Linee guida traduzione di GNOME -- parte 5
Luca Ferretti
tp@lists.linux.it
Mon May 19 19:00:47 2003
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Occhi da orientale che raccontano emozioni
sguardo limpido di aprile di dolcissime illusioni
tutto scritto su di un viso che non riesce ad imparare
come chiudere fra i denti almeno il suo dolore
ds
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<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=ISO-8859-1"><title>Principi di base</title><meta name="generator" content="DocBook XSL Stylesheets V1.60.1"><style type="text/css">
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/* I think that's just a bit too distracting for the reader... */
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</style><link rel="home" href="index.html" title="Linee guida per la traduzione di GNOME"><link rel="up" href="index.html" title="Linee guida per la traduzione di GNOME"><link rel="previous" href="index.html" title="Linee guida per la traduzione di GNOME"><link rel="next" href="cosa-tradurre.html" title="Che cosa esattamente si traduce"></head><body bgcolor="white" text="black" link="#0000FF" vlink="#840084" alink="#0000FF"><div class="navheader"><table width="100%" summary="Navigation header"><tr><th colspan="3" align="center">Principi di base</th></tr><tr><td width="20%" align="left"><a accesskey="p" href="index.html">Indietro</a> </td><th width="60%" align="center"> </th><td width="20%" align="right"> <a accesskey="n" href="cosa-tradurre.html">Avanti</a></td></tr></table><hr></div><div class="sect1" lang="it"><div class="titlepage"><div><div><h2 class="title" style="clear: both"><a name="principi-di-base"></a>Principi di base</h2></div></div><div></div></div><p>
Quando ci si appresta a realizzare una traduzione si deve avere come fine
quello di <span class="emphasis"><em>realizzare una buona traduzione</em></span>.
Non bisogna pensare che una buona traduzione sia quella che effettua una
mappatura dei termini dell'originale, ma allo stesso tempo non si deve
stravolgere la volontà dell'autore e il significato delle parole
usate in originale.
</p><p>
Realizzare una buona traduzione significa quindi che la versione
in italiano di un programma deve essere comprensibile ad un
madrelingua italiano tanto quanto la versione inglese lo è ad
un madrelingua inglese.
</p><div class="tip" style="margin-left: 0.5in; margin-right: 0.5in;"><h3 class="title">Al lavoro…</h3><p>
In questa sezione è indicato ciò che è necessario seguire
per effettuare una buona traduzione. Nelle successive saranno presentati dei
<span class="emphasis"><em>suggerimenti</em></span> per rendere più semplice il
processo di traduzione, fornendo delle traduzioni ai termini più presenti
nei programmi e dei consigli generali. In tal modo si vuole anche realizzare
una <span class="emphasis"><em>omogeneità</em></span> dell'ambiente di lavoro.
</p></div><div class="sect2" lang="it"><div class="titlepage"><div><div><h3 class="title"><a name="usabilita"></a>Usabilità</h3></div></div><div></div></div><p>
Ogni applicazione è sviluppata per permettere ad un <span class="emphasis"><em>generico
utente</em></span> di compiere uno specifico compito o azione.
Una buona traduzione per i programmi dell'ambiente GNOME è quella
che <span class="bold"><b>pone l'utente al centro della propria attenzione</b></span>.
</p><p>
Per conseguire tale risultato si deve tenere bene a mente che una interfaccia
utente è completamente relazionata alla psicologia. Le forme, i colori, le
immagini, le parole influiscono sul legame utente-interfaccia in maniera magari
invisibile, ma forte.
</p><p>
Oltre quindi a garantire le funzionalità necessarie, è necessario
che ciascun programma presenti una chiarezza ed una coerenza con se stesso e
con gli altri programmi.
</p><p>
Per permettere ciò si tenga presente che:
</p><div class="itemizedlist"><ul type="disc"><li><p><span class="emphasis"><em>Una buona traduzione è
immediatamente comprensibile</em></span> —
l'utente deve essere messo nelle condizioni di
comprendere cosa accade in maniera chiara e precisa,
perché essa traduce l'originale in modo fedele
al significato o con termini di uso comune — e
perché tipicamente l'utente non legge mai i
manuali :-);
</p></li><li><p><span class="emphasis"><em>Una buona traduzione non è
ambigua</em></span> — poiché errare
è umano (o anche «se qualcosa può
andar male lo farà») è importante
mettere in giusta evidenza azioni che possono risultare
dannose o distruttive;
</p></li><li><p><span class="emphasis"><em>Una buona traduzione è ben
integrata</em></span> — le applicazioni devono
essere coerenti tra loro e con l'ambiente grafico, in modo
da creare una sensazione confortevole nell'uso dell'intero
sistema. Per tale motivo è importante tradurre
allo stesso modo le stesse stringhe o stringhe diverse
che intendono la stessa azione;
</p></li><li><p><span class="emphasis"><em>Una buona traduzione è
democratica ed universale</em></span> — ogni
applicazione deve poter essere usata da ogni possibile
utente, ad esempio una applicazione scritta per
amministratori di rete deve essere comprensibile ad ogni
amministratore di rete, così come ogni
applicazione che consenta di scrivere una lettera deve
poter essere fruibile da chiunque possa avere la
necessità di scrivere una lettera;
</p></li><li><p><span class="emphasis"><em>Una buona traduzione è
succinta ed elegante</em></span> — frasi inutilmente
lunghe ed arzigogolate risultano fastidiose alla lettura: lo stile
della frase non deve inficiare la comunicazione delle informazioni.
</p></li></ul></div><p>
Inoltre è utile far notare come talvolta sia opportuno rispettare per quanto
possibile la lunghezza del testo originale.
</p><div class="warning" style="margin-left: 0.5in; margin-right: 0.5in;"><h3 class="title"><a name="warn_tecnico"></a>Attenzione…</h3><p>
“<span class="quote">Porre l'utente al centro della propria attenzione</span>” non vuol dire
modificare il contenuto informativo del messaggio per semplificarlo.
</p><p>
Se possiamo infatti giudicare giusto ed auspicabile migliorare la
comprensibilità di un messaggio — la frase originale è
un po' contorta o usa modi di dire o struttura improponibili in
italiano —, è invece da considerare errore la sostituzione di un
termine con uno più semplice o generico perchè la maggior parte
degli utenti non lo conosce.
</p><p>
Se un termine o concetto preciso è stato utilizzato in originale non
esiste ragione per modificarlo nella traduzione: evidentemente l'autore
ritiene che l'uso della applicazione necessiti di tale conoscenza.
</p><p>
È bene riferirsi al documento <tt class="filename">buona-traduzione</tt> presente
nel glossario ufficiale del transator project italiano e al glossario stesso,
reperibili <a href="">qui</a>.
</p></div></div><div class="sect2" lang="it"><div class="titlepage"><div><div><h3 class="title"><a name="convenzioni"></a>Questioni di stile</h3></div></div><div></div></div><p>
Una buona traduzione, secondo i consigli del progetto traduzione italiana,
<span class="bold"><b>evita di rivolgersi direttamente all'utente</b></span>.
Questa non è una regola immutabile, ma è l'unica cosa certa che
sarà segnalata in fase di revisione per traduzioni troppo letterali come
«Vuoi aprire una nuova finestra?».
</p><p>
Il “<span class="quote">you</span>” inglese, infatti, non ha lo stesso significato
colloquiale del “<span class="quote">tu</span>” italiano.
</p><p>
Allo stesso modo una buona traduzione evita per quanto possibile la <span class="bold"><b>personificazione di hardware e software</b></span>, sia nel “<span class="quote">far
parlare</span>” che nel “<span class="quote">far agire</span>” il programma in prima persona,
cosa non così infrequente negli originali inglesi.
</p><p>Una preziosa, raccomandata e dettagliata lettura su queste ed altre regole
di stile e grammatica nella traduzione in italiano è il <i class="citetitle">Manuale
di stile per la traduzione</i> della SUN® Microsystem, donato al
progetto GNOME e
<a href="http://developer.gnome.org/projects/gtp/style-guides/pdf/styleguide-it.pdf" target="_top">qui</a>
reperibile.
</p></div></div><div class="navfooter"><hr><table width="100%" summary="Navigation footer"><tr><td width="40%" align="left"><a accesskey="p" href="index.html">Indietro</a> </td><td width="20%" align="center"><a accesskey="u" href="index.html">Risali</a></td><td width="40%" align="right"> <a accesskey="n" href="cosa-tradurre.html">Avanti</a></td></tr><tr><td width="40%" align="left" valign="top">Linee guida per la traduzione di GNOME </td><td width="20%" align="center"><a accesskey="h" href="index.html">Partenza</a></td><td width="40%" align="right" valign="top"> Che cosa esattamente si traduce</td></tr></table></div></body></html>
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