[Scuola] OO conference

Paolo Brunello reg@paolobrunello.it
Mon Nov 9 18:13:57 CET 2009


Ciao Fabio,
anche se non hai avuto occasione di fungere da mio "ambasciatore", ti  
ringrazio comunque del tuo generoso resoconto.

Ritrovo nella tua introduzione un'ulteriore conferma  
dell'autocentratura e della scarsa capacità di comunicare mettendosi  
nei panni dell'altro tipica di molti progetti open source, sigh!  
Comunque, seppure lentamente, anche questo aspetto sta migliorando.

ciao,

Paolo

On 8 nov. 2009, at 10:11, fab wrote:

> Sono stato a Orvieto mercoledi 4 novembre alla Open Office conference.
> La cittadina è molto suggestiva e ci tornero' volentieri come turista
> perche' non ho avuto il tempo di visitarla.
>
> Mi scuso per la lunghezza e se il tono e' un po' troppo critico, ma  
> volevo
> solo evidenziare i punti che secondo me si potrebbero migliorare  
> ancora.
>
> Alcuni miei amici hanno avuto difficolta' a registrarsi e a trovare il
> programma della conferenza su Internet (e non erano dei novellini).  
> Anche se
> non si trattava di un incontro divulgativo, secondo me la "campagna
> mediatica" avrebbe potuto avere un carattere piu' incisivo.
> Per esempio io avrei fatto una home page molto semplice con pochi link
> chiari: come arrivare, come registrarsi, programma,... ogni volta  
> che dovevo
> trovare qualcosa mi sono dovuto affidare a google.
>
> Una volta arrivato ad Orvieto, e trovato un parcheggio, non sapevo  
> dove
> andare per trovare le sale delle conferenze. Sulle facciate di 2  
> palazzi
> c'era ben visibile scritto: Open Office Conference, ma non era li'  
> che si
> teneva la presentazione iniziale. Alla fine una gentile persona mi ha
> accompagnato fino al Palazzo del Popolo, dove su una porta di vetro  
> c'era un
> A4 su cui c'era scritto "entrance" col pennarello: ero arrivato.
> Durante la registrazione ho ricevuto un sacchetto con tutti i  
> volantini di
> Orvieto per i turisti, un blocco note, una T-Shirt e il programma.
>
> Il clima culturale della conferenza era vivace: i partecipanti  
> provenivano
> da ogni parte del mondo, e la lingua di conversazione era l'inglese.
> Purtroppo io a scuola ho studiato francese, cosi' sono rimasto  
> tagliato
> fuori dal 80% delle discussioni. Mi dispiace per Paolo B., ma non sono
> riuscito a fare quello che mi chiedeva.
> Mercoledi' 4 c'era una sala dedicata all'utilizzo di Open Office
> nell'educazione dove per mia fortuna c'era un servizio di traduzione
> simultanea. Io ho seguito quasi tutti i relatori di questa sala,  
> sbirciando
> ogni tanto quello che accadeva in un'altra sala. Altre conferenze si
> tenevano in parallelo in altri 2 palazzi della citta'(quelli dove ero
> entrato prima per sbaglio).
> In pratica questa serie di relatori (sull'educazione) e' stata un po'
> trascurata dal pubblico straniero e si potevano contare solo una  
> decina di
> persone (prevalentemente italiane).
>
> Per chi volesse sentire qualche presentazione, quelli del LUG di  
> Orvieto mi
> hanno detto che a breve saranno TUTTE disponibili da scaricare da  
> Internet.
> Fantastico, no?! :)
> Le domande a molti dei relatori si possono ancora fare attraverso la  
> posta
> elettronica.
>
> Riassumo in breve le mie impressioni
>
> ore 9: M.Carnevali: un buon esempio di migrazione a Open Office del  
> comune
> di Bologna (lui non e' un dipendete del comune). Ha fatto notare che  
> ora,
> per passare a Open Office 3, non esiste un software per fare  
> l'aggiornamento
> e si dovrebbe prima disistallare il 2.4. Parlando in privato, ha  
> detto che
> Excel ha alcune funzioni avanzate che Calc non deve nemmeno cercare di
> imitare perche' sono per un numero ridotto di utenti che possono  
> continuare
> ad usare Excel.
>
> ore 10: P.Ohnewein: le condizioni che hanno portato al software  
> libero nelle
> scuole della provincia di Bolzano, cioe' un ministro dell'innovazione
> sensibile a questi temi.
>
> ore 11: P.Del Gamba: esempio di migrazione e considerazioni sull'uso  
> di Open
> Office per l'ECDL. Il prof. ha fatto notare che il solo fatto di  
> leggere il
> nome di Open Office al momento dell'esame, permette di aumentare la
> curiosita' verso il software libero. Ha fatto notare come AICA sia  
> una delle
> poche ( se non l'unica) associazione europea che abbia sviluppato  
> anche le
> domande per la ECDL Advanced Open Source. Viceversa il Syllabus e'  
> molto
> orientato sulle funzioni di Office (problemi tra Access e Base) e le
> simulazioni sono a pagamento...
>
> ore 15: M.Feedick: secondo me era il portavoce di un'azienda che fa
> e-learning usando piattaforme proprietarie (FLASH).
>
> ore 16: M.Caresia: stato dell'arte della formazione professionale  
> finanziata
> dalla provincia di Bolzano. Visto quello che dice la nostra Ministra
> dell'istruzione, a proposito degli istituti professionali, potrebbe  
> essere
> un esempio da copiare; l'unico problema sono i fondi a disposizione  
> delle
> altre province (non autonome come Bolzano). Loro sono riusciti ad  
> attingere
> anche a Fondi della comunita' europea e a fare progetti piu' grandi.
>
> ore 15: H-P.Charles: promuovere il software libero all'universita'  
> fornendo
> agli studenti un DVD per Windows (http://libre.uvsq.fr). In effetti  
> anche io
> penso che per portare gente al software libero si debba cominciare
> gradualmente, sostituendo prima le applicazioni e poi il sistema  
> operativo.
> Oltre ai software e alla documentazione, questo DVD contiene anche  
> video
> promozionali dell'universita'. Forse, se si aggiungessero video  
> promozionali
> di altre aziende, si potrebbe autofinanziare il DVD?
>
> ore 18: L.Fiorini: la professoressa si e' spinta ad insegnare ai  
> futuri
> insegnanti ad utilizzare software open source e strumenti di  
> collaborazione.
> Da quello che ha detto pero', non era interessata "solo" al software  
> libero,
> ma anche a quello gratuito. Per esempio, all'universita' faceva  
> usare: un
> wiki di un sito gratuito, ma non mediawiki, e Google Doc. Per il  
> sistema
> operativo ha detto di lasciare liberta' di scelta (cioe' windows). Ci
> sarebbe stato da discutere in tal proposito (qualcuno ci ha anche  
> provato),
> ma quando si discute in pubblico si tende un po' a far degenerare la
> discussione in un flame. Stavo pensando di scriverle una mail per  
> darle
> qualche suggerimento "tecnico".
>
> Se volete aprire una nuova discussione per un particolare tema,  
> siete liberi
> di farlo
>
> un saluto
>
> Fabio
>
>
>
> --
> .
> .
> ,
> _
>
>
>
> _______________________________________________
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