to cipher [Era: Nautilus 2 .1 -- l'attesa è
finita]
Francesco Potorti`
tp@lists.linux.it
Sun Jan 12 01:09:28 2003
Alessandro Foresi:
>>Cifrare si riferisce a messaggi mentre criptare a segnali.
Ho ripensato all'argomento, e sono giunto a questa ricostruzione. Prima
che inventassero i sistemi di cifratura alla portata di tutti sul PC (e
quindi dei giornalisti e degli appassionati di informatica), in Italia i
dizionari e la lingua conoscevano solo:
cifrare
decifrare
decrittare (decifrare senza la chiave)
crittografia
che è quanto dice il nostro glossario. Poi arrivò l'informatica, gli
informatici seduti in pizzeria cominciarono a shiftare di un posto
quando arrivava un amico, a scannare le fotografie e a criptare i loro
folder. Noi, tetragoni, decidemmo che le nostre traduzioni avrebbero
seguito lo stile di chi scrive in italiano, per cui usavamo (e usiamo)
scorrere, scandire, cifrare e cartella.
All'incirca in quello stesso periodo arrivò il satellite nelle case di
molti, i giornali cominciarono a scriverne, e gli informatici di cui
sopra riuscirono a far credere ai giornalisti (che furono ben contenti
di crederlo, perché ogni nuovo gergo ha un suo fascino da iniziati) che
una trasmissione televisiva criptata è cosa ben diversa da un messaggio
cifrato. Oggi praticamente tutti parlano di trasmissioni televisive
criptate.
Rispetto al tempo in cui decidemmo le voci di glossario, questo è
l'unico cambiamento significativo nella lingua e nei dizionari. Per
cui, sarebbe possibile aggiungere una voce di glossario
encrypted --> criptata / crittata [di trasmissione televisiva]
Io sono contrario a questa eventualità, ma non la trovo irragionevole.
Alessandro Foresi:
>>To encrypt è criptare e to cipher cifrare.
>>To decrypt decriptare e decipher decifrare.
L'introduzione di cipher in questo discorso credo che sia una
giustificazione a posteriori dell'uso in italiano di due termini. In
realtà l'origine dei due termini in italiano è secondo me quella che ho
ricostruito sopra. In inglese tecnico, per quanto leggo, si usa
praticamente sempre encrypt/decrypt, e di rado cipher/decipher. Come
indizio a favore di questa mia affermazione, Google riporta 150k
occorrenze della prima accoppiata di termini, e 10k della seconda.
Luca Ferretti:
>Comunque credo che nessuna della tre voci sia errata, riferndosi
>all'azione generica, anche se ignoro come e quando "criptare" sia
>diventato anche "crittare"
È una normale variazione della lingua.