[Scuola] Arduino: open-hardware (...e open-source) a costi irrisori

[Damiano Verzulli]

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Salve a tutti.

	Qualche mese fa, mentre cercavo informazioni/idee per la realizzazione
di un impianto elettrico domestico, mi sono imbattuto in Arduino [1], un
oggetto di cui avevo letto/sentito_parlare, ma che non avevo mai
approfondito adeguatamente.

	A distanza di qualche mese, ho maturato l'idea che Arduino rappresenti,
per il mondo scolastico (in primis Istituti tecnici che hanno a che fare
con la programmazione e l'elettronica/elettrotecnica) un _eccellente_
strumento attraverso il quale agevolare drasticamente i processi
formativi e, contestualmente, "formare" una cultura basata sui principi
dell'open-source.

	Aldila' degli aspetti piu' tecnici/hardware [BTW: per me --nato e
cresciuto nel mondo del "software puro" a partire dalla meta' degli anni
90--, Arduino ha rappresentato una sorta di "paradiso": la possibilita'
concreta di dare "forma" e "vita" al software. Una sensazione che e'
difficile raccontare in una mail come questa], un aspetto che mi ha fatto
riflettere e' che... con Arduino, la cultura open-source "e' di default".
Gli "sketch" [cosi' si chiamano i pezzi di codice che vengono sviluppati
ed inseriti dentro Arduino] sono _esclusivamente_ open-source, e
_NESSUNO_ sogna lontamente che possano essere sviluppati/distribuiti in
modo "chiuso". Non esiste uno sketch "compilato". Lo "sketch" puo' essere
solo "open".

	Attorno ad Arduino sono nate diverse comunità, alcune anche
relativamente numerose. Se ne discute in modo particolarmente "serio" su
StackExchange [2] --dove io stesso ho lanciato un thread sul mio problema
specifico [3]-- oltre che, ovviamente, sui forum ufficiali [4] nei quali
si trovano anche quelli "in Italiano" [5]

	Ad oggi ho la sensazione che Arduino sia ampiamente sottoutilizzato nel
mondo scolastico come piattaforma di apprendimento. E' particolarmente
raro incontrare, on-line, docenti che lo usano nei propri corsi. C'e'
ovvviamente chi lo fa, come ad esempio Michele Maffuci [6] che ha reso
disponibili diversi materiali didattici "liberi" [7]: un'ottima base (in
Italiano) da cui partire.

	Rispetto ai costi, l'ordine di grandezza degli investimenti e' quello
dell'euro o, al piu' della decina di euro. Andando in giro sui blasonati
portali di e-commerce (italiani, europei e... cinesi) e' possibile
acquistare KIT da poche decine di euro o, se si vuole procedere in totale
autonomia, LED, Sensori, relay etc. il cui costa raramente supera i 3, 4
euro.

	Insomma: mi chiedevo se su questa lista ci fosse qualcuno che utilizza
gia' queste tecnologie. Se si, mi piacerebbe che raccontasse la propria
esperienza. Se no, mi piacerebbe sentire cosa ne pensano "i piu' tecnici" :
- -)

	Un caro saluto,
	DV


P.S.: Arduino e' un progetto "Italiano". Qualcosa di cui andare fieri...
se non fosse per un fatto [8] che, fra gli addetti ai lavori, evidenzia
in modo chiaro la peggiore "italianita'".



[1] https://www.arduino.cc/
[2] http://arduino.stackexchange.com/
[3]
http://arduino.stackexchange.com/questions/15834/how-to-interconnect-multip
le-arduinos-with-a-rpi-to-control-home-lights-switches
[4] http://forum.arduino.cc/
[5] http://forum.arduino.cc/index.php?board=34.0
[6] http://www.maffucci.it/
[7] http://www.maffucci.it/2010/01/30/lezione-01-incominciamo-con-arduino/
[8]
http://www.wired.it/gadget/computer/2015/02/12/arduino-nel-caos-situazione/

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Damiano Verzulli
e-mail: damiano@verzulli.it
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possible?ok:while(!possible){open_mindedness++}
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"Technical people tend to fall into two categories: Specialists
and Generalists. The Specialist learns more and more about a
narrower and narrower field, until he eventually, in the limit,
knows everything about nothing. The Generalist learns less and
less about a wider and wider field, until eventually he knows
nothing about everything." - William Stucke - AfrISPA
  http://elists.isoc.org/mailman/private/pubsoft/2007-December/001935.html
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