[Tigullio] Il ruolo del software libero

Valerio Fuoglio valerio.fuoglio@kdemail.net
Ven 29 Dic 2006 21:16:39 CET


Alle 14:34, venerdì 29 dicembre 2006, Cristiano Nattero ha scritto:
>     Non esiste un sistema migliore di un altro in assoluto, alcuni
> sono più adatti di altri a svolgere un determinato compito. Windows è
> quasi monopolista sul mercato desktop ma non va così forte su altri
> mercati; secondo me i suoi punti di forza più evidenti sono:
>
> * la posizione dominante sul mercato, che invita molti a non andare
> fuori dal seminato. Molti addirittura pensano computer=windows!
>
> * il marketing e la comunicazione (continuo a stupirmi di quanto
> siano bravi, c'è proprio da imparare da loro);
>
> * la quantità di hardware supportato (ma solo con processori x86).
>
>     Uno dei motivi importanti per cui l'ultimo punto è vero è che
> molti produttori di hardware rilasciano i driver per windows ma non
> per altri sistemi, e non rilasciano neppure le specifiche hardware in
> modo che qualcuno possa scrivere i driver da sé. Per fortuna negli
> ultimi anni la situazione sta un po' cambiando, forse anche perché
> altrimenti questi produttori rischiano rimasti tagliati fuori da
> alcuni segmenti di mercato.

Credo che lo facciano per il solo motivo che non gli costa nulla, non 
perchè Linux abbia assunto tale diffusione per cui l'ignorarne 
l'esistenza possa causare alla data azienda un qualche problema 
economico (perchè nelle aziende si parla di economia, non di 
filosofia... purtroppo).

>     A me piace il software libero proprio perché è libero; poi ci
> sono le ragioni tecniche, il gusto di poter conoscere a fondo gli
> strumenti che si usano, il piacere di frequentare la comunità, la
> tutela della mia privacy...ma per me sono vantaggi aggiuntivi,
> effetti collaterali, mi accontenterei anche se il software fosse solo
> libero, gli altri vantaggi arriverebbero tutti col tempo.

Personalmente amo molto il fatto che sia libero (acor di più che questo 
comporti l' "apertura dei sorgenti" ;) ); ma non mi piace mettere in 
secondo piano il fatto che sia stabile e sicuro: se potessi utilizzare 
unicamente software libero su un sistema proprietario (ma _sempre_ con 
sorgenti "aperti") MOLTO più sicuro di Linux, potrei anche farci un 
pensierino ;) ; allo stato attuale, non esiste un sistema 
proprietario "migliore" di Linux. 

>     Poi mi sentirei più tranquillo se anche le nostre pubbliche
> amministrazioni utilizzassero software libero (e formati aperti) per
> gestire i nostri dati. E se chi produce i servizi essenziali di cui
> fruisco (acqua potabile, energia elettrica, gas, telefonia,
> trasporti...) utilizzasse software libero, verificabile dai
> cittadini. Ma una cosa per volta, iniziamo a usarlo noi!

L'utilizzo, anche se estremamente diffuso, di formati liberi, con tutti 
i loro lati positivi, non sarebbe sufficiente a far cambiare idea alla 
PA (non ad una velocità considerevole). Ciò che serve realmente è che 
un'azienda di grandi dimensioni prenda in considerazione il software 
libero, e, per esempio, inizi a fornire assistenza per determinati 
pacchetti desktop (i.e. OpenOffice, Thunderbird, Firefox, ecc... ), 
puntando ad appalti di considerevoli dimensioni (non solo piccoli 
comuni, ma anche ministeri).

> Happy hackin' :-)

Happy hackin'

> --
> Ciao,
> Cristiano

Ciao 
Valerio

P.S. : Tutto mostruosamente IMHO ;)

P.P.S. : Cri, c'è qualcosa che non va nella tua firma (ah ah ah che bel 
casino con 'ste firme :D ), il mio MUA  (Kmail 1.9.5) non elimina 
automaticamente la tua firma... boh...
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