'uso del software libero, invece di
accrescere i profitti di imprese multinazionali che non saranno spesi nel
nostro paese.

Non sarebbe un salto nel buio, perché altri paesi hanno intrapreso questa
strada, come Germania, Venezuela, Brasile, Cina. E i risultati sono lì, a
portata di mano.

"Esistono alternative gratuite, altrettanto valide," conclude la lettera,
"e data la situazione economica del paese sarebbe grave non tenerne
conto".

Ancora pochi giorni per firmare la lettera, poi il 20 luglio, a Roma, alle
18.00, ci sarà la spedizione, accompagnata da una piccola e festosa
cerimonia pubblica.




Maggiori informazioni sulla lista SabaziaLUG