[trashware] Qualcuno ha paura! ma di chi????? di noi
piccolebriciole sulla terra?
paolo massa
paolo.massa@gmail.com
Lun 29 Ago 2005 12:47:09 CEST
mai sentito parlare di FSF (free software foundation)?
beh ne ha fatta di strada, no?
e non credo che si possa permetter "una campagna pubblicitaria con uno
sforzo economico enorme, con investimenti di denaro assolutamente al
di fuori della portata di persone normali come noi"
e probabilmente qualcuno diceva a Stallman quando ha iniziato esattamente:
> Per essere
> "visti" nella marea di messaggi pubblicitari della miriade di ditte che si
> affannano a ritagliarsi delle fette di mercato, bisogna "bucare" la soglia
> di questa marea di messaggi, cioè oltrepassare tutta la massa e schizzare
> fuori per catturare prepotentemente l'attenzione del potenziale cliente.
> Questo che cosa comporta? Comporta una campagna pubblicitaria con uno sforzo
> economico enorme, con investimenti di denaro assolutamente al di fuori della
> portata di persone normali come noi.
probabilmente dicevano qualcosa del genere anche al fondatore di wikipedia.
http://www.wikipedia.org/
"ma sei passo, britannica fa campagne incredibile, ha un sacco di
soldi, ... bla bla bla"
e ormai di esempi del genere cominciano ad essercene ... i tempi sono
cambiati, secondo me, e sempre piu' cambieranno: poche persone
convinte possono avere un impatto sul mondo, in barba alle "campagna
pubblicitaria con uno sforzo economico enorme" ...
P.
On 8/29/05, Milo <milo2@email.it> wrote:
> Carissimi,
>
> non mi conoscete perchè è la prima volta che scrivo, ma vi seguo da un po'
> di tempo ed apprezzo tantissimo quello che state facendo e l'impegno che ci
> mettete. Permettete di chiamarvi carissimi perchè vi considero quasi dei
> miei amici. Chiusa l'introduzione.
>
> Veniamo al sodo. Concordo con diversi punti di Davide ed anche con Monica,
> però vorrei umilmente aggiungere una pillola di esperienza personale.
> Diversi anni fa ho lavorato per una multinazionale inglese, che produceva PC
> ed apparecchi audio video a basso costo. Io mi occupavo del mercato dell'ex
> Jugoslavia ed Est Europa. Lì ho imparato una cosa fondamentale. Per essere
> "visti" nella marea di messaggi pubblicitari della miriade di ditte che si
> affannano a ritagliarsi delle fette di mercato, bisogna "bucare" la soglia
> di questa marea di messaggi, cioè oltrepassare tutta la massa e schizzare
> fuori per catturare prepotentemente l'attenzione del potenziale cliente.
> Questo che cosa comporta? Comporta una campagna pubblicitaria con uno sforzo
> economico enorme, con investimenti di denaro assolutamente al di fuori della
> portata di persone normali come noi.
> Dove voglio arrivare? Semplice. Contro un colosso come Microsoft che
> guadagna circa 50 miliardi delle vecchie lire al giorno, non è neanche
> pensabile di azzardare una battaglia. Siamo meno di un moscerino. Ed allora?
> Arrendersi? MAI!! Il mio umile e modesto pensiero è che si dovrebbe
> focalizzare tutte le energie per riuscire a portare questa battaglia nel
> Parlamento italiano ed anche in quello europeo. Solo coinvolgendo persone
> rappresentative e che hanno accesso ai bottoni del potere riusciremo a fare
> qualcosa di concreto, altrimenti, è una mia paura, il tutto si ridurrà a dei
> tentativi di poco conto e di modesta ampiezza che al buon Bill probabilmente
> non faranno nemmeno il solletico.
>
> Ritenetemi comunque a completa disposizione per qualunque necessità.
>
> Milo Sefcek
>
> ----- Original Message -----
> From: "Monica Ferraris" <monica.ferraris@unibo.it >
> To: <davide.lamanna@isf-roma.org >; "Nuova vita per i vecchi computer!"
> <trashware@lists.linux.it >
> Sent: Monday, August 29, 2005 11:27 AM
> Subject: R: [trashware] Qualcuno ha paura! ma di chi????? di noi
> piccolebriciole sulla terra?
>
>
> Ciao Davide, ti scrivo in privato perchè vorrei rispondere a te e non a
> tutta la lista.
> Sono d'accordo con te che per migliorare il mondo si debba perseguire un
> modo diverso di consumare, di rapportarsi e di sentire il "prossimo".
> Anche combattere la Microsoft non e' del tutto giusto, i troppi soldi che fa
> sì.
> Quindi perchè non tentare con Microsoft un discorso del tipo:
> - nelle attività no profit il software non si paga, qualsiasi esso sia
> - se un computer ha scopo sociale, donato da ente o azienda, il software non
> si paga
> ecc..
> poi si puo' divulgare sempre più la diffusione di conoscenza di altri
> sistemi anche più validi, come Linux, FreeBSD, ecc... tra la gente,
> promuovere installazioni live nelle feste, nei parchi, ecc...
> Migliorare il mondo non vuol dire combatterlo, la rivoluzione e' da bruti, e
> noi "Fatti non fosti per viver come bruti........(Dante)", Gandhi ha fatto
> una rivoluzione stando seduto per terra!
> Bisogna continuare credendo al lavoro che si sta facendo e come missionari,
> diffondere, diffonde cultura e conoscenza.
> Scusa il predicozzo.
> A presto
>
> Monica
>
> P.S. se ti va di venire a fare installazioni live a Bologna, fino al 18
> settembre siamo all'interno della Festa dell'Unità al Parco Nord, una grande
> festa dove transita molta gente e dove abbiamo uno stand di 4x4 (datoci
> gratuitamente) e l'UOMO RAEE. Al sabato abbiamo dalle 19-20 connessione
> telefonica con il 3 che ce la fornisce gratuitamente.
> Bisogna crederci e basta!
>
>
>
>
> ________________________________
>
> Da: trashware-bounces@lists.linux.it per conto di Davide Lamanna
> Inviato: lun 29/08/2005 11.02
> A: trashware@lists.linux.it
> Oggetto: [trashware] Qualcuno ha paura!
>
>
>
>
> Carissim*,
>
> vi giro un link segnalatomi da Monica.
>
> Microsoft ha messo insieme 400 associazioni no profit che accettano
> donazioni
> di hardware e che possono installare windows98 o win2000 a patto che le
> macchine non siano pentium III o superiori e che siano già corredate di una
> licenza all'acquisto (altrimenti devi ripagare la licenza)
>
> http://www.techsoup.org/resources/index.cfm?action=resource.view_summary&resourcelist_id=144&style=recycle&set=products
>
> Viene da un link sul sito microsoft:
> http://www.microsoft.com/education/TenTips.mspx
>
> e vale solo se per educazione, quindi scuole o realtà simili.
>
>
> La nostra idea di Trashware e' ambientalista, sociale, etica e le nostre
> scelte per perseguirla limpide, lineari, oserei dire geniali. Ma e' evidente
> che siamo scomodi a chi deve fare affari a tutti costi, passando sopra la
> testa di tutte e tutti.
> Nel leggere i dettagli dell'iniziativa, all'inizio mi sono incazzato. Ma poi
> ho pensato che qualcuno, ancora una volta, se la sta facendo sotto. Basti
> pensare alla farsa del rilascio del codice sorgente ai governi che ne fanno
> richiesta, alle licenze gratuite di sistemi Microsoft ridotti per i paesi in
> via di sviluppo, alle strategie di marketing per annientare il software
> libero.
>
> Noi proponiamo un'informatica diversa, con accesso libero e aperto alle
> informazioni e ai sistemi, che sia realmente uno strumento per
> l'autosviluppo
> e per il proliferare delle idee, delle buone pratiche, di una economia sana.
>
> Allora faccio una proposta. Sul sito vi sono segnalate 400 associazioni
> non-profit che fanno recupero di hardware. Scriviamo loro una lettera.
>
> Qualcosa del tipo: anche noi facciamo trashware (ci presentiamo con tutti i
> dettagli ovviamente) e siamo molto contenti che anche negli Stati Uniti ci
> siano esperienze simili. Noi utilizziamo software libero per ragioni
> tecniche
> (e le spieghiamo) ed etiche (e le spieghiamo). Voi cosa usate?
> Se non usate gia' software libero vi consigliamo di farlo perche' si
> raggiungono risultati migliori e si da' un contributo ancora piu' importante
> alla causa sociale che muove tutti noi.
> Abbiamo inoltre constatato che le persone e le associazioni che beneficiano
> del nostro lavoro sono ben contente di usare software libero e di fare lo
> sforzo di imparare ad usarlo nel caso non ne facciano gia' uso. Questo
> proprio perche' anche loro si muovono nel terreno dell'etica.
>
> Abbiamo saputo che Microsoft consiglia a chi dismette il computer di
> rivolgersi a voi e questa e' una cosa buona. Pero' vediamo la possibilita'
> data da Microsoft di cedere la licenza del computer donato come un'ingerenza
> interessata in un settore che propone un'alternativa alle pratiche
> commerciali di cui Microsoft e' uno degli esponenti di spicco. Per questo
> preferiamo continuare a perseguire i nostri scopi in modo indipendente. Ci
> piacerebbe sapere la vostra idea al riguardo e qualora foste daccordo con
> noi
> vi proponiamo di fare rete per aggiungere altre voci al coro di chi vuole
> una
> societa' piu' giusta.
>
>
> Che ne dite? L'ho buttata un po' li', mi rendo conto. E' solo che odio la
> prepotenza e vorrei poter rispondere ad essa in modo efficace e aperto.
>
>
> Saluti rivoluzionari,
> Davide
>
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