[Scuola] Progett[i|o]ni e "tappabuchi" [Was: <Captive portal>]
Guido Vinciguerra
gvinci@gmail.com
Thu Sep 20 19:29:11 CEST 2012
Il 20 settembre 2012 01:05, Damiano Verzulli <damiano@verzulli.it> ha scritto:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
>
> <premessa>
> Chiedo scusa in anticipo per il tono che a molti apparira'
> polemico, ma che polemico non e' (purtroppo).
> </premessa>
>
> Il 18/09/2012 22:20, Guido Vinciguerra ha scritto:
>> [...] stiamo partecipando a "generazione web" un'attività finanziata
>> della regione lombardia / ministero
>
> ...quindi qualcuno ha messo dei soldi sul tavolo. Bene.
>
>
>> Stiamo quindi acquistando una marea di tablet da dare ai ragazzi
>
> ...quindi, essendo la "marea di tablet" fatta di ferro taiwanese, non si
> tratta di soldi "finti". Si tratta di soldi _VERI_. La parola "marea",
> inoltre, mi fa pensare ad un bel po' di soldi. Ordine delle migliaia di
> euro. Forse anche decine di migliaia. Ottimo.
>
>
>> per collegare tutti questi sistemi alla wifi scolastica (per ora
>> ancora rudimentale e decisamente sottoutilizzata)
>
> "Wifi scolastica": perfetto. C'e' gia' una infrastruttura di rete wifi
> (anche se "rudimentale"), quindi _NON_ e' necessario spendere soldi per
> l'infrastruttura di base.
>
> Mi sembra uno scenario _perfetto_ in questi tempi di crisi. Quasi da non
> credere.
>
>
>> stavo pensando di attivare un captive portal stile internet caffe /
>> albergo.
>
> Giustissimo.
>
> Ma.... Hei! Un attimo. Non ho capito.
>
> Che significa "Stavo pensando...."? Vuol forse dire che questo aspetto
> (software/di_gestione) e' stato trascurato?
>
> Vuol forse dire che "il Progetto" ha previsto i soldi, ha previsto "il
> ferro" ma... non ha previsto nulla di piu'?
>
> Cioe'.... nessuno, in fase di progetto, si e' posto il problema che per
> dare la connettivita' Wifi ad "una marea di tablet", forse, c'e' da
> ragionare sugli aspetti di gestione della rete wifi?
>
>
>> E qui sorgono i problemi (forse solo miei...)
>
> Forse quel "solo miei" sta a significare che nessuno, a parte te, si e'
> posto il problema di disciplinare/gestire l'accesso wifi?
>
>
>> [...] non ho ... la possibilità in effetti dato che l'amministratore
>> di rete non sono io: gli complico solo la vita!
>
> GLI COMPLICHI LA VITA????? Forse non ho capito.
>
> Qualcuno (fuori dalla tua scuola) ha deciso che "una marea di tablet"
> dovra' collegarsi in wifi alla LAN della tua scuola, e tu pensi che la
> tua soluzione possa complicare la vita a colui che dovrebbe amministrare
> quella LAN? E lui cosa pensa di fare? Sono curioso...
>
>
> In conclusione, mi pare che la tua mail disegni questo scenario (e ti
> chiedo di correggermi, se sbaglio):
>
> 1 - qualcuno mette sul tavolo dei soldi. Tanti soldi;
>
> 2 - l'esperto di turno decide che il 100% di quei soldi (di tanti soldi)
> va speso nell'acquisto di hardware (taiwanese), perche'..."che ci vuole?
> Compriamo i tablet, e abbiamo risolto! Che ci vorra' mai a farli
> funzionare?";
>
> 3 - l'hardware arriva (o arrivera' a breve) e nessuno si preoccupa del
> fatto che il "plug-and-play" non e' mai esistito, e che ci vuole dell'altro;
>
> 4 - coloro che dovrebbero occuparsi del punto 3 (...ma che non lo fanno),
> in realta' sono pagati per fare anche questo. Forse sono "sottopagati",
> "malpagati", "pagati con cifre irrisorie". Ma comunque sono pagati con
> cifre strettamente maggiori di zero;
>
> 5 - qualcuno di buona volonta' (tu, nel tuo caso), animato da spirito
> costruttivo, inquadra il tutto, si corcia le maniche e cerca di mettere
> ordine, affinche' il tutto riesca nel migliore dei modi;
>
> 6 - questo qualcuno, consapevole dell'esistenza della comunita'
> pro-F/OSS, chiede aiuto alla comunita', sperando di riceverne. Ed in
> effetti qualcosa arriva.
>
>
> Se questo scenario e' corretto, vedo solo due possibilita' all'orizzonte:
>
> A) tu, con l'aiuto della comunita', trovi la soluzione e la implementi
> senza far innervosire il tuo amministratore. Gli studenti coinvolti
> saranno iper-contenti. I docenti saranno comunque contenti (meno degli
> studenti, ma comunque contenti). Tutto fila liscio e la soluzione viene
> anche "appoggiata" dal vertice della scuola, che la "sposa" e la
> pubblicizza in pompa magna, come caso di successo. Insomma, un successo
> al 100%;
>
> B) qualcosa va storto. Magari l'amministratore... si innervosisce ("ma
> che vuole questo? Quanta banda mi rubano questi tablet? Quanti virus mi
> portano?"). Si innervosisce qualche docente (...che magari scopre che
> qualche studente "naviga" quando non dovrebbe. Vagli a spiegare che
> qualcuno [chi?] fa Tethering con la sua SIM "solo dati", con il quale ha
> 20GB di traffico mese, e fa da router wifi per tutti gli amici fidati).
> Nasce un casotto. "Ecco! E' sempre il solito Guido che fa i macelli! E'
> lui che ha messo in piedi sto pastrocchio". [...etc. etc. etc....]
>
>
> Io ti auguro con tutto il cuore che le cose possano andare secondo la
> linea A), pero' temo che l'aver commesso un grave errore di valutazone al
> punto 2) di cui sopra, ossia non aver affrontato/risolto il nodo
> "progettazione" in fase preliminare, rappresenti una condizione ideale
> per favorire la linea B). Linea, tra l'altro, dove chi si e' adoperato
> "per fare", lo ha fatto gratis.
>
>
> Forse qualcuno pensera': "ma Damiano ne fa solo una questione di soldi"?
> No. Assolutamente no.
> Damiano segue questa lista e --purtroppo limitatamente in questi ultimi
> anni-- cerca di contribuire, perche' guarda all'interesse superiore della
> "condivisione della conoscenza".
>
> Quello che pero' lo turba (per non dire altro), e' che "la competenza"
> nel settore ICT in genere, ed in quello F/OSS, e' sempre bistrattata: pur
> essendo necessaria, nessuno la vuole pagare. Si preferisce spendere soldi
> nell'acquisto di ferro (quando va bene) o di licenze proprietarie (quando
> va male), ma mai nessuno che metta le mani nel portafoglio per spendere
> soldi (pochi o molti, non ha importanza. L'importante e' che lo si
> faccia) in "competenza".
>
> Forse e' anche di questo che la nostra povera Italia, oggi, ha bisogno.
>
> Scusate lo sproloquio.
>
> saluti,
> DV
>
Nella mail precedente sono stato volutamente "tecnico" per non
allargare il discorso ma sono ben contento che la questione del metodo
sia emersa.
Condivido le tue considerazioni e personalmente le ho portate avanti
nelle discussioni con i miei colleghi.
Cercando di riassumere brevemente la questione che forse non conosci
posso dire che la regione ed il ministero hanno erogato questo
finanziamento (250€ ad alunno + circa 1700€ per classe) per acquisto
di dispositivi di elaborazione personale (tablet, netbook, ecc.) e
dispositivi collettivi d'aula (lim, proiettore, pc, ecc). Fine, stop,
solo ferro! Questo imposto dal bando stesso la scuola non scelta.
"Ovviamente", visto che la scuola non ha un quattrino, fuori dal
finanziamento della regione la scuola ha intenzione di tirar fuori ben
pochi soldi.
L'erogazione del finanziamento era subordinata alla presentazione di
un progetto didattico oltre ad una dichiarazione dove l'istituto
affermava di avere copertura wifi, quindi formalmente l'istituto dice
che è già pronto, in pratica la situazione è ben lungi da essere
accettabile. La soluzione proposta e realizzata dall'amministratore di
rete è una wifi aperta collegata alla lan d'istituto (esclusa almeno
la segreteria). L'accesso internet è "impedito" dal fatto che il dhcp
non distribuisce l'ip del gateway (quindi devono mettere un proxy con
autenticazione), peccato che il firewall è completamente aperto.
Come sostieni tu quello che manca è una reale valorizzazione delle
competenze e delle capacità che ci sono nella scuola. La scuola, ma
penso in generale il paese, non investe nelle persone (intese come
lavoratori della scuola). Quando il compito dei tecnici di laboratorio
è di spolverare i monitor o fare gli aggiornamenti di windows su i 100
pc della scuola perdendoci una settimana difficilmente potremo fare
qualcosa di diverso. Con questo non voglio assolutamente dire che i
tecnici sono impreparati, steso discorso può essere fatto per molte
categorie, anche per la mia (docente), è che tutto è lasciato alla
buona volontà del singolo che se fa bene prende lo stipendio a fine
mese, se fa benissimo prende lo stipendio a fine mese, se non fa
prende lo stipendio a fine mese, se fa male prende lo stipendio a fine
mese, quindi?
La progettazione, la pianificazione, la ricerca di soluzioni
tecnologiche adatte, lo stesso aggiornamento o gli ambienti di test
sono visti come un ingombro, una scocciatura, un surplus.
Nella mia scuola esiste una commissione che si occupa dell'innovazione
tecnologica che ho fortemente voluto per dare una scossa ad un
istituto immobile su molti fronti, quando sono arrivato a parlare del
problema della rete wifi (ben prima di questo bando e quindi con
l'uscita dello stesso) sono stato liquidato con un "questi sono
tecnicismi, pensaci con il tecnico" per passare a discutere in quale
aula andava messa l'ultima lim acquistata. Per questo ho detto che
"gli complico la vita" perché se nessuno vede il problema allora è un
mio problema.
Le possibilità che hai prospettato sono le stesse che prevedo io, bè
sinceramente nella prima ci credo poco, la seconda è decisamente molto
più probabile. Il punto è sempre il solito la progettazione non
esiste, si tira avanti a campare per la serie arraffiamo i tablet e
poi ci penseremo.
L'unica cosa che mi spinge a continuare in questa "impresa" è che con
la scusa di questa uscita della regione un po' tutte le scuole della
mia provincia (pavia) si sono ritrovate davanti a problemi simili (per
fortuna non sono l'unico nella provincia a pensarla così) e quindi gli
istituti hanno cominciato informalmente a "parlarsi", a scambiarsi
esperienze. Ho personalmente viaggiato da una scuola all'altra per
avere confronti con colleghi sull'argomento e siamo riusciti a far
muovere le rispettive dirigenze per costituire una rete di
collaborazione. Spero che questo possa essere il seme per portare a
costituzione di un gruppo che porti avanti le competenze ICT nelle
scuole della mia provincia.
Ultima cosa: frequento la comunità del software libero (open, FLOSS,
ecc. non voglio scatenare una guerra sui nomi) da molto tempo, in
lista scrivo poco ma leggo molto e tutte le volte che ho chiesto
qualcosa ho sempre ricevuto suggerimenti, spunti, soluzioni utili e
che mi hanno dato una visione migliore del problema, trovo sempre
positivo colloquiare con la comunità del software libero.
Spero non aver dimenticato nulla.
Un saluto
guido
--
guido vinciguerra
gvinci@gmail.com
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