Release Often Release Early (era: gnomemeeting it.po rev.1)
Alessio Dessi
tp@lists.linux.it
Wed Mar 12 11:06:01 2003
On mer, 2003-03-12 at 08:58, Marco Ciampa wrote:
> On Tue, Mar 11, 2003 at 02:28:24PM +0100, Alessio Dessi wrote:
> [...]
> > > e quando il traduttore decide coscienziosamente che non rimangono
> > > errori gravi.
> >
> > questo sicuramente ... solo uno stolto renderebbe pubblico qualcosa che
> > sa che e' piena di errori, se decide di farlo vuol dire che a meno di
> > sviste pensa che sia corretto
> >
> > > Ricordando sempre che non c'è poi tutta questa fretta, meglio
> > > aspettare due mesi in più piuttosto che mandare in giro una traduzione
> > > cattiva.
> > >
> > capisco .. se la traduzione e' cattiva .. sono d'accordo ... ma
> > deve essere cattiva per aspettare cosi' tanto .. anzi se e' cattiva non
> > deve uscire ...
> >
> La mia opinione in merito (a chi interessa) è che qui si sta facendo un
> grosso errore.
> Le traduzioni non sono qualcosa di statico ma qualcosa di incrementale...
> Mentre si discute la leicità della traduzione di una certa stringa, il
> programma, spesso, rimuove la stringa nella versione successiva.
> Ne frattempo ci sono moltissimi programmi con montagne di fuzzy o stringhe
> non tradotte e programmi orfani di un traduttore.
> Non è un caso che, malgrado la montagna di programmatori e traduttori
> italiani, l'italia sia uno dei paesi col minore numero di programmi
> tradotti. E il numero di revisori è molto piccolo (come si legge persino
> da una mail precedente di un'altro argomento), perciò, malgrado gli
> sforzi, è logico supporre che usciranno traduzioni con errori anche
> grossi presenti e il rallentamento dell'uscita della traduzione non avrà
> giovato molto.
concordo con te su quasi tutto .. tranne sul fatto che il traduttore
deve rilasciare spesso ad ogni costo, almeno mi sembra di capire cosi'
... secondo me .. chi traduce .. deve in coscenza valutare se la
traduzione e' abbastanza buona .. ma questo penso che tutti lo facciano
anche perche' a nessuno piace fare figuraccie .. dopo di che' forse
sarebbe appririato stabilere un tempo minimo di revisione ... qualcosa
tipo 1 o 2 settimane ... in cui chi ha da dire qualcosa la dice ....
dopo queste due settimane ... se il trauduttore pensa che il suo lavoro
necessiti ancora di essere revisionato attende altrimenti puo decidere
senza bisogno di avere approvazione unanime di farne il submit.
Naturalmente si potrebbe prevedere qualcosa del tipo ... se il 50% di
coloro che hanno partecipato alle discussioni sulla lista tp nell'ultimo
mese non fosse d'accordo con la pubblicazione ... allora si potrebbe
indire una sorta di procedura di veto per ritardarne la pubblicazione,
naturalmente questa sarebbe solo una procedura di emergenza che spero
non si arrivi mai ad utilizzare perche' sono un sostenitore del dialogo
.. e secondo me discutendo nel modo giusto (e non cercando di imporre il
proprio punto di vista) si puo raggiungere un accordo su quasi tutto
quando ci si trova tra persone intelligenti.
> Pure nel software (che può avere problemi ben più gravi di sicurezza e
> stabilità) si usa il metodo, ben diverso, del release Release Early,
> Release Often (Linus docet)!
rilasciare spesso .. ma sempre quando si pensa che il pordotto sia di
sufficiente qualita'
> Ho avuto spesso la conferma di ciò in molti utenti (a digiuno
> dell'inglese) che mi confermavano che preferivano di gran lunga una
> cettiva traduzione alla sua totale mancanza.
> Se si vuole avere degli esempi commerciali (solo per conferma di ciò che
> vado a esporre) basti pensare all'enorme successo che ha avuto un libro
> come il manuale del Perl in italiano (Jackson), peraltro una delle
> peggiori traduzioni che ho potuto constatare.
>
sicuramente per chi non conosce l'inglese e' meglio una traduzione con
degli errori .. o meglio con delle imprecisioni .. perche' penso che per
la maggior parte di imprecisioni si tratti, che non avere il programma
in inglese, ma purtroppo non sono solo loro gli utenti .. bisogna
pensare anche a chi invece l'inglese lo conosce
> Questa mia non vuole essere una istigazione alla cattiva traduzione, ma
> un'esortazione all'efficienza considerando che il 95% delle strighe da
> tradurre abbisogna di un minimo sforzo e una conoscenza della lingua
> inglese elementare.
> Sono peraltro convinto che la perizia a volte quasi maniacale messa
> nella traduzione di un programma (che si evolve molto più velocemente di
> quanto il pignolo traduttore sia disposto ad ammettere) sia dovuta
> soprattutto al senso di pudore che abbiamo noi italiani che riscontro
> spesso nella letteratura tecnica. Trovo per esempio tantissimi manuali
> in inglese scritti in maniera molto discorsiva ma tecnicamente
> ineccepibili e tanti, forse troppi, manuali italiani (non traduzioni)
> dall'italiano ineccepibile ma (cosa ben più grave) tecnicamente scadenti
> o addirittura errati. Sembrerebbe che i tecnici e gli scienziati
> italiani sopportino meglio essere considerati degli ignoranti in materia
> che degli scrittori mediocri...
non so se ti riferisci alle discussioni spesso interminabili sulla
traduzione di alcuni termini ... se fosse cosi' sono d'accordo infatti
spesso, con questo mi riferisco alla maggior parte dei programmi che non
sono tecnici, la precisione che stiamo usando nel tradurre i termini non
e' cosi' rilevante .... lo ha dimostrato proprio di recente un trhead
che riguardava la mia traduzione ... e' bastato chiedere all'autore .. e
si e' risolto tutto senza ulteriori discussioni ...
quello che voglio dire e', invece invece di buttarsi in discussioni
interminabili appena ci si accorge che sta succedendo questo conviene
contattare l'autore del programma per avere ulteriori chiarimenti sul
perche' ascelto quel termine ... ad esempio ... se qualcuno avesse
scritto all'autore di gthumb chiedendo cosa ne pensava lui delle tre
opzioni, magari avrebbe risposto che per lui andavano bene tutte di
scegliere quella che in italiano era migliore o semplicemente quella che
ilt raduttore preferiva di +, chiedere non costa niente e si risparmiano
un asacco di discussioni interminabili
> Lo stesso tipo di 'complesso dello scrittore' lo rivedo qui, quasi che
> la scritta "Last-Translator:" pesi sulla 'reputazione' del traduttore...
>
per quanto mi riguarda a me pesa di piu' se mi criticano perche' ho
tradotto qualcosa che in italiano suona male o fa schifo ... piuttosto
che se ci sono degli errori o se la mia traduzione e' meno precisa di
quella originale ma in italiano rende meglio comunicando efficacemente
con l'utente.
> Non vi preoccupate! Se una traduzione non è proprio perfetta, spero
> (dopo questa mia) che nessuno Vi consideri 'stolto' e anche fosse
> pensate al fatto che tante e tante più persone Vi considereranno un
> volontario che che 'regalato' il proprio tempo libero nel modo che Voi
> riuscite a fare, con i Vostri limiti (che hanno tutti).
>
:-)
> Nulla vieta, peraltro, il contribuire nella correzione (eventualmente
> affrettata) fatta da altri. Questo è sicuramente un compito molto più
> importante, anzi oserei direi che chi corregge una traduzione esistente
> ha un compito fondamentale.
> Poco importa infatti che una traduzione sia stata svolta con la maggiore
> perizia possibile se questa non viene aggiornata per lungo tempo.
sono d'accordo
> Spesso ci si accorge che invece è necessario un piccolo _ma continuo_
> sforzo nel tenere la traduzione aggiornata all'evoluzione del programma.
>
insomma come dire .. non basta mettere al mondo i figli bisogna anche
crescerli ;-)
> La perizia di un traduttore dipende anche dalla sua (come per qualsiasi
> 'mestiere') esperienza in generale e sul programma che traduce. Col
> tempo ci si affina e si correggono delle stringhe che noi stessi
> ritenevamo inizialmente corrette o delle semplici sviste solo se si ha
> una piccola collaborazione da tutti perché 1000 occhi vedono meglio di
> 2...
>
esattamente quello che penso io
> Ribadisco: rilasciate spesso, rilasciate presto!
spesso ma quando si tratta del primo rilascio ci vuole un po' + di
cautela ..ma non troppo come ho gia' detto
> Tanto dovrete comunque correggere spesso sia per seguire l'evoluzione
> del programma in sviluppo, sia per mantenere una buona 'efficienza'
> senza lasciare la gran parte dei programmi non tradotti.
> Non preoccupatevi degli errori, qualcuno ve li segnalerà (anche noi
> stessi, in un momento successivo, a me capita spesso) e i vostri errori
> saranno comunque meglio delle stringhe fuzzy generate dalla mancanza di
> aggiornamento.
>
> bye
>
> --
> Marco Ciampa
ciao
Alessio