[Scuola] dilaano i libri di testo "gratuiti"...

Andrea Brugiolo nick@linux.it
Thu Sep 30 15:51:14 CEST 2010


On Thu, Sep 30, 2010 at 11:12:51AM +0200, Max Murdock wrote:
> 
> Concludo riflettendo che mi risulta che il "diritto d'autore" se lo
> intascano per la maggior parte gli editori, visto che gli autori alla
> fine sono dei prestaatori d'opera. O no?...
> Quindi che vorrebbe dire, che questo genere di inziative sottrae
> denaro agli editori?...
> Se così fosse, avanti con le produzioni autonome, perchè è l'ora che
> la cultura torni a essere patrimonio di TUTTI e non solo di chi ha le
> tasche piene...

Parole sante! Iniziative benedette!

Lavoro all'universita` e i colleghi bibliotecari ogni tanto ci
ricordano che l'Universita` puo' finire per pagare anche tre o quattro
volte la ricerca che essa stessa produce.

Mi spiego. Con il sistema editoriale "tradizionale":

  1 - il ricercatore lavora(va) con i fondi che (un tempo) gli
  mette(va) a disposizione l'universita`;
 
  2 - per pubblicare su una rivista a volte deve pure pagare oltre
  che, naturalmente, cedere i diritti di sfruttamento economico della
  sua opera; e spesso deve pagare una ulteriore apposita tassa se
  vuole che il suo articolo resti liberamente copiabile all'interno
  della rivista;
 
  3 - l'universita`, poi, se vuole rendere disponibili quei contenuti
  ai propri utenti (studenti, personale docente), deve sottoscrivere
  un abbonamento alla rivista che, essendo di tipo "institutional",
  finisce per costare molto di piu` di quelli personali, ovviamente.
 
  4 - Poi ci manca che se il ricercatore vuole distribuire ai suoi
  allievi e colleghi copie cartacee dell'articolo pubblicato finisce
  per pagare per la quarta volta -- ma in questo caso distribuisce un
  estratto rilegato, mi direte, OK paghiamo la carta e la rilegatura.

Scrivo questo per ricordare che dal 18 al 24 ottobre p. v. e`
programmata la Seconda Giornata Internazionale sull'Open Access, per
parlare delle iniziative che cercano di combattere un "malaffare" --
non saprei come chiamarlo diversamente -- che a livello mondiale e` in
mano a pochi grandi monopolisti.

Vedete per esempio questa pagina
http://wiki.openarchives.it/index.php/Open_access_Week_-_2010 ma ci
sono numerose iniziative in atenei che non sono menzionati li`.

Si potrebbe tenerne conto anche per i Linux Day, considerato che ci
casca nel mezzo...

(Mi scuso se il tema e` gia` stato sviscerato in passato in questa
mailing list ma non lo ricordo).

> Rimane l'incognita della licenza con cui sono rilasciati questi testi.
> Sarebbe interessante contattarli per porgli la questione e semmai
> spingerli verso la CC...

Esatto!

Andrea

-- 
Andrea Brugiolo                                        nick@linux.it
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