[Scuola] La buona scuola, conclusioni senza l'oste...

Fabio Frittoli ffrittoli@gmail.com
Sat Dec 13 11:23:29 CET 2014


In parte sono d'accordo: non tutte le proposte sono condivisibili ed 
altre andrebbero aggiunte (chissà se chi ha scritto l'articolo su Il 
Fatto ha dato un contributo, oppure se si limita ora a criticare 
l'iniziativa).

I numeri della consultazione, che nell'articolo vengono dati come così 
importanti, personalmente non mi interessano (ma perché dovrebbero 
essere così interessanti quando nessuno dice niente sulle primarie web 
del m5s che raccolgono solo poche decine di voti, e le espulsioni solo 
poche migliaia?) e vengono fatte intendere come "vox populi".

La mia opinione sulla libertà d'insegnamento, di cui si parla 
nell'art.33 della costituzione, è che quando questa è stata scritta 
aveva sacrosante motivazioni essendo l'Italia appena uscita da una 
dittatura, ma in seguito purtroppo spesso è stata utilizzata dalla 
scuola e dagli insegnanti come scusa per non cambiare, non innovare. E 
questo ha portato ad avere oggi in Italia una scuola vecchia, nella 
quale per fare un esempio l'informatica è quasi del tutto assente, con 
le gravissime conseguenze del gap culturale dei nostri ragazzi nei 
confronti dei coetanei degli altri paese, non solo cosiddetti avanzati.

Altri esempi di scuola vecchia sono l'insegnamento delle lingue, in 
particolare straniere ma non solo, che viene fatto in modo troppo 
teorico, senza legami con la realtà (tanta grammatica e tanta 
letteratura e poca comprensione del linguaggio e capacità di esprimere 
le proprie idee).

Ecco, va bene la libertà d'insegnamento, ma non deve essere una scusa 
per fare il minimo sindacale e non aggiornarsi, non innovare, come 
purtroppo spesso accade. E allora ben venga l'aggiornamento obbligatorio 
e la progressione di carriera basata sulla volontà e capacità di 
innovare e non più o non solo sull'anzianità

Sul potere dei DS ci sarebbe da aprire un altro capitolo: a mio avviso 
il problema non è che i DS abbiamo più potere, ma che lo sappiano 
gestire e su questo, per esperienza personale, ho dei dubbi (anche 
perché i DS sono docenti che, quasi sempre, ne hanno piene le scatole di 
insegnare).

Oggi un DS non ha alcun potere decisionale: se un dipendente è 
assenteista o incapace, il DS non può fare nulla, e il dipendente 
mantiene il proprio posto di lavoro a vita continuando a provocare danni 
sui propri studenti e colleghi, senza parlare del fatto che toglie un 
posto di lavoro a giovani che sicuramente ne avrebbero maggior diritto. 
Se è un collaboratore scolastico, la scuola continuerà a non essere 
pulita; se è un dipendente amministrativo, a non essere gestita in modo 
adeguato.

Mi sono capitati negli ultimi anni anche due (non uno solo) colleghi 
violenti, che hanno provocato danni fisici agli alunni, che anziché 
essere licenziati in tronco, semplicemente sono stati spostati in 
un'altra scuola (un po' come i preti pedofili). Senza che il DS abbia 
potuto intervenire...

Un altro tema è la valutazione dell'insegnamento: l'Italia è l'unico 
paese civile dove le scuole non vengono valutate. E su questo gli 
insegnanti, così bravi a valutare gli studenti, nella massima parte si 
sono sempre opposti. Perché?

A mio avviso sarebbe invece più importante dire che nel progetto non c'è 
quasi nulla su altri aspetti presenti negli articoli 33 e 34 della 
Costituzione. In particolare mi focalizzerei su questi due punti:
- le scuole private, libere di esistere, non devono però essere un onere 
per lo stato (cosa puntualmente e sempre più disattesa)
- lo stato deve intervenire per eliminare gli ostacoli di natura 
economica e non solo che impediscono ai meritevoli di raggiungere i più 
alti gradi degli studi (anche questo non viene fatto, perlomeno non in 
modo adeguato).

Quando leggo certe cose, mi chiedo se chi le scrive ha mai avuto dei 
figli a scuola con insegnanti inadeguati... Io ho tre figli, che hanno 
avuto alcuni insegnanti bravissimi, per fortuna, ed altri del tutto 
inadeguati, purtroppo.

Saluti

Fabio

Il 13/12/2014 08:20, Marco Ciampa ha scritto:
> http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/12/buona-scuola-conclusioni-loste/1268454/
>
> Ed esiste un concreto pronunciamento del mondo della scuola sul Piano
> Renzi, anche se il Governo tende ad ignorare anche quello. Si tratta di
> 200 delibere di collegi dei docenti che gli Autoconvocati delle Scuole di
> Roma e del Lazio e il Comitato per la Riproposizione della Lip hanno
> raccolto non in due mesi, come le risposte al sondaggio, ma in un solo
> mese; e non con un imponente spiegamento di forze. [...] La propaganda
> cercherà di spacciare per buoni i risultati di un flop gigantesco su una
> proposta che configurerebbe la conclusione naturale e drammatica del
> percorso di aziendalizzazione della scuola statale. Dove ciascun istituto
> non sarà più istituzione dello Stato, ma agenzia di servizi a domanda
> individuale. Inserendosi nell’alveo di un accordo nel merito e nel metodo
> trasversale, il piano scuola di Renzi scardina i principi della
> democrazia scolastica fondata sul pluralismo e sulla libertà di
> insegnamento e li sostituisce con l’autoritarismo del dirigente
> scolastico, decisore unico delle sorti dei sottoposti; i principi
> dell’uguaglianza e dell’unitarietà del sistema scolastico, perché ammette
> e anzi favorisce l’entrata dei privati nella scuola, ampliando
> inevitabilmente la sperequazione tra istituti scolastici, a seconda di
> indirizzi, territori, destinatari...
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