[toscana] Mozione approvata dal consiglio comunale di Prato

Paolo Mascellani paolo@elabor.homelinux.org
Mar 22 Feb 2005 10:50:44 CET


Caro Alessandro,

>>Bello, ma non mi risulta che RTF sia un formato libero e, comunque, e`
>>un formato che crea un'infinita` di problemi (tra l'altro, non conosco
>>due programmi diversi che si scambiano in modo del tutto corretto
>>documenti RTF).
>>
>>Se proprio si voleva fare un esempio di formato libero si poteva citare
>>quello di OpenOffice. Lo so bene che questo formato non e` supportato da
>>MS Office, ma la scelta RTF, anche solo come esempio, mi sembra pessima.
>>Non si puo` mica cercare la chiave sotto il lampione solo perche' li`
>>c'e` piu` luce ...
> 
> Premetto che questo non è un dicumento ne mio ne di Gianni Ciolli nè del PLUG,
> ma un testo presentato da dei consiglieri comunali di Prato (in particolare
> Matteo Biffoni) al quale abbiamo fornito supporto, ma che in definitiva è
> frutto di una lunga mediazione politica (per esempio i riferimenti a Stanca
> sono stati strumentali per ottenere l'astensione della destra).

Questo mi pareva chiaro.

> Detto questo, ci hanno chiesto di indicare un formato supportato da MS office
> che potesse esser considerato libero. Citare il formato rtf voleva dire porre
> l'accento  sul fatto che i file potessero essere letti senza bisogno di
> acquistare  programmi proprietari, e questa proprietà secondo noi è supportata
> dal formato rtf.

Ma in base a quale criterio potete dire che RTF e` o puo` essere 
considerato libero?

Quanto al fatto che per leggerlo non servono programmi proprietari, non 
si tratta di un'opinione, ma di fatti: i programmi liberi che conosco io 
lavorano addirittura meglio con DOC che con RTF.

> Lo so che in via di principio può sembrare non corretto, ma in un documento
> pragmatico come questo ci è sembrata la scelta più giusta. Tra l'altro ci
> risulta che altre mozioni simili citino l'rtf come formato accettato (anche se
> non aperto). Voi come avreste proceduto?

Voi chi? Io sto esprimento opinioni personali e non ho mai partecipato 
(anche se mi piacerebbe) alla stesura di una delibera/mozione/odg sul 
software libero. Lo so che molti citano RTF come la panacea, ma, secondo 
me, sbagliano. Secondo me, se devo citare 2 dico 2 formati in una 
delibera sul software e sui formati liberi, di certo RTF non ce lo 
metto. Forse e` per questo che non sono un amministratore ...

Vorrei pero` ribadire, spero che il concetto non si sia perso, che 
l'ordine del giorno mi sembra molto ben fatto: quello del RTF e` solo un 
neo.

> A tale proposito, potrebbe essere una buona idea aprire un confronto sulle
> mozioni per le amminitsrazioni locali, magari potremmo rendere pubblico un
> "canovaccio" consigliato dalle associazioni toscane che serva da punto di
> partenza per chiunque voglia presentare una mozione nel proprio comune.

Su questo sono assolutamente d'accordo. Era questo stesso lo spirito con 
cui ho avanzato la mia critica.

Approfitto per rispondere anche ad Alberto:

> "Parigi val bene una messa". Concordo con gli amici pratesi, pur essendo
> io notoriamente "poco flessibile" su gli obiettivi da perseguire.

La cosa curiosa, e` che io invece mi ritengo un pragmatico (idealista, 
ma pragmatico). Il punto su cui non concordiamo, mi pare, e` un'altro: 
questa scelta ci porta a Parigi? Secondo me no.

> A Empoli avemmo lo stesso problema e quella volta abbiamo risolto con il
> formato .pdf
> http://www.comune.empoli.fi.it/newsletter/rtf/ordinegiornosoftware.pdf
> (insistendo un po' sul fatto che una delibera consiliare ormai discussa
> e approvata non necessitava di un formato *modificabile*).

Certamente: mi pare che si stesse parlando di passaggio di documenti 
modificabili tra persone e/o uffici, non di pubblicazione.

> Complimenti agli amministratori e ai linuxisti pratesi.

Mi associo.

Ciao, Paolo.

-- 
Paolo Mascellani
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