[trashware] E i trash-notebook, cosa ne facciamo?
Roberto Del Bianco
delbia@casamia.org
Mar 15 Feb 2005 09:47:29 CET
Cthulhu wrote:
>Per esperienza personale: un portatile come server introduce maggiore
>criticita'. Se si rompe qualcosa che non sia la RAM od il disco, devi
>cambiare tutto e manco puoi montare il disco su un PC al volo
>
>
Questo è vero; anche se di solito (anche qui esperienza personale) le
parti più critiche in un portatile sono soprattutto meccaniche (specie
nei dintorni delle cerniere...), di alimentazione (batteria che dura
poco, o bruciature varie se si prova a usare sorgenti di alimentazione
"a bischero"), e di LCD che defunge causa rottura.
Il mio penultimo notebook (un bel Microdata con Pentium III/700 e 120 MB
di RAM...) se ne andò circa 1 anno fa a causa dell'acqua infiltrata da
un vaso di fiori fatto cascare dal gatto... :-( giusto in questi giorni
ho provato a riaccenderlo ma nulla da fare, s'accende il power on ma non
fa altro, e la lucina HD lampeggia lentamente per segnalare problemi
gravi da qualche parte... E sì che volevo provarci lì, adesso, il
miniserver dei miei sogni...
L'ho poi provato, il mini Pentium/400 Olidata... come server web va
benissimo (gestisce bene anche la "Gallery" delle fotografie) però
appena provo a farlo sudare di più ecco che fa il pigro... con
Openwebmail ad esempio, al momento della ricezione della posta, impiega
un casino di tempo a smistare i messaggi nelle varie cartelle (vabbé, ne
ho a decine...) e per l'uso corrente è quindi decisamente inutilizzabile.
Peccato!
--
Roberto Del Bianco - delbia@casamia.org. ICQ: 68931976.
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