New: iso_639_3-3.38 (71%, 1772 untranslated)
Milo Casagrande
milo@ubuntu.com
Lun 20 Ago 2012 18:19:34 CEST
2012/8/16 Gabriele 'LightKnight' Stilli <superenzima@libero.it>:
> mercoledì 15 agosto 2012, alle 18:47, Milo Casagrande scrive:
>
>> Questo sarebbe il nuovo "reference name":
>>
>> #. reference_name for aao
>> #, fuzzy
>> #| msgid "Arabic, Algerian Saharan"
>> msgid "Algerian Saharan Arabic"
>> msgstr "Arabo algerino del Sahara"
>>
>> Come ci comportiamo in italiano?
>> Traduciamo l'inverted name con:
>> - arabo, algerino del Sahara
>> - algerino del Sahara, arabo
>
> Mah, a me piace di più la prima forma, forse addirittura senza virgola.
> Non so se possa fare confusione con quel che c'era prima, però.
Credo convenga lasciarla la virgola, altrimenti non abbiamo
distinzione tra una forma e l'altra.
La mia idea era quella di utilizzare lo stesso stile usato solitamente
nei riferimenti bibliografici, in cui il nome dell'autore è messo come
"Cognome, Nome".
Per quello mi sembrerebbe più corretto "Algerino del Sahara, Arabo"
(che identifica l'inverted name per noi), in quanto "Arabo algerino
del Sahara" è il "reference name".
>> Eliminiamo anche le lettere maiuscole dalle lingue?
>
> Se sono a inizio frase direi di lasciarla maiuscola, sennò si toglie.
Il "problema" che vedevo io era proprio per mantenere un minimo di
consistenza tra "reference name" e "inverted name".
Avendo un reference name come "Arabo algerino del Sahara", l'inverted
risulterebbe "algerino del Sahara, Arabo"...
Ci penso ancora un po', magari qualcun altro vuole lasciare il suo parere.
>> Altra questione, come ci comportiamo con le lettere non presenti nella
>> nostra lingua?
>> Il problema si pone con lingue di questo genere:
>> Arbëreshë Albanian
>> Le manteniamo?
>
> Anche qui direi di sì, a meno che non ci sia una traduzione specifica in
> italiano. Ma se siamo in UTF-8 non vedo perché non usarlo.
Ovviamente se c'è una traduzione in italiano usiamo quella.
Grazie!
--
Milo Casagrande <milo@ubuntu.com>
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