[Scuola] Supporto sistemistico a pagamento e morte del software libero

Damiano Verzulli damiano@verzulli.it
Thu Oct 22 22:45:49 CEST 2015


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Il 22/10/2015 09:53, Alessandro Dentella ha scritto:
> [...] Con grande rammarico vedo che....

<premessa>
  La questione che tocchi e' _molto_ ampia e, secondo me, tocca tantissimi
  temi che nulla hanno a che fare con il SL. Il rischio di andare "fuori
  tema" e' elevatissimo. Ritengo pero' doveroso scrivere quello che sto
  per scrivere
</premessa>


> ogni scuola che lascio si trova in enorme difficoltà a trovare una
> assistenza sistemistica

Secondo me, con la normativa attuale, ogni scuola ha enormi difficolta'
ad acquistare qualunque cose (...e non solo servizi professionali in
ambito IT). Non e' solo una questione di budget (che e' comunque scarno,
a quanto mi dicono e percepisco "a pelle"). E' sopratutto una questione
di intrecci "normativi" (obblighi, ripeto, _OBBLIGHI_, normativi di
passare per la via di CONSIP) e di competenze/capacita'/volonta' del
personale amministrativo "interno" ad avviare le "procedure opportune"
per l'acquisizione di oggetti che non ricadono nelle offerte
preconfezionate presenti "nelle convenzioni" (che possono essere
acquistati con un click di mouse, senza alcuno "sforzo").

A questo si aggiunge che... per acquisire una "assistenza sistemistica"
c'e' certamente necessita' di passare per procedure (amministrative)
complesse, che implicano la stesura di un qualche capitolato che...
_DEVE_ essere fatto con cognizione di causa (_SE_ l'obiettivo e' di
mantenere quello che e' stato fatto. Notare il "_SE_". Spesso, anche se
non sembra, a parole quel "_SE_" c'e'. Nei fatti, pero', no).

Quindi quella "difficolta'" di cui tu parli e', secondo me, tutta
_INTERNA_ alla scuola, che (per motivi che non sto qui a discutere o
sindacare) _NON_ se la sente di mettere in piedi una procedura di
acquisizione di servizi IT "professionali" cercati sul mercato attraverso
un capitolato che descriva, esattamente, quello che serve.
E' questo quello che manca. Non le aziende che offrono servizi (...che
sono comunque "scarse". Ma ci sono).


> che continui con il software libero (Server Linux e possibilmente
> client Linux).

Questo e' un aspetto marginale (per affrontare il problema che sollevi).
Basta scrivere un capitolato che descrive il da farsi, e che quindi dice:
"abbiamo questo server; abbiamo questo laboratorio; utilizziamo queste
tecnologie; _VOGLIAMO_MANTENERLI_; cerchiamo qualcuno che lo faccia;
mettiamo sul piatto questo budget. Vinca il migliore!".


> È così ovunque?

Non saprei. Sarei tentato di puntare sul "si", tranne rare eccezioni.



> avete nomi da proporre?

Non e' questo il punto. La scuola _NON_ puo' assegnare un incarico del
genere al primo che passa. Se mi sbaglio, per cortesia, fatemelo notare.



> È un destino ineluttabile? la scuola in questi anni non è stata capace
> di preparare gente interessata a fare di questo lavoro una
> professione?

La mia opinione circa la "qualita'" della formazione erogata dal sistema
delle scuole superiori (e da quello universitario), con particolar
riferimento all'ambito IT, negli ultimi 15/20 anni... e' particolarmente
critica. Non esiterei a parlare di "fallimento".

Ma il tuo "problema", non e' di qualita' dell'insegnamento. E' di
incrocio di "domanda" e "offerta" di servizi richiesti/necessari dalla
P.A. La risposta si chiama MEPA

Quello che ti suggerisco e':

- - verificare con il D.S. della scuola in oggetto, _SE_ vuole
effettivamente mantenere il servizio. Se si...

- - verificare con lo stesso D.S. _SE_ se la sente di avviare una RdO
(Richiesta di Offerta) sul ME.PA. per acquisire tale servizio. Se si..

- - decidere, con lui, se deve trattarsi di una gara "al massimo ribasso"
(semplice da imbastire; semplicissima da assegnare; rischi minimi di
contenzioso; rischio relativamente "alto" di prendere una "cantonata"
assegnando la gara... ad un fornitore inadeguato) oppure
"tecnico/economica" (relativamente complessa da imbastire; complessa da
assegnare [qualcuno si assumera' la responsabilita' della valutazione
tecnica]; maggiori rischi di contenzioso; minimi rischi di affidamento a
partner inadeguati). Deciso questo....

- - gli prepari una bozza di capitolato tecnico (Capitolato Speciale di
Appalto) [....perche' scommetto che, nella scuola, _NON_ c'e' nessuno
capace di scrivere un documento "tecnico" di tale levatura]

- - gli dici di lanciare una RdO su ME.PA. dove invitano tutte le aziende
iscritte nell'ambito della convenzione ICT2009.

Per rendere la cosa piu' appetibile:

- - il Capitolato potrebbe prevedere interventi "da remoto" e, solo in
minima parte (o comunque non 100%) l'on-site;

- - l'RdO potrebbe prevedere un impegno, per la scuola, di almeno 24 o 36 mesi

Saranno certamente in diversi a rispondere e... se i numeri lo
consentiranno, sara' chi rispondera' a "preoccuparsi" di trovare
interfacce tecniche "adeguate", in-loco.

Questo e' il "mercato". Puo' piacere o meno, ma secondo me e' cosi' che
funziona. Puo' sembrare una procedura ferraginosa, ma.... e' quella
prevista dalla norma e non mi pare ci siano margini per operare
diversamente. Tieni comunque conto che gli ostacoli piu' grossi sono,
secondo me, i primi tre punti. Il resto e' superabile.

Bye,
DV	

- -- 
Damiano Verzulli
e-mail: damiano@verzulli.it
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"Technical people tend to fall into two categories: Specialists
and Generalists. The Specialist learns more and more about a
narrower and narrower field, until he eventually, in the limit,
knows everything about nothing. The Generalist learns less and
less about a wider and wider field, until eventually he knows
nothing about everything." - William Stucke - AfrISPA
  http://elists.isoc.org/mailman/private/pubsoft/2007-December/001935.html
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