[TiLUG] Da PI: "Seagate infila il TPM negli hard disk"

Marco Cabizza mc@newglobal.it
Ven 3 Nov 2006 12:33:11 CET


Il giorno ven, 03/11/2006 alle 12.07 +0100, Daniele (Mastro) ha scritto:
> l'idea di avere un disco fisso che può decidere se "obbedire" alle mie
> richieste o meno non mi piace moltissimo...

	Visto dal punto di vista di un'azienda può essere una cosa buona, se
pensi ad un internet point che "si gestisca da solo", con ogni documento
che scarichi che si cancelli in 24 ore, o con ogni altra parte
totalmente blindata. Mi dirai, si potrebbe fare via software, ma è
sempre un impegno in più.

> è possibile (e notare bene dico possibile non dico che lo dovranno fare
> per forza) che un sistema siffatto rigetti l'installazione di un SO
> diverso da quello previsto dal produttore

	Dubito, si chiama "violazione della concorrenza", e se han fatto casini
su casini a Microsoft solo per IE e per WMP un motivo c'è.

> c'è chi dice qui che gioverà a linux..
> io non ne sono così convinto, credo anzi che verrà sfruttato da
> microsoft e altri grandi produttori per "migliorare" l'incompatibilità
> dei formati, ad esempio facendo in modo che esclusivamente i suoi
> prodotti possano aprire e modificare un .doc (e questo credetemi
> taglierebbe fuori linux in pochi mesi a meno che TUTTI non capiscano che
> è meglio cambiare)

	Capisco che è solo un esempio, ma .doc non esisterà più a breve e i
formati d'ufficio sono richiesti "aperti" da varie parti ( questo spiega
il motivo di quella specie di OpenXML ), dunque penso più a file audio
coperti da copyright, e in ogni caso si tratta sempre di chip che devono
essere supportati dal sistema operativo.

> così scegliere linux sarà anche scegliere di precludersi un mare di
> possibilità (un po' come ora lo è per i giochi, anche se le cose stanno
> migliorando)

	Non pensi siano troppe congetture ? Alla fine per come sono andate
spesso le cose ultimamente, penso alle varie decisioni UE,
all'antitrust, al fatto che negando quello che ho detto un paio di email
fa, Apple ha deciso di eliminare il TPM da ogni dispositivo, non so,
tutto sembra provare l'esatto contrario di quanto questo polverone sta
andando a dimostrare, un po' come il terrorismo negli USA.

	Personalmente non ho ancora visto nessun VERO effetto del trusted
computing, ed è da quasi tre anni che se ne parla.

	Ah, e la criptazione "al volo" tramite disco ( quindi un algoritmo
implementato VERAMENTE a livello hw ) è esponenzialmente più performante
della smartcard che comunque agisce a livello software sul disco in sé.

Ciao
~marco

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