[Scuola] virtualizzare desktop di una scuola: che ne pensate?
Alexjan Carraturo
axjslack@gmail.com
Wed Sep 5 13:39:57 CEST 2012
Il 05 settembre 2012 12:41, Marco Ciampa <ciampix@libero.it> ha scritto:
> On Wed, Sep 05, 2012 at 12:04:58PM +0200, Alexjan Carraturo wrote:
>> Per quanto possa comprendere le esigenze lavorative, e le richieste
>> della scuola provenienti mediamente da ambienti chiusi al Free
>> Software, sono più vicino all'idea di Alessandro; se la scuola in
>> questione vuole Windows, si tenga Windows, con tutti i contro che
>> questa scelta comporta.
>
> In pratica, poter gestire Windows con comodità, apre le porte a Linux.
> Primo perché per far andare Windows virtualizzato mi servo di Linux e
> così ce l'ho in dual boot "gratis". Poi perché così risparmio tempo
> che posso dedicare ad assistere i volenterosi che vogliono usare Linux.
>
Scusa... avevo capito che volevi far partire in automatico la VM con Windows.
Almeno questo è quanto hai scritto
"Pensavo di installare Linux su tutti i nuovi PC (che verranno richiesti
con processori dotati di virtualizzazione hardware). Poi, tramite scelta
all'avvio, lanciare X che esegua solo una sessione di Windows
virtualizzata."
Il "solo" ha un significato solo per me.
> Al contrario se invece che installare Linux in dual boot sarò al 100%
> occupato a tenere in funzione le varie copie di Windows non avro più
> tempo per installare Linux e assistere la gente che volesse usare
> Linux... contento?
>
Come si scrive il suono onomatopeico di unghie sullo specchio??
(Sarcasmo). Ma, ad essere onesto, mi sembra una scusa.
>> Inoltre, non so se qualcuno l'ha già detto, l'immagine virtuale
>> unificata su più Pc virtualizzati è contraria alla maggior parte delle
>> EULA Microsoft che ho letto, e di conseguenza illecita.
>
> No. Ci sono le licenze apposta. Basta spendere (!) ma le spese non le
> decido io...
>
Evidentemente non la conosco. A titolo di cronaca, e per colmare
questa mia carenza, mi sapresti indicare un link a questi prodotti
microsoft (a scanzo di equivoci, non sono sarcastico, sono serio) per
virtualizzazioni multiple?
>> Non voglio fare l'estremista GNUslamico, cosa che non mi è propria, ma
>
> OT: parla per te, casomai estremista GNUttolico!
>
Ho sempre sentito l'altra espressione (che a pensarci bene non è tanto
carina nei confronti degli islamici, ma non vuole essere offensiva ed
è solo per rendere l'idea)
>> penso che la tua richiesta parta con "peccato originale", che
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^
> OT: visto da dove viene la tua cultura? ;-)
Meglio non approfondire.
>
>> immagino, visto cosa scrive, non sia colpa di Marco, ma della scuola
>> committente.
>
> Io lavoro _nella_ scuola e _non_ posso decidere io cosa fare.
>
"Obbedivo soltanto a degli ordini": dove l'ho già sentita questa???
> Quello che posso fare è decidere (per gentile concessione) di
> installare _anche_ Linux e così poterlo far usare (in fondo mi sto solo
> creando del lavoro...)
>
Trovo comunque preferibile, per ragioni sia tecniche, che pratiche il
dual boot. Ma questa è un'altra faccenda.
>> Mi rendo conto che la mia risposta possa sembrare altezzosa e poco
>> comprensiva, e nel caso mi scuso, ma ripeto, se vogliono Windows se lo
>> tengano, se lo paghino e se lo godano in tutte le sue problematiche di
>> amministrazione.
>
> No, la tua risposta (non ti preoccupare) non è offensiva ma totalmente
> prevedibile e ignorante dei meccanismi di funzionamento della scuola.
>
Grazie per "l'ignoranza", commento che forse ti potevi risparmiare,
visto che non mi conosci, e non sai quali possono essere state le mie
esperienze precedenti in materia.
(Sarcasmo): Come è che si definisce una persona quando da commenti su
cose che non conosce???
> Esempio: non ho mai visto un dirigente ciucciarsi le problematiche di
> amministrazione di Windows... solo tecnici che, poveretti, devono
> impazzire. Se si riesce a "gestire" Windows, si trova anche il tempo per
> installare Linux e "diffondere il verbo" (il c...esimo è anche la _mia_
> basa culturale...;-)
>
Strano... mi risultano scuole in cui si è passati sia in parte che
totalmente al software libero. Certo, in molti casi si tratta di
soluzioni di piccoli compromessi, ma, esaminando la tua domanda
iniziale, mi chiedo fino a che punto un compromesso non diventa una
incoerenza?
Utilizzare il software libero per gestire meglio quello proprietario,
non mi sembra in alcun modo il modo giusto di promuovere il software
libero. Citando un detto degli anni 60, mi sembra che tu stia "facendo
sesso per promuovere la verginità".
Mi rendo conto che posso sembrare polemico (soprattutto nei momenti
marchiati come "Sarcasmo", che sono espressione del mio disappunto),
ma onestamente Marco, l'idea che hai mostrato sin ora, mi è sembrata
poco consona ad una lista che ha nel titolo "Software Libero nella
Scuola", tecnicamente non troppo valida e anche poco pratica sul piano
realizzativo.
Dato che però, mi sembri piuttosto convinto di quanto pensi di voler
fare, ed ho espresso già a sufficienza i miei dubbi, non credo sia
necessaria alcuna ulteriore risposta da parte in merito.
Cordiali saluti e auguri per il tuo lavoro
Alexjan.
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