[trashware] Sono felice (+ qualche idea)

[Manuele Rampazzo]

M. Fioretti ha scritto:
> On Wed, Jun 30, 2004 16:20:41 PM +0200, Alberto (gistri@linux.it)
> wrote:
>>3) Con qualche amico dicevamo di fare un pacchetto vuoto Debian che
>>ha come dipendenze tutti quelli che vogliamo installare.
> Ho dimenticato di aggiungere nell'altro messaggio: l'unico ma non
> trascurabile difetto di "tirarsi dietro quello che serve" e' che molto
> spesso chi non ha i soldi per un PC nuovo non ha nemmeno i soldi per
> la banda larga (ammesso che esista dove vive). 

Adesso non è per contestare l'approccio di RULE - sia mai! il progetto è 
interessante e lo proverò sicuramente su qualche macchina che non 
pensiamo di collocare in una rete [*] -, ma onestamente non comprendo il 
difetto di cui parli. Il "metapacchetto" può essere/È utile "a monte" 
dell'installazione, magari nella preparazione di una iso aggiornata con 
il software selezionato (ed appunto aggiornato), quindi si arriverebbe 
alla medesima condizione di RULE, no? Non è richiesta la banda larga per 
aggiornare, si parte già aggiornati... e se poi si vuole aggiornare e 
non si ha banda larga (od una flat su 56k, come il sottoscritto), beh, 
si manda una nuova iso, come prospetti tu.

Con il vantaggio non trascurabile che il "metapacchetto" potrebbe 
tornare utile per chi ha una Debian (od una altra distribuzione 
concettualmente simile) "normale" di passare con facilità alla versione 
leggera e, viceversa, renderebbe analogamente semplice la migrazione da 
una Debian leggera ad una "normale", qualora si volesse fare il passaggio.

Ciao,
Manu

[*] A proposito: per avere dei thin client più che degnamente 
funzionanti non è rigorosamente necessario dover procedere all'acquisto 
di un computer "potente", visto che si può ricorrere anche in questo 
caso a donazioni, com'è successo qui a Padova.

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)