[trashware] E i trash-notebook, cosa ne facciamo?
Roberto Del Bianco
delbia@casamia.org
Dom 13 Feb 2005 22:24:56 CET
Qualche giorno fa mi era venuto il ghiribizzo di resuscitare un vecchio
notebook di cui si era guastato l'LCD. Un Pentium/400 con 32 MB di RAM,
allora era una chicca (il famoso Olidata...) anche se ahimé come
meccanica lasciava alquanto a desiderare (e non parliamo della batteria...).
Fatto sta che mi son trovato davanti a un Piccì davvero minuscolo
(pensate all'antico ZX-Spectrum, solo tastiera e dimensioni simili a
quelle di un quaderno), alimentazione rigorosamente a 12 volt esterni
con adattatore, uscita VGA per monitor esterno, PCMCIA dove ha trovato
posto la scheda di rete.
Di per sé con X-Window andava lentissimo; però la mia intenzione era di
utilizzarlo come server nella mia LAN.
E perché non un PC normale allora? un minitower magari AT, Pentium/100 o
giù di lì? Bé una delle molle che mi avevano spinto alla sperimentazione
è stata ... il consumo.
Direi che un notebook di quel tipo arrivi a consumare 5-6 volte di meno
di un PC da tavolo - e per un uso 24/24 è sicuramente un vantaggio,
oltre al poterlo "nascondere" in qualsiasi ambiente viste le sue dimensioni.
Quindi arrivo a questa considerazione: ho sempre letto qua di recupero
di vecchi PC però unicamente del tipo tradizionale, desktop, tower o
minitower; ma i notebook dismessi? i notebook collo schermo guasto ma
con il resto dell'elettronica ancora funzionante? Credo che anche da
questo fronte si potrebbero trovare delle soddisfazioni.
Un saluto a tutti.
--
Roberto Del Bianco - delbia@casamia.org. ICQ: 68931976.
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